Giovedì 10 Ottobre 2024 - Anno XXII

Berberè, la pizza dei fratelli Aloe trova casa da don Ciotti

Berberè sala panoramica

Apre a Torino la pizzeria Berberè dei fratelli Aloe. Un vero e proprio centro commensale, luogo di aggregazione in cui degustare una pizza realizzata con materie prime d’eccellenza tutte italiane

Don Ciotti con Salvatore e Matteo Aloe
Don Ciotti con Salvatore e Matteo Aloe

Quando ci si accomoda ai tavoli di Berberè, nuova apertura torinese della società dei fratelli Aloe, già presente a Castel Maggiore, Bologna e Firenze, si scopre che in questi spazi riaperti alla città ci sono dei valori che vanno oltre la bontà (e digeribilità) della pizza. Berberè è stata inaugurata in un’ala in disuso dell’ex area industriale Cimat, nell’area occupata dalla “Fabbrica delle e” sede del Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti. “Questo vuole diventare un centro commensale, dove si pensa alle persone e al bene comune” ha detto il promotore di Libera presentando il nuovo spazio polifunzionale che accoglie anche la Libreria Torre di Abele, una bottega con i prodotti a marchio Libera nati nelle cooperative sorte sui terreni confiscati alla mafia e uno spazio dedicato alle attività con i bambini. Non un nuovo centro commerciale ma un luogo di aggregazione, come anche una pizzeria, luogo del cibo pop italiano per eccellenza, può aspirare a diventare.

Da Berberè una pizza di alta qualità tutta italiana

Berberè Don Ciotti e Staff
Don Ciotti con lo staff della pizzeria Berberè

A partire dall’organizzazione degli spazi (con cucina a vista) che si allontanano dallo stereotipo della pizzeria e si devono all’architetto Andrea Ghersi, agli arredi e alle decorazioni che hanno coinvolto giovani artisti attivi nell’ambito della street art, del fumetto e dell’illustrazione. Un format dallo stile giovane, allegro e divertente.
“Tutto è nato da un incontro con Don Ciotti a Expo e dalla sfida che ci ha proposto: quella di ravvivare una ex fabbrica in un quartiere periferico della città” racconta Matteo Aloe che assieme al fratello Salvatore ha dato via al progetto Berberè (dal nome di una miscela etiope di spezie) nel 2010. “La nostra idea è che la pizza non deve essere un prodotto cheap, ma si deve prestare la massima attenzione alle farine, agli impasti, alla lievitazione, ai prodotti delle guarnizioni, ai metodi di cottura” puntualizza Matteo. Ecco allora le farine del Mulino Marino (oltre a quelle del partner Alce Nero), il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto (presidio Slow Food, vicino a Brindisi), la Bufala di Ponterè, il Fiordilatte di Querceta di Putignano. L’obiettivo è quello di radicarsi maggiormente nel territorio con l’arrivo di ingredienti che appartengono alla cultura gastronomica piemontese, come gorgonzola, tomini, battuta di Fassona, robiola di Roccaverano.
A tavola va molto la formula degustazione, ovvero la proposta di condividere la pizza fra i commensali in modo da provarne più di una. In carta ci sono anche dieci proposte di cicchetti, piccoli stuzzichini da provare prima dopo o durante la degustazione della pizza. Come abbinamento si può scegliere fra quattro birre artigianali selezionate da L.A.B. Libera Arte della Birra e da una piccola ma interessante selezione di vini da agricoltura biologica.

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Gli orari

Berberè, pizze prosciutto crudo
Pizze con prosciutto crudo

da lunedì a giovedì dalle 19 alle 22.30
venerdì dalle 19 alle 23.30
sabato dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.30
domenica dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 22.30
Il lunedì a cena c’è la promozione Happy Monday: pizza fiordilatte e birra piccola a 10 euro (compreso coperto). Stessa formula il sabato e la domenica a pranzo.

Berberè pizzeria
Via Sestriere 34 (angolo Corso Trapani 95)
Torino tel. 011 0267530
www.berbere.it

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