Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Inverno in Costiera Amalfitana

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Le attrazioni più belle della Costiera Amalfitana da vivere in inverno. Da Ravello ad Amalfi a Furore: ospitalità, cultura e tradizione enogastronomica nel “panorama più bello del mondo”.

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Ravello, Villa Rufolo

Il fascino di Ravello e della Costiera Amalfitana, tutta inserita nel Patrimonio Mondiale Unesco, è sempre senza confronti. In tutte le stagioni, e anche in inverno, quando tutta la costiera la sera sembra un immenso presepe costellato di luci e riemergono tutte le tradizioni più autentiche del nostro Sud. Questo è il “panorama più bello del mondo” diceva lo scrittore americano Gore Vidal. Una terrazza aerea che si protende all’infinito sopra il mare Tirreno, le costiere di Maiori e Minori, il promontorio di Punta Licosa. Alle spalle terrazze a perpendicolo, i boschi fitti dei Monti Lattari, e le meravigliose coltivazioni eroiche di vigne e uliveti. Non a caso qui sono approdati intellettuali, artisti, VIP di tutti i tempi: Lawrence, Gide, Wagner che a Ravello folgorato dai giardini di villa Rufolo, identificò i magici giardini incantati di Klingsor del Parsifal. E poi Jacqueline Kennedy e Gore Vidal.

Villa Ruffolo e Villa Cimbrone

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Ravello, Villa Cimbrone

I due gioielli imperdibili di Ravello sono Villa Rufolo e Villa Cimbrone. A Villa Rufolo uno stile originario di sintesi araba, sicula e normanna, con aggiunte romantiche dei giardini ottocenteschi: archi intrecciati e la cupola a ombrello, statue ad ogni angolo, viali di tigli e cipressi, un chiostro moresco di cui restano loggiato e colonnine decorati con intrecci fogliati, la maestosa torre maggiore alta 30 metri. Fino al meraviglioso panorama del Belvedere che ospita il famoso Ravello Festival su un palco proteso nel vuoto, costruito ogni anno.
Il complesso di Villa Cimbrone, invece, tra i più importanti esempi che la cultura romantica e botanica anglosassone ha creato nell’area mediterranea, in posizione predominante sulla costiera, fu scoperto e acquistato nel 1904 da un colto viaggiatore inglese, lord Grimthorpe.
Vegetazione variatissima, innumerevoli elementi decorativi, fontane, ninfei, tempietti, padiglioni, statue, fino al Terrazzo dell’Infinito, un impareggiabile balcone naturale adorno di busti marmorei, proteso sul mare scintillante e sulla costiera multicolore. Insomma “il luogo più bello del mondo”, dove si incontravano gli intellettuali inglesi del circolo di Bloomsbury.

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Lemon Tour in Costiera Amalfitana

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Amalfi

Scalette all’infinito per scendere al mare a Minori, e sentieri fino ad Amalfi, un’altra perla della costiera. Qui ci attende l’allegria movimentata delle vie che portano all’interno costellato di boutique, negozietti di ceramiche, meravigliose pasticcerie e l’incredibile profumo dei limoni. L’incantevole Duomo sovrasta lo spettacolo. Si cammina quindi verso l’interno inoltrandosi nella Valle dei Mulini, e della lavorazione della carta. Oggi l’esperienza più intrigante è il Lemon Tour: si sale verso limonaie dorate, dove i cosiddetti flying farmers si inerpicano sopra pali di castagno per legare le piante, controllare i frutti, eliminare acari e muffe.

 Alalfi-limoniAl sole brillano i frutti gialli profumatissimi: è lo “sfusato amalfitano”, arrivato secoli fa dall’Oriente che oggi ha il riconoscimento IGP, da usare in mille modi, condimento, liquore, essenza, marmellata.
Le limonaie hanno del miracoloso, sia per l’audacia dei terrazzamenti sia per la delicatezza della lavorazione. Il Lemon Tour si conclude con l’immancabile degustazione di torta al limone delicatissima e di limoncello artigianale che si acquista poi nel negozio aziendale, insieme con i saponi al limone e i mille altri prodotti specializzati (www.amalfilemon.it).

Turismo esperienziale e gustoso

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L’altra coltivazione eroica di questa zona è la vite. A Tramonti terrazzamenti ordinati per i vigneti da cui si ricava il Costa d’Amalfi DOC, prodotto da rari vitigni autoctoni. Degustazione di vini saporiti, salumi e splendidi formaggi, bocconcini, mozzarelle, ricottine, provole, nella tenuta San Francesco, in una storica masseria del ‘700, immersa nel verde del Parco regionale dei Monti Lattari.
Come nelle limonaie, il lavoro della terra diventa spunto per un turismo esperienziale e gustoso, che avvicina i visitatori alla realtà difficile, ma interessantissima, dell’agricoltura familiare (www.vinitenutasanfrancesco.com).
Sospesi nel tempo nel suggestivo borgo di Gete di Tramonti i sentieri portano anche alla scoperta delle vigne dell’azienda Reale, per concludere con una degustazione di vini e prodotti tipici del territorio nell’Osteria Reale (www.aziendaagricolareale.it).

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Ravello: accoglienza di classe in una scenografia naturale

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Ravello, vista dalla terrazza del Palazzo Avino

A Ravello la ristorazione e l’hotellerie sono all’altezza degli ospiti illustri che hanno scelto questa terra. Palazzo Avino, in una perfetta scenografia naturale, è uno splendido albergo aperto in un’antica dimora gentilizia del XII secolo, sapientemente riadattata: suites arricchite con mobili d’epoca, una terrazza alta sul mare, il prestigioso Ristorante Rossellinis stellato, Spa e piscina riscaldata all’aperto (www.palazzoavino.com).
Villa Maria, inserita insieme con Villa Eva e Hotel Giordano nella catena Charme&relax, é un’oasi di tranquillità con splendida vista sul mare, residenza estiva di un nobile romano nell’Ottocento, oggi preziosamente restaurata dalla famiglia Palumbo, albergatori da quattro generazioni: atmosfera di una villa alto borghese, ristorazione curata da orto biologico, scuola di cucina Villa Maria Cooking School fondata nel 1974, famosa sia in Italia che all’estero, con ingredienti a chilometro zero. Ideale complemento per la Villa Maria Cooking School, la Cantina di Franceschino, che celebra la dinastia dei Palumbo da generazioni dedicati alla produzione del vino (www.villamaria.it) (www.cookingravello.com).

Furore: i murales tra miti e personaggi illustri

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Furore, il paese dipinto

A Furore altri miti e altri nomi. L’effervescente sindaco Ferraioli, appassionato della sua terra, racconterà i fasti di “Costa Diva”, l’epopea del cinema del passato, quando qui amoreggiavano e litigavano Rossellini e la Magnani, che stavano girando un episodio di L’amore. Tutto avveniva in una casetta rosa nascosta nel selvaggio fiordo di Furore, dove il mare batte impetuoso tutto l’anno, invadendolo con la sua corrente schiumosa, sollevandosi fino ai 14 metri del ponte sulla costiera.
Nel fiordo si visitano ristrutturate le povere costruzioni, i magazzini, rossi, gialli, verdi, dove i pescatori riponevano i loro attrezzi e un piccolo eco-museo dedicato all’utilizzo dell’acqua per macine da mulini.

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Scala, il Duomo
Scala, il Duomo

Oggi a Furore l’attrazione più grande sono i murales che ne fanno uno dei paesi dipinti più belli d’Italia: gli artisti ospiti hanno lasciato una traccia di sé nei muri pubblici con scene che ricordano la vita del borgo, pescatori, sirene, barche, sole, mare (www.comunefurore.it). Ottima ristorazione e ottimi vini anche qui, con prodotti tipici e la famosa colatura di alici di Cetara: Bacco, (www.baccofurore.it), Azienda vinicola Marisa Cuomo (www.granfuror.it).
Infine Scala, il paese più antico della costiera Amalfitana, un tempo città di nobili e di splendore monumentale, ancora oggi ricca di chiese e di palazzi, con un centro storico tutto da visitare. Tra le testimonianze artistiche, il Duomo, dal pavimento maiolicato, soffitti dipinti e la cripta, complessa opera architettonica in stucco che risale alla metà del Trecento. Famosa la castagna di Scala, a cui è dedicata una gustosa Sagra in autunno (www.costaemozioni.it).

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