La bellezza dell’ Italia nascosta è tanta, troppa. E’ ovunque. E forse per questo non apprezzata e scarsamente valorizzata proprio dagli italiani. In molti casi la stiamo perdendo. Questo libro di Carlo Vulpio “L’ Italia nascosta” è un viaggio che l’autore ha fatto lungo la penisola proprio nella grande bellezza e nell’immenso patrimonio culturale custodito nelle nostre città, villaggi, chiese, abbazie: affreschi, mosaici e opere d’arte proprio in quella Italia nascosta nella grande provincia italiana. Opere e luoghi che parlano di noi, della nostra storia e di ciò che siamo. Luoghi che sono sotto i nostri occhi e per lo più quasi invisibili. L’autore ne mette in evidenza 30. Una raccolta di racconti brevi di luoghi meravigliosi e sublimi di tesori, opere d’arte. Una storia da raccontare prima di tutto agli italiani e poi agli stranieri.
Luoghi che in qualche caso stanno scomparendo. Il caso di Civita di Bagnoregio definita da uno dei suoi figli illustri, Bonaventura Tecchi, “la città che muore”. “Nel suo Antica terra, pubblicato nel 1967, Tecchi preconizza la fine della sua Civita. Scrive che ‘è condannata: pochi anni ancora, poi la fine è sicura’, poiché ‘tutto quel che è rimasto – un ciuffo di case e di mura in rovina, nere sul tufo, erette come sul vuoto – respira ormai l’atmosfera della fine’. Invece, forse proprio perché questo borgo ‘è più miracolo che cosa vera, più leggenda che realtà’, Civita vive. Persino in una delle testimonianze etrusche a maggiore rischio geologico, il tunnel chiamato Bucaione, che attraversa la parte bassa del centro abitato e immette direttamente nella Valle dei Calanchi. Dove l’ultima vera minaccia alla bellezza e alla delicatezza dei luoghi non è la violenza di cui può essere capace la terra, ma quella partorita dalla mente malata degli uomini, che qui vi vedrebbero bene la scellerata installazione di venti pale eoliche alte centocinquanta metri.”
L’ Italia nascosta è un libro ispirato da Vittorio Sgarbi: “E’ stato lui a risvegliare dentro di me la curiosità per l’arte e il bello” , ha dichiarato lo stesso autore nella prefazione. E, Vittorio Sgardi, prontamente e simpaticamente ha commentato: “Questo libro avrei dovuto scriverlo io. Mi sono distratto, e Carlo Vulpio mi ha rubato il soggetto e l’editore. Leggendolo mi conosco meglio, e mi ritrovo a camminare per l’Italia.”
Il libro si legge con leggerezza un racconto dopo l’altro per la curiosità che prende il lettore nel voler capire e conoscere meglio la storia e la storia dell’arte dei tanti luoghi della nostro Belpaese.
Autore
Carlo Vulpio, giornalista del “Corriere della Sera” dal 1990, è autore di inchieste e reportage culturali dall’Italia e dall’estero. Ha scritto anche Roba nostra (2008), La città delle nuvole. Viaggio nel territorio più inquinato d’Europa (2009) e Un nemico alla Rai (2012).
L’Italia nascosta, di Carlo Vulpio, Skira editore, pagine 224, € 16,00