Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Tolosa: piccola metropoli a misura d’uomo

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La quarta città della Francia offre storia, cultura e tecnologia. Nel nucleo storico ci si perde ad ammirare palazzi e chiese. Città universitaria e polo high-tech scientifico. Da visitare la Città dello Spazio

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Il Canal Du Midi (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Tolosa viene descritta con tanti appellativi: “la ville rose”, la città rosa, oppure la capitale europea dell’aeronautica, la capitale del Midi. Si può dire che ciascuna di queste definizioni contenga un motivo per visitare la quarta città di Francia: 450 mila abitanti che diventano 711 mila se si considera l’area  della cosiddetta Grande Tolosa.
Dunque una piccola metropoli a misura d’uomo, che ha nella sua atmosfera animata tipicamente meridionale, nella vivacità e cordialità della popolazione e nelle sue numerose feste influenzate dalla cultura spagnola (una parte significativa della popolazione è originaria dell’altro versante dei Pirenei) alcuni dei suoi punti di forza per attrarre visitatori. E non solo turisti, perché Tolosa è una delle città più dinamiche d’oltralpe e cresce di 15-20 mila abitanti ogni anno.

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Piazza del centro storico (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Certo, oggi non si arriva più a Tolosa affascinati dalle atmosfere piene di pathos cantate da Claude Nougaro, che è stato il cantautore più amato dai tolosani negli ultimi decenni. La sua canzone più famosa, “Ô Toulouse”, è un vero e proprio inno d’amore alla città. Si arriva attratti da una capitale regionale che è diventata un polo high-tech e scientifico sostenuto da una delle più antiche università francesi. Ancora oggi Tolosa è la terza città universitaria del paese, il che significa una vita culturale effervescente e tanti giovani in giro fino a tardi nelle centinaia di terrazze dei caffè e nei bar à tapas del centro storico.

La Ville Rose 

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Hotel d’Assézat (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Dunque storia, cultura e tecnologia. Si può cominciare dai primi due aspetti, perché Tolosa è una città con una grande nucleo antico, ben conservato, pieno di palazzi e chiese da visitare. Qualche suggerimento? Quelli che tutte le guide riportano, certamente, in ordine crescente di personale preferenza. La Basilica di Saint-Sernin, capolavoro del romanico, con il campanile ottogonale, le tante absidi incastrate una nell’altra, l’Hôtel d’Assézat che riporta all’epoca d’oro del pastello, quando Tolosa era la capitale di questo colorante che fece la fortuna di numerose famiglie di commercianti. E infine il Couvent des Jacobins, capolavoro del gotico meridionale o gotique languedocien. Vale la pena entrare in questa chiesa per ammirare le “palme”, ovvero le altissime e slanciate colonne che sviluppano in alto delle eleganti nervature simili nell’aspetto a una pianta esotica. Davvero una meraviglia: c’è da rimanerne incantati.

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Convento dei Gacobini (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Ma non ci sono solo motivazioni estetiche per dedicare un po’ di tempo ai Jacobins. Basti pensare che è in questa chiesa che San Domenico, poco dopo aver fondato il nuovo ordine per combattere l’eresia dei Catari, iniziò la predicazione. E il sepolcro in mezzo alla navata contiene le spoglie di Tommaso d’Aquino, traslate a Tolosa su ordine del papa per essere venerate nella chiesa madre dei Domenicani. Insomma, stiamo parlando della storia con la S maiuscola.
Poi Tolosa va vissuta passeggiando nelle sue strade dall’andamento sinuoso, fiancheggiate da bei palazzi in mattoni, facendo una breve crociera sul Canal du Midi, o godendosi il tramonto sulle rive della Garonna davanti all’immenso Hôtel Dieu, l’antico ospedale, che al calar del sole s’infiamma di colori accessi e fa capire meglio di ogni altra spiegazione perché questa è per tutti la ville rose.

Polo Tecnologico

Tolosa la-città-dello-spazio
La Città dello Spazio

Tolosa è la città dell’Airbus: gli appassionati possono visitare le catene di montaggio della più grande industria aeronautica europea, dove viene assemblato l’A380, l’ultimo e innovativo modello di aereo che segna lo stato dell’arte in termini di innovazione tecnologica. Logico che in una città tanto legata all’industria aerospaziale nascesse anche un parco a tema dedicato a questi argomenti. La Cité de l’Espace (Città dello Spazio) nei suoi 2500 metri quadrati di aree espositive, e 5 ettari di giardini all’aperto, ospita un cinema IMAX 3D con uno schermo gigante, un planetario 3D, una cupola di osservazione astronomica, una copia della stazione orbitante Mir, una navicella spaziale Soyuz, un razzo Ariane 5, un simulatore di assenza di peso e numerosissime esperienze interattive per adulti e bambini.

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Tolosa e i pionieri del volo

Tolosa La statua di Antoine de Saint-Exupery in un parco della città
La statua di Antoine de Saint-Exupery  (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Per capire quanto Tolosa sia legata al volo e allo spazio bisogna però ritornare in centro, a pochi passi dalla plaçe du Capitol, la piazza che è il centro della vita cittadina. Entrate nella hall dell’Hôtel du Grand Balcon e scoprirete i ritratti di Jean Mermoz e Antoine de Saint-Exupery. Sono i due più celebri piloti dell’Aéropostale, la linea aerea che negli anni Venti e Trenta collegava la Francia con le sue colonie africane, per poi compiere la trasvolata atlantica verso l’America del Sud.
Tolosa era una base importante per questi pionieri del volo: Mermoz prendeva sempre la camera n° 20, mentre Saint-Exupery, l’indimenticabile autore del Piccolo Principe, era solito scegliere la n°32.
Proprio questa camera è stata ri-arredata con mobili d’epoca originali per ricreare l’atmosfera anni Trenta, proprio come se Saint-Exupery stesse per entrare da un momento all’altro.

Dove dormire

Hotel La Cour des Consuls. Nel cuore di Tolosa, in un elegante palazzo del 18° secolo, è stato inaugurato questo elegante 5 stelle dotato di Spa e di un ristorante gastronomico, Le Cénacle. (www.cite-hotels.com)

Cosa vedere

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Fondation Bemberg all’interno dell’Hotel d’Assézat (Dario Bragaglia © Mondointasca)

Museo di Storia Naturale. Il secondo più importante di Francia. Da visitare in famiglia. (www.museum.toulouse.fr)

Musée des Augustins. Importante museo di belle arti. Da non perdere l’installazione dell’artista Jorge Pardo che ha interpretato la sala dei capitelli romanici. (www.augustins.org)

Fondazione Bemberg. All’interno dell’Hotel d’Assézat una ricca collezione d’arte privata con pezzi di altissimo livello. (www.fondation-bemberg.fr )

Dove mangiare

Restaurant L’Alimentation: Cave à manger che è anche enoteca, bar à vin e emporio gastronomico. (www.alimentation-toulouse.com)

Flo Les Beaux-Arts brasserie: Una brasserie art Deco dove si possono trovare i piatti tipici della cucina del Sud-Ovest francese. Ambiente informale, frequentato da politici, artisti, sportivi e molti clienti fissi. (www.brasserielesbeauxarts.com)

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Le J’Go: Un concept originale nato a metà degli anni Novanta che si è evoluto nel corso di vent’anni: mettere assieme un ristoratore e i produttori (contadini allevatori, viticultori…) per valorizzare le tradizioni del sud-ovest francese. Ambiente informale e simpatico. La formula J’Go ha avuto successo ed è sbarcata anche a Parigi. (www.lejgo.com)

Come arrivare

Numerosi voli giornalieri Air France via Parigi: www.airfrance.fr

Info: www.toulouse-tourisme.com  –  www.atout-france.fr

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