Venerdì 11 Ottobre 2024 - Anno XXII

Viaggi, turismo e d’intorni dalla lettura dei giornali

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Tariffe aeree, c’era una volta… La tassa di soggiorno a Milano e Venezia: il lato odioso della sua qualità e lo sfruttamento brutale del luogo.

Viaggi e turismoViaggi e turismo Aerei-in-fase-decolloTariffe aeree (e relativa biglietteria nelle agenzie viaggi…). C’era una volta…

Una volta (non so adesso) c’era la Iata, l’associazione delle compagnie aeree, il cui severissimo ispettore in Lombardia (o forse in Alta Italia), Mr Kinsley, era un’ira di dio, nel senso che entrava lui nell’agenzia viaggi (non senza la canonica pipa tra i denti) e tutti si cagavano sotto. Controlli, verifiche, documentazione, checks, verbali etc etc etc dopodiché nel 90% dei casi tutto finiva in multa (nel Belpaese un quarto d’ora dopo la pubblicazione di una legge viene subito scoperto – e dieci minuti dopo, applicato un escamotage per evaderla… ma Mr Kinsley era più furbo di Sherlock Holmes). E le tre più importanti “tariffe aeree Iata” erano (non so adesso):
1. La IT ‘Inclusive Tour’, inventata per favorire il turismo (tariffe speciali, basse, epperò itinerario in base a programma pubblicato, a date fisse e applicabili solo con documentazione allegata, vouchers d’hotel etc etc).
2. Andata e ritorno, a tariffa (se ben ricordo) un pochino scontata.
3. Tariffa di sola andata, ad esempio nel Dubai, tipo di biglietto che, tanto per fare un esempio, Giancarlo Tulliani, cognato di Fini, avrebbe dovuto chiedere alla sua agenzia viaggi (sperava di restarsene latitante, e in grazia di dio, in quel PPF Paese Paradiso Fiscale, oppure, se gli fosse andata di sfiga, il ticket di ritorno  – se non sarà opportunamente protetto e gli toccherà affrontarlo – glielo pagherà, come al solito, lo Stato Pantalone).

Viaggi e turismo

Viaggi e turismo Turisti-a-Venezia
Turisti a Venezia

Tassa di soggiorno (a Milano) … “Corriere della Sera”: “Il turista coglie il lato vagamente odioso della sua qualità … per chiarirsi del tutto la sfumatura bisogna pensare più che altro al caso estremo di Venezia: lì davvero si percepisce subito come un prelievo aggiuntivo sia giustificato dallo sfruttamento brutale del luogo, in tutte le sue forme, a cominciare dalle carte unte e alle lattine lasciate ovunque … Milano non ha l’urgenza di arginare gli arrivi. Caso mai ha bisogno di attirarli…”
Ha ragione il giornale… A Venezia i turisti, essendo tantissimi, “crescono” (nel senso di abbondano) va da sé che c’è tanta “ciuffa” (maleducati, sfigati, “spurcaciùn”) talché pare ovvio (ed ‘economico’) che i venexian facciano un po’ di repulisti (anche mediante tasse, di soggiorno). Se non che, a Milano, i turisti non sono (ancora) tantissimi (e, per di più, alcuni di loro sono ‘turisti d’affari’, quindi, si pensa, e si spera, meno “vunciùn” del turista sfigato), da cui si evince che è un po’ da pirla (un po’ come fare pagare le tasse – pure! – a una gallina che ti fa le uova d’oro), imporre balzelli a chi alla fine di una giornata sarà pure ricorso ai gratuiti servizi di  un cesso pubblico (ma ci sono ancora i vespasiani?) o, sempre senza pagare, avrà ‘usato’ le luci di un semaforo; ma nel contempo, tra bar, taxi, ristoranti, e quant’altro, di danèe ne ha lasciati giù, e tanti.
Non resta che suggerire a Venezia come fare ulteriori (turistici) danèe sulla pelle dei turisti (ma vista la fame dei Comuni del Belpaese va bene depredare anche i residenti). Si dà però il caso che la città Serenissima non può ‘fare cassa’ multando gli eccessi di velocità sul Canal Grande. Infatti, con quei pochi motoscafi privati che vi girano non ci tirerebbe su i soldi nemmeno per le noccioline. Mentre a Milano sul cavalcavia dell’autostrada con quel (demenziale ma furbastro, perché non si parla di sicurezza bensì solo “de tirà su i danèe, “70 kmh”) il Comune di soldi ne tira su tanti stante la sbadataggine di molti automobilisti (che sovente, ahi loro, si ritrovano legalmente rapinati quando ormai è troppo tardi). Né, a Venezia, il Comune per tirà su i danèe può imitare l’omologo milanese ricorrendo agli Ausiliari della Sosta (quei tizi pettorinati zompanti sui ‘parabrìs’ delle auto e multanti, à gogò non meno che a percentuale). E allora, perché, a Venezia, non creare un Corpo di “Ausiliari della Pulizia” (e ho detto Pulizia, anche perché quello di “Polizia” c’è già)? Quelli che, invece della paletta e del secchiello, sono armati con il blocchetto delle multe.

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Viaggi e turismo Donald Trump e Air Force One
Donald Trump e Air Force One

Tariffe aeree (e relativa biglietteria nelle agenzie viaggi…) C’era una volta…
Nella elencazione (vedi sopra) delle tariffe aeree più applicate (almeno antan, non so adesso), è stata dimenticata (sorry alla cortese aficiòn lettrice) una 4a e più importante (se si parla di danèe), la ‘round trip’. Nel senso che uno va in tutti i Paesi che vuole, vede chi gli pare, dice quel che pensa (e che gli sta sulle balle). E’ il caso del presi Trump attualmente a zonzo nell’Estremo Oriente (ma non chiedetemi le tariffe dell’Air Force One, l’aereo da Lui usato per andare a godersi tutto il contrario degli Inclusive Tours…).

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