Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

La provincia di Ascoli: scrigno di tesori fuori dagli itinerari

Ascoli di-notte

Torri, palazzi, abbazie, monasteri e conventi, costruiti da francescani e benedettini. Ascoli, Grottammare e Offida tre città della provincia di Ascoli Piceno interessanti turisticamente

Ascoli Porta Solestà
Porta Solestà

Nella parte meridionale della Regione Marche si apre la provincia di Ascoli Piceno con tre città importanti dal punto di vista turistico: Ascoli, il capoluogo, Grottammare e Offida.
Ascoli sembra il “gheriglio di una noce”. Un vero e proprio gioiello architettonico e artistico: impianto ortogonale romano, riconversione medievale, rinascita quattro-cinquecentesca. Ascoli è nota come la “città di travertino”, il materiale utilizzato nella costruzione dei vari edifici: lo ritroviamo in una cinquantina delle 200 torri medievali superstiti, nelle abitazioni e nei palazzi del potere, nelle chiese e anche nella pavimentazione delle piazze.
Il centro storico della città è diviso in sestieri. I quartieri storici sono Porta Maggiore, che identifica il punto d’accesso più ad est della città, Piazzarola, Sant’Emidio, Porta Romana, Porta Gemina, che identifica il punto d’accesso più ad ovest. Poi Porte Solestà e Tufila, il cui passato rivive, a metà luglio e nella prima domenica di agosto, nella Quintana, la rievocazione storica con cortei e tornei cavallereschi che si conclude nel Campo Giochi dello Squarcia, dove viene acclamato il cavaliere del sestiere, che vince la giostra dell’assalto al moro.

Palazzi e monumenti nel centro di Ascoli
Ascoli Palazzo-dei-Capitani
Palazzo dei Capitani

Il centro della città è la Piazza del Popolo, chiusa su tre lati dalle acque del fiume Tronto e del Torrente Castellano. Sulla piazza si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo, la chiesa di San Francesco, capolavoro gotico con il porticato e le logge, e lo storico Caffè Meletti.
Il Palazzo dei Capitani, da sette secoli fulcro del potere civile ascolano, risale al 1200/1300, quando inglobò tre piccoli palazzi e una torre gentilizia trasformata in campanile. Sede dei governanti della città, il Palazzo è stato anche la “dimora” del Re di Napoli, degli Sforza, del Papa e di vari podestà. Dal 1860 è di proprietà dello Stato e oggi è la sede del consiglio comunale di Ascoli. Nella parte sotterranea si trovano i resti archeologici che risalgono al periodo romano e a quello medievale.

Ascoli Caffè Meletti
Caffè Meletti

La Chiesa di San Francesco, un grandioso esemplare di arte gotica, è stata costruita a partire dal 1258 per onorare San Francesco che si fermò ad Ascoli per diversi mesi.
Bella e ricca di fascino è la Loggia dei Mercanti, posta di lato rispetto alla chiesa, costruita grazie alle donazioni della Corporazione della Lana, che ospita un colorato mercato di frutta e verdura. Completando il giro di Piazza del Popolo si arriva al Caffè Meletti, 1905, uno dei caffè storici d’Italia, ricco di affreschi e sale in stile Liberty, ritrovo di pittori, registi, scrittori, politici e imprenditori. Il caffè è la casa della storica Anisetta Meletti, un liquore tipico di Ascoli a base di anice, che risale al 1870 da un’idea di Silvio Meletti. Un consiglio: gustatelo “con la mosca”, aggiungendo nel bicchiere un chicco di caffè. Qui si può gustare anche l’oliva fritta all’ascolana, una ricetta nata alla fine del 1700, come piatto di recupero, e dal 2006 tutelata con la denominazione di origine protetta (DOP).

LEGGI ANCHE  Marche – London promozione in Europa in bicicletta
Ascoli da visitare

Ascoli tomba patrono Lasciata la Piazza del Popolo, con pochi passi, si può raggiungere Piazza Arringo o dell’Arengo, la seconda piazza, per importanza e magnificenza, di Ascoli. Più grande dell’altra, ma ugualmente ben proporzionata, deve il suo nome alle arringhe del popolo, che si svolgevano proprio qui, sotto un vecchio olmo. In questa piazza si possono ammirare il Duomo di Sant’Emidio, dedicato al patrono della città, il Battistero di San Giovanni, raro esempio di arte romanica in Italia, il Palazzo dell’Arengo, sede della Pinacoteca e il Palazzo Episcopale con il Museo Diocesano.
La Cattedrale della città è dedicata a Sant’Emidio, protettore dal terremoto, che è stato il primo vescovo e patrono di Ascoli Piceno. L’edificio, costruito sui resti di un’antica Basilica romana. Nella cripta, la tomba del santo è circondata da 8 scene che riassumono la sua vita.

Ascoli Museo Diocesano
Museo Diocesano

Sempre in piazza Arringo, nel Palazzo Episcopale, consigliamo di visitare il Museo Diocesano e la Pinacoteca Civica, con opere dal 1400 a oggi. Nella Pinacoteca si possono ammirare opere di Carlo Crivelli, grande pittore veneziano del 1400, Cola dell’Amatrice (La salita al Calvario,1527), Tiziano (San Francesco riceve le stigmate, XVI sec.), Guido Reni (Annunciazione, 1575) e altri maestri.
Consigliamo, poi, di raggiungere Piazza Ventidio Basso, l’antico mercato manifatturiero cuore di Ascoli medievale, ingresso naturale in città per chi arriva dal ponte di Porta Solestà. Qui troneggiano la Chiesa di S. Pietro Martire e, al centro della piazza, quella dei Ss. Vincenzo e Anastasio, vero capolavoro. Fuori dal centro storico, si trova il Teatro Romano, uno dei pochi teatri antichi all’aperto che l’Italia può vantare. Uno dei luoghi più romantici e magici è la Rua delle Stelle, sentiero che unisce il ponte di Porta Solestà a Porta Romana e permette di raggiungere l’antica Chiesa di Santa Maria delle Stelle, oggi sconsacrata.

LEGGI ANCHE  Primiero San Martino di Castrozza: una nuova Perla Alpina
Grottammare dalle antiche origini
Ascoli Grottammare
Grottammare

Andando da Ascoli verso il mare, confinante con San Benedetto del Tronto, c’è il comune di Grottammare. Situato a nord della foce del fiume Tesino si estende lungo la costa fino alle pendici delle colline dove spicca l’antico borgo medievale. Grottammare ha origini antichissime (vi sono tracce antropiche risalenti al neolitico e una necropoli picena al VI-V secolo a.C.). La particolare ubicazione fa godere, durante tutto l’anno, di un clima mite che permette di vivere alle palme originarie delle Canarie e le piante di arancio. Di particolare fascino è il Borgo medievale, che si sviluppa attorno a piazza Peretti sulla quale si affacciano il Palazzo Priorale, l’Altana dell’Orologio, il Teatro dell’Arancio, l’elegante loggia e lo splendido belvedere. Poco distante si trova la seicentesca chiesa di Santa Lucia attribuita all’architetto Fontana e voluta da Felice Peretti, qui nato ed eletto papa con il nome di Sisto V.

Offida tra i Borghi più belli d’Italia
Ascoli Offida
Offida, Torrione della Rocca

Offida, entrato il 2 maggio 2008 nel club dei Borghi più belli d’Italia, deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge. L’itinerario turistico di Offida, con il torrione della rocca, resti delle mura medievali e della rocca cinquecentesca, inizia dall’ex Ospedale Civile, prosegue lungo corso Serpente Aureo e arriva alla Piazza del Popolo, dominata dal Palazzo comunale (costruito tra il XIII e il XIV secolo) che ha la facciata preceduta da un portico a 7 arcate e una loggetta a 14 arcate alzata nel XV secolo. All’interno vi è una piccola pinacoteca con opere di Pietro Alamanno e Simone de Magistris da Caldarola. Nell’archivio storico comunale si conserva, tra l’altro, il catasto pergamenaceo mutilo del XIV secolo forte di ben 70 pergamene in caratteri gotici. Nella piazza si apre anche il Teatro Serpente Aureo, costruito nel 1820 su disegno di Pietro Maggi, ampliato e decorato poco dopo l’Unità d’Italia con stucchi dorati e dipinti a tempera, che presenta una pianta a “ferro di cavallo”, tipica dei teatri settecenteschi, con tre ordini di diciassette palchetti e un loggione diviso in quindici parti.

Cosa vedere a Offida
Ascoli Offida-monumento-al-tombolo
Monumento merletto e al tombolo

Come esempi dell’architettura religiosa di Offida, da segnalare la Chiesa di Santa Maria della Rocca e il Santuario di Sant’Agostino. La Chiesa di Santa Maria della Rocca è uno dei maggiori monumenti di Offida in stile romanico-gotico fu realizzata dal Maestro Albertino nel 1330 su una preesistente piccola chiesa benedettina. La cripta a tre navate, divise da due file di colonne, in laterizio, ed il piano superiore ad una navata conservano alcuni affreschi del XIV secolo. Una curiosità: lungo la scalinata d’accesso alla cripta è scolpito, su un gradino, un agnellino che, secondo la tradizione popolare, porterebbe fortuna ai visitatori.
Importante è anche il Santuario di Sant’Agostino. La sua costruzione si protrasse dal 1338 al 1441. La facciata è barocca (1686). L’interno, modificato ed ampliato nel XVIII secolo, ha pianta a croce latina, con cupola e una veste tardobarocca di stucchi e arredi lignei pregevoli: il coro e i confessionali in radica di noce sono dell’ebanista offidano Alessio Donati.
Offida è famosa nel mondo per la ricercatezza e la qualità del merletto a tombolo, tanto che all’ingresso del borgo c’è anche il Monumento dedicato alle Merlettaie dallo scultore Aldo Sergiacomi. Dal 1998 Palazzo de Castellotti ospita un Museo del merletto a tombolo.

LEGGI ANCHE  Québec, trionfo del “sotto zero”

Dove dormire

Palazzo dei Mercanti, situata nel centro storico in Corso Trento e Trieste 35, Ascoli, tel 0736256044, www.palazzodeimercanti.it. La dimora storica, 18 camere, è nata sulle spoglie di un’antica costruzione, che, nei secoli, ha ospitato il monastero delle monache di Sant’Egidio. Offre anche uno spazio benessere; –

Residenza Cento Torri, via Costanzo mazzoni 4/6, Ascoli tel 0736255123, www.centotorri.com. L’hotel boutique, 14 camere, nasce dalle scuderie di un antico palazzo nobiliare del ‘700 e dalla vecchia osteria della famiglia Tassi.

Dove mangiare

CI-BO SENDUICCERI’, Corso Trento e Trieste 27, Ascoli, se si vogliono provare ottimi panini gourmet – con carne, pesce, vegani o vegetariani – a pranzo o a cena (www.senduicceri.com);

DESCO, via Vidacilio 10, tel 0736250757, www.ildescoristorante.it.
Osteria Ophis dello chef Maurizio Daniele Citeroni, Corso Serpente Aureo 54/b, Offida, tel 0736889920, www.osteriaophis.com.

Prodotti del territorio: olio extravergine di oliva biologico, tipico della provincia picena, prodotto, ad esempio, dalla Azienda Agrituristica Conca d’Oro di Alessandro Alessandrini, valle Chifenti 142, Appignano del Tronto, tel 073686326, www.concadoro.com. L’azienda coltiva 13.000 piante delle varietà Leccino, Pendolino, Frantoio ed Oliva Tenera Ascolana ed estrae l’olio con il frantoio aziendale; vini rossi e bianchi, come quelli prodotti, a coltivazione rigorosamente biologica, dall’Agriturismo Il Sapore della Luna, Contrada Spiagge 23, Monteprandone, tel 073562141, www.cantinailsaporedellaluna.it.

Info: www.picenotour.it

Leggi anche:

Tour a Budapest regina del Danubio

Como città d’arte, tra lago e dimore storiche

L’antica Grecia in Calabria: tour fra meraviglie millenarie

Condividi sui social:

Lascia un commento