La Sardegna è un’isola che fa sognare. Adatta a chi ama l’avventura ma anche agli appassionati di trekking; a quanti voglio godersi le acque cristalline del mare e magari andare a piedi alla scoperta delle calette e dei percorsi natura ricavati lungo la costa; adatta a quanti vogliono immergersi nella storia e nelle tradizioni dell’isola. Lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, nel corso di un breve itinerario nell’isola nel 1921, così scriveva nel suo diario di viaggio: “Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo. La Sardegna è un’altra cosa: incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”. Il nostro itinerario con tutta la famiglia a seguito ci porta nel nord dell’isola a visitare la Gallura.
Gallura tra sughero e nuraghi
La Gallura è una delle regioni storiche della Sardegna. Il territorio è situato nella parte più settentrionale dell’isola è comprende la provincia di Olbia-Tempio e poi si allunga a ovest nella provincia di Sassari e a sud con la provincia di Nuoro. La nostra visita comincia lungo la statale 127. Attraversiamo un paesaggio collinare fitto di lecci, querce secolari, mirto, ginepro e sugherete, i boschi del prezioso legname. Calangianus è il maggiore centro italiano per l’estrazione e la lavorazione del sughero.
Proseguendo in direzione della costa occidentale s’incontra la cittadina di Tempio Pausania. Qui conviene fare una deviazione e imboccare la Statale 133 per Palau. Seminascosta nelle sugherete, si troverà un’indicazione per svoltare in una strada sterrata e tuffarsi nella storia. Un salto indietro di 3.500 anni, nell’Età del Bronzo Medio. Ci troviamo nella terra dei nuraghi (in Sardegna se ne contano qualcosa come 7.000, edificati a partire da poco prima della metà del 2° millennio a.C.), una traccia indelebile della storia sarda. Davanti a noi imponente il Nuraghe Majori co i suoi blocchi di granito di grandi dimensioni. Il Nuraghe Majori è una millenaria “abitazione” fortificata a due piani posizionata in un punto panoramico sulle alture circostanti ricoperte di boschi e massi rocciosi. All’interno di questo sito archeologico (nel periodo primavera-estate) durante la visita fate silenzio, in una un antro buio e fresco, vive una colonia di pipistrelli piccolissimi, oggetto di studio dei ricercatori universitari. Questi piccoli animali arrivano ogni anno in aprile partoriscono a giugno e migrano a ottobre. In questo periodo dormono innocui e pacifici appesi a testa in giù!
Conosciamo la Sardegna di ieri e di oggi
Il borgo di Aggius è una chicca per le sue bianche vie di granito. Il suo centro storico è tra i più caratteristici della Gallura, Qui e là si ammirano le opere dell’artista locale Maria Lai (1919-2013) che ha voluto celebrare l’antica tradizione tessile gallurese realizzando dei telai in chiave contemporanea. Stilizzati simbolicamente, questi storici strumenti del lavoro femminile sono affissi agli angoli delle viuzze e su alcune facciate di case e palazzi. Un’opera dell’artista è conservata anche all’interno del Meoc, il più grande Museo etnografico della Sardegna che mette insieme manufatti, arredi, oggetti della vita quotidiana, gli attrezzi degli antichi mestieri della tradizione e della cultura popolare gallurese dal 1600 a oggi.
Da Aggius ci spostiamo in un paesaggio fuori dal mondo, la Valle della Luna. Lo sguardo abbraccia una verde piana disseminata di massi granitici che richiamano le superficie rugosa del nostro satellite. A intervallare l’andamento della pianura, spuntano in vari punti delle montagnole rocciose levigate dal vento e dal passare del tempo. Si riesce a scorgere misteriose forme che hanno alimentato la fantasia popolare, il severo naso aquilino di una strega fa compagnia al profilo di un fraticello panciuto. Quando la luna si fa rossa, ci racconta la gente del posto, qui è un vero spettacolo. I graniti riflettono la luce rosata e la sera diventa magica.
Gallura dai tramonti infuocati
Isola Rossa è un paesino di pescatori con i loro gozzi in legno ormeggiati nel porticciolo. Una massiccia torre aragonese fa capolino sulle rocce di granito rosso e anch’esse sembrano create per risplendere e riverberare al tramonto. Qui si ammira uno dei più bei tramonti dell’isola con il sole infuocato d’arancio che termina la sua traiettoria tuffandosi nel mare di cobalto con bellissime spiagge dalla candida sabbia bianca e circondata da una rigogliosa vegetazione mediterranea. Isola Rossa è la meta ideale per rilassarsi con la vostra famiglia. Un piccolo borgo da scoprire a piedi e da dove partire per fare trekking, semplici passeggiate o noleggiando una mountain bike scoprire angoli sperduti e incontaminati di Sardegna.
Come raggiungere la Sardegna
Spostandosi con la famiglia in auto la scelta più comoda è “raggiungere la Sardegna in nave” via mare. I traghetti per la Sardegna partono da diversi porti del mar Tirreno e dalla Sicilia. Le Compagnie di Navigazione che operano i collegamenti sono 7, con partenze diurne e notturne. Viaggiando di giorno si ha la possibilità di ammirare il paesaggio ed il mare e la traversata è più breve: il tempo di percorrenza varia dalle 5 ore e 30 minuti alle 6 ore e 30 minuti in base alle tratte e ai traghetti.
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