Terra di contrasti e di forti emozioni, Creta, Κρήτη, è la Grecia particolare, quella che ti incanta anche dopo aver visitato le meraviglie della terraferma, ammirato lo splendore abbagliante delle Cicladi, apprezzato il fascino discreto delle isole del Nord Egeo, di fronte alla Turchia.
Acque calde e spiagge sabbiose, con i colori che declinano dall’oro al rosa, Creta, la più grande isola greca, è una scheggia di Paradiso nel Mediterraneo, frutto di millenarie culture, minoica, bizantina, ottomana, veneziana, italiana, con giardini incantevoli, antiche case di legno, tradizioni autentiche, una cucina golosa e ottime cantine da visitare, calici alla mano!
Creta estate da record
Secondo quanto emerso dall’ultima edizione delle fiere del turismo più importanti del settore, BIT (Borsa Internazionale di Milano) e BMT (Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli), anche quest’anno si preannuncia un’estate da record per Creta e per tutta la Grecia, complice una crescente richiesta di turismo diverso, cosiddetto “esperenziale”, che mette in valore le immense zone interne e poco conosciute. Trekking a piedi o a cavallo, mountain bike, free climbing e passeggiate botaniche attirano, infatti, sempre più insieme a percorsi enogastronomici in taverne tipiche, con possibilità di partecipare a corsi di cucina tradizionale cretese e di visita a laboratori artigianali di formaggi, di olio e di ottimo miele dell’isola. Se il tour completo dell’isola può risultare eccessivamente impegnativo per una sola vacanza, a meno di non avere almeno un mese disponibile!, si può optare per singoli itinerari, come quello che parte da Heraklion, l’antica Candia, capoluogo, frenetico e trafficato dell’isola, dove il Castello a Mare, l’antica fortezza veneziana, la fontana Morosini ed il Museo Archeologico, uno dei maggiori della Grecia per le preziose e ricche collezioni di arte Minoica, sono tappe obbligate.
Case tradizionali dell’isola di Creta e la Minos Wines
Il famoso Palazzo di Knosso è a pochi chilometri di distanza, verso l’interno dell’isola, dove tra le pieghe delle dolci colline circostanti si può provare l’emozione di immergersi nelle antiche atmosfere di case tradizionali come Knossos Traditional House, una tipica casa cretese, dai candidi tessuti ricamati di rosso o di blu, vecchie fotografie di famiglia in bianco e nero ai muri ed antichi strumenti contadini intorno al camino di pietra. Da qui si estende l’area vitivinicola più importante dell’isola, che ha in Peza, il suo baricentro. Qui, a 17 km a nord di Heraklion ed a 5 km dal torchio minoico di Vathypetros, si trova la Minos Wines, nota cantina del dott. Nikos Miliarakis, che è anche il Presidente di Wines of Crete, un’associazione che unisce 350 viticoltori isolani che producono il 90% della produzione isolana. “Grazie alla coesione degli associati- mi dice il dott. Miliarakis – al continuo miglioramento della qualità del vino ed all’impegno per la rinascita del vino cretese, dopo 25 anni possiamo affermare che la qualità è notevolmente aumentata insieme al turismo enogastronomico, tant’è che la più ampia area di Peza è riconosciuta come una denominazione di origine di qualità superiore, tanto per i vini bianchi della varietà Vilana quanto per i rossi, da Kotsifali e Mandilari”.
Vino e cucina cretese
A pochi metri (15!) la Ταβέρνα Ονησιμος è un autentico locale tradizionale che serve cucina cretese, dove Ελενης Βαρδακη ed il marito, solo greco e qualche parola di inglese, esprimono la mitica ospitalità isolana con un cordiale sorriso ed un buon calice di malvasia fresca. Ambiente e cucina familiare, molti prodotti sono home made, come i formaggi (Manouri e Anthotyro, a pasta tenera e Graviera, a pasta dura), il Raki e la squisita frutta sciroppata.
Qui si apprezza il senso autentico dei piatti tradizionali come i Kalitsounia (sfoglie di pasta fillo con myzithra, menta e spinaci), i Dolmades (foglie di vite ripiene di carne macinata e riso) e lo Paximadi (focaccia di grano biscottato, condito con un filo di olio di oliva locale, origano, pomodoro e formaggio myzithra). Il dolce, Tiropitakia, è fatto al momento da Ελενης, il tempo di spianare la sfoglia, impastare il ripieno con un formaggio tenero, zucchero e cannella e friggere. Deliziosi!
Zaros, specialità di pesce tra boschi e gole
Ai piedi meridionali della montagna più alta di Creta, Psiloritis (50 km da Irakleio), Zaros è il paesino di montagna incastonato tra boschi antichi e gole, noto per le decine di sorgenti d’acqua potabile fresca e per il laghetto artificiale di Votomou. E’, infatti, l’unico villaggio di montagna ad avere il pesce come specialità locale! A pochi passi, Keramos Studios accoglie i clienti con un fumante caffè greco o un tè alle erbe in un’atmosfera dolcemente familiare, fatta di semplici particolari in legno e tessuti artigianali.
La colazione è un tripudio di profumi e sapori di dolci fatti a mano secondo le ricette antiche cretesi, alcuni fatti al momento dalla nonna che invita con larghi gesti– parla solo greco! – a portare via tutto quello che non si riesce a finire. Ed è davvero tanta! Stessa filosofia, semplice e sincera per Βεγγέρα (Veggera), uno dei primi ristoranti a essere inserito, già nel 2002, nella rete “Ψηλορείτη Γεύσεις” (Sapori di Psiloritis) tra i ristoranti che promuovono la dieta cretese e che propone rigorosamente una cucina “di casa”, con 3 diversi menu di piatti cucinati al momento: piatti cretesi speciali come gardoumbakia (piatto tradizionale di carne di agnello o di capra), hohlioi (lumache), omati (salsiccia tradizionale cretese con fegato, milza, erbe ecc.), Menouza (tradizionale cretese kokoretsi), giouvetsi con la testa di l’agnello, la pancia d’agnello con zucchine e pomodoro.
Un tutto tra i figli dei fiori
Scendendo al sud, sulla strada per Matala, divenuta famosa negli anni 70 per i numerosi gruppi hippy che vivevano nelle caverne della piccola baia, Festos, meno famosa di Knosso ma non meno importante, torreggia dall’alto dell’imponente scalinata all’ingresso del Palazzo del XVI secolo a.C., da cui è possibile godere del bellissimo panorama sul mare e sulla fertile piana di Messara, che favorì la permanenza dei Minoici per alcuni secoli. Qui, durante una spedizione archeologica italiana nel 1907, i due archeologi Luigi Pernier e Federico Halbherr rinvennero il misterioso e leggendario Disco di Festo, manufatto in terracotta del 1700 a. C., 16 cm di diametro per 16 mm di spessore ed una decifrazione ancora irrisolta, oggi conservato nel Museo Archeologico di Heraklion.
Orchidee, oliveti e i 400 scalini nella roccia per la spiaggia Preveli
Proseguendo, a 25 kilometri da Rethimnon, Spili è un delizioso paesino di montagna stretto in una valle verdissima dove fioriscono orchidee e oliveti, con stradine ciottolose, una meravigliosa fontana detta “delle cento fontane” per l’’infilata di belle teste di leone ed una manciata colorata di casette intorno alla piazzetta centrale, dove sorseggiare un ouzo e rilassarsi al gorgoglìo dell’acqua.
Verso ovest, la spiaggia Preveli è una delle spiagge più suggestive dell’isola che vale sicuramente l’impegnativa salita di circa 400 scalini nella roccia (dal parcheggio), ma, una volta in cima, ripaga con una vista spettacolare tra l’azzurro del mare e la fitta foresta di palme lungo un fiume di acqua dolce che scende dalle montagne. Risalirlo a ritroso, regala emozioni di piccole cascate e la frescura del laghetto di acqua trasparente e freddissima, anche ad Agosto. La spiaggia – non attrezzata, quindi, acqua, cibo e cappello sono fondamentali – è raggiungibile anche con barche da Plakias e Agia Galini, ma il ritorno è intorno alle 16.
Frangokastelo, una spiaggia dominata dal castello veneziano
La costa, da questo punto, regala visioni oniriche di mare cristallino, lingue sabbiose orlate di spiagge meravigliose: Frangokastelo, col superbo castello veneziano perfettamente conservato che domina la spiaggia, Hora Sfakion, la baia nascosta, racchiusa tra il mare – tra i più belli del Mediterraneo – e le altissime Montagne Bianche, da cui partono i traghetti per Loutro, il porticciolo più segreto di Creta, in una piccola baia su cui si affacciano, tra il verde, grappoli di casette, come macchie impressioniste e ricco di insenature, come Glyka Nera, una spiaggia di ciottoli, sabbia chiara e alberi di tamerici, con piccole sorgenti di acqua dolce, sgorganti dal sottosuolo.
Montagne Bianche e montanari dagli occhi azzurri
Per chi ama il trekking, dopo un paio di km da Chora Sfakion, al tornante, il cartello Sweet Water e la freccia gialla e nera indicano l’inizio di un sentiero pedonale che dura circa 25 minuti a scendere e poco di piú a salire, regalando panorami, profumi e colori indimenticabili.
Siamo in terra di Sfakioti, i montanari dagli occhi azzurri, simbolo della strenue ed eroica difesa contro gli invasori turchi: il paesaggio è tra i più impervi e selvaggi di tutta l’isola, dominata dalla catena montuosa Λευκά Όρη (Montagne Bianche), con strade sterrate e tornanti, una natura prepotente, densa di aromi e piccoli villaggi semideserti.
Il sibilo leggero del vento riempe, a tratti, il silenzio, cedendo il passo solo al fragore del mare. Chania e Rethymno sono ormai vicine, a soli 70 km, a metà strada tra la vita reale e quella che sogniamo.
Info: www.visitgreece.gr/en/greek_islands/crete