Per chi non conoscesse Chieri, bella cittadina alle porte di Torino, l’occasione si presenta dal 9 al 13 novembre con la 40° edizione della Fiera di San Martino. Nonostante la vicinanza con il capoluogo piemontese, poco più di 10 chilometri, Chieri ha sempre avuto una grande tradizione agricola. Il territorio è al centro dove il versante meridionale della Collina torinese si salda con la Pianura Padana. Il tema conduttore dell’edizione 2018 della Fiera è il cibo. La Fiera di San Martino, storicamente, rappresenta l’appuntamento annuale dedicato all’agricoltura del territorio ed in cui si svolge la premiazione del miglior capo bovino. Il programma è molto fitto. Si concentrerà in particolare nelle giornate di sabato e domenica e può essere consultato integralmente sul sito ufficiale del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it. Tre i punti principali dove si svolgeranno gli eventi: l’area workshop di Piazza Cavour, l’area laboratori di Piazza Umberto I e l’Accademia Vergnano, storica azienda produttrice di caffè chierese. Recentemente è stata inaugurata la sua “accademia” all’interno dell’edificio liberty da cui è partita l’avventura imprenditoriale del suo fondatore Domenico.
Chieri: vino e arte bianca
Alcuni Maestri del Gusto della Provincia di Torino, titolo assegnato ai migliori artigiani del cibo dalla Camera di Commercio di Torino in collaborazione con Slow Food, parteciperanno ad incontri in dialogo con i produttori del Freisa di Chieri e i vini DOC della Collina Torinese. Se il Freisa è il vino “simbolo” di Chieri, non mancherà l’occasione per scoprire il raro Cari, un vino dolce a rischio di scomparsa. Ormai solo due aziende lo producono per un totale di circa 3 mila bottiglie. Fra queste c’è l’azienda di Luca Balbiano, presidente del Consorzio Freisa di Chieri.
Non mancheranno laboratori dedicati all’autentico grissino “rubatà”, vanto dell’arte bianca locale, alla focaccia di Chieri, al bagnetto verde, il re delle salse piemontesi. Il pubblico avrà modo di confrontarsi e sperimentare con i neo proclamati “campioni del mondo del bagnetto verde”, competizione ludico-culinaria che si svolge a Torino.
Cibo come integrazione sociale e culturale
Infine spazio anche al cibo come integrazione sociale, complici le contaminazioni culinarie portate dalla presenza migratoria. Questa sezione interculturale che prevede due show-cooking sarà curata dal massimo esperto in Italia di world food and ethnic cousine, il gastronomade Vittorio Castellani, in arte chef Kumalé, volto televisivo della Prova del cuoco che pochi giorni fa ha fatto parlare di sé la stampa nazionale per l’abbandono della trasmissione guidata da Elisa Isoardi, in dissidio con le nuove linee editoriali del programma. Sabato 10 sarà dedicato al piatto delle feste della tradizione Nigeriana il “Fried Rice”, domenica 11 ci sarà “Capunet vs Dolma, mangiare la foglia”, il viaggio di una ricetta dalla Cina al Piemonte passando per l’Armenia.