Pareti impervie e cave di marmo candido, boschi di castagni e piccoli borghi arroccati in collina. Il mare Tirreno sullo sfondo con le sue isole che brillano nel sole. Le Alpi Apuane sembrano davvero “un mare tempestoso istantaneamente pietrificato”. Dovunque strade impervie che ad ogni curva scoprono paesaggi potenti e blocchi immensi. Cave dismesse segnate da striature nere come cattedrali abbandonate. Lo spettacolo più potente si coglie dal versante di Carrara. Salendo lungo i tornanti che portano dal livello del mare a 1000 metri c’è Campocecina. Un belvedere che toglie il fiato. Si affaccia sulle cave marmo. Enormi blocchi tagliati di netto costruiscono potenti gradoni intervallati dalle strade polverose a zig zag, percorse da camion che portano i carichi di marmo fino al mare.
Un tempo il mare era molto più vicino e la linea di costa molto arretrata. Allora, nel primo secolo avanti Cristo, la città di Luni, avamposto romano contro le bellicose popolazioni dei Liguri, era il porto per l’imbarco dei marmi sulle naves lapidariae. La città di Carrara allora non esisteva. La sua origine risale all’Alto Medioevo, quando si riprese l’escavazione del marmo dopo il declino dell’impero romano. Oggi è considerata la capitale mondiale del marmo, posta allo sbocco delle quattro valli che costituiscono i principali bacini marmiferi apuani.
“White Carrara Downtown”
E qui a Carrara, si rende omaggio al marmo: soprattutto in questo periodo, durante l’importante evento annuale “White Carrara Downtown” fino al 9 giugno. Organizzata per il terzo anno da IMM Carrara SpA in contemporanea con Marmotec_Hub, la manifestazione vuole contribuire alla promozione e conoscenza del territorio. Perciò è stato approntato un ricco calendario di eventi. Un percorso a 360° all’interno della storia e della cultura di Carrara e del suo territorio.
Un percorso museale urbano con installazioni, opere in marmo e mostre di arte contemporanea. Fra le quali anche due esposizioni di artisti internazionali a cura dell’associazione Vôtre. Fra le iniziative più attese in ambito artistico anche le lezioni di scultura a mano “En Plein Air” con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che scolpiscono all’aperto davanti ai visitatori (www.whitecarraradowntown.it).
Passeggiando per Carrara
Sarà l’occasione perfetta per scoprire questa città che è stata orgogliosamente indipendente. Era il periodo tra il XV ed il XIX secolo, con il Ducato di Massa e Carrara: quasi una Toscana diversa, ricordata da Dante, ospite dei Malaspina. Una posizione eccellente ha fatto la sua fortuna. La città ha alle spalle le ricche Apuane e di fronte il mare Tirreno, con il porto che offriva il fondamentale mezzo di trasporto per i marmi. Che in tempi non lontanissimi erano ancora trasportati da carri con buoi, fatti scivolare su rotaie di legno insaponate. Solo nel secolo scorso si progettò la Marmifera, ferrovia che correva in gallerie dedicate fino al piano. Oggi invece prevalgono enormi camion e potenti mezzi speciali. La passeggiata a Carrara, dunque, non può prescindere dal marmo.
Usato per costruire non solo nobili edifici come il bellissimo Duomo dalla facciata a tarsie e uno splendido rosone, ma anche stipiti, portali e gradini di case modeste, tanto è diffuso. Luogo topico per conoscere capolavori antichi e moderni l’Accademia di Belle Arti che vanta 250 anni di storia e il Museo del marmo Carmi, appena fuori città, ospitato nella sontuosa villa Fabbricotti, immerso in un Parco verde cosparso di statue.
La fisionomia urbana è ricca di scorci: viuzze strette di origine medievale, gli slarghi delle piazze rinascimentali, i palazzi nobili del Settecento decorati da stucchi, la fortezza a torrioni dei Malaspina, i giardini pubblici che si allargano all’improvviso, scoprendo lo sfondo candido delle Apuane. Ma sarà una vera esperienza visitare anche qualche studio. Tra i tanti l’eccellente e storico laboratorio Nicoli, che dall’anno 1835 rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per l’arte del marmo. Qui sono stati realizzati capolavori per i più grandi nomi della scultura italiana e internazionale (www.studidiscultura.it).
Alla scoperta delle Apuane
Il bacino marmifero più grande del mondo, quasi “inesauribile”, lungo chilometri e chilometri, è produttore di marmi pregiatissimi che hanno fatto la storia dell’arte, da Michelangelo a Donatello, da Bernini a Canova.
Tutto questo mondo si scopre ovviamente partecipando al Tour delle Cave. Un tour davvero entusiasmante, che porta in jeep fino alle terrazze in alto, nell’area di Fanti Scritti, Campo Cecina, Colonnata, Torano. Luogo dove Michelangelo scelse il blocco di marmo per la Pietà.
Sotto di noi, quasi tra i gironi di un pozzo dantesco, nelle giornate serene appaiono il promontorio di Monte Marcello, le isole Palmaria e Tino, l’intero golfo di La Spezia e, se il cielo è perfetto, in lontananza anche Capraia e Gorgona.