Parco archeologico di via Latina
Se si vuole andare alla scoperta di una porzione preziosa della Roma Sotterranea, bisogna visitare l’area archeologica delle Tombe di via Latina. Spostandosi un po’ dal centro storico, sarà possibile immergersi nella tanto decantata Campagna Romana per ammirare dal vivo (al momento solo in gruppi accompagnati da una guida), una vera meraviglia del mondo antico. A pochi metri di distanza dall’importante Appia Antica, e lungo l’antica via Latina (che in origine collegava Roma alla città di Capua), i romani edificarono una straordinaria necropoli. Ancora oggi in grado di stupire il visitatore grazie alla presenza di tre preziose tombe.
I romani infatti erano soliti seppellire i propri defunti al di fuori delle mura cittadine e lungo le importanti vie consolari. Questo non solo per separare nettamente la vita dei morti da quella dei vivi, ma anche e soprattutto per un pratico scopo igienico. Fu quindi qui che a partire dall’età repubblicana iniziarono ad essere edificati numerosi monumenti funerari. Alcuni mostrano più fasi di utilizzo, a conferma di un loro uso anche durante tutto il periodo imperiale.
Tomba Barberini
Tra i vari edifici funerari presenti all’interno del parco archeologico della via Latina, tut ti di tipologia diversa (tombe a tempietto, a pilastro, colombari, ecc.), quelle oggi visitabili e aperte al pubblico sono tre. Tutte di straordinaria bellezza!
La Tomba Barberini, così chiamata dal nome della nobile e potente famiglia proprietaria in passato di questo appezzamento di terreno. La Tomba Barberini è un imponente sepolcro databile al II secolo d.C., giunto pressoché intatto fino ai nostri giorni.
Si tratta di una tomba a tempietto con sala sotterranea per le deposizioni, il cui proprietario doveva essere un certo Q. Cornelio di cui però nulla sappiamo.
Quello che è certo è che non si badò a spese per la sua decorazione: cotto dipinto con colori vivaci (giallo, rosso e blu) in facciata e raffinati affreschi al suo interno.
Sepolcro dei Valeri
Poco più avanti si incontrerà il Sepolcro dei Valeri. Datato all’epoca antonina (160-170 d.C.), si affacciava direttamente sulla via Latina. In origine era circondato da un recinto con semicolonne e pilastri. Dal cortile interno, grazie a due scale laterali e simmetriche, si raggiungevano le due camere funerarie sotterranee. La più grande è sontuosamente decorata: pavimento in raffinato mosaico; pareti che in passato dovevano essere interamente rivestite con lastre di marmo; volta impreziosita da una raffinata decorazione in stucco bianco, realizzato con polvere di marmo!
I soggetti rappresentati negli stucchi seguono un tema unico, il viaggio dell’anima del defunto: nel tondo al centro della volta, si nota infatti una figura velata sul dorso di un grifone, che rappresenta proprio l’anima del defunto portata nell’Aldilà.
Sepolcro dei Pancrazi
Di fronte la terza toma, il Sepolcro dei Pancrazi. Sicuramente il più straordinario per la raffinatezza delle sue decorazioni. Realizzato alla fine del I secolo d.C., deve il proprio nome al Collegio Funeratizio dei Pancratii, i cui membri scelsero l’edificio come personale luogo di sepoltura durante il corso del III secolo d.C. La tipologia del sepolcro è la medesima delle precedenti, ma questa volta le sue stanze sotterranee stupiscono ancora di più per la loro sontuosità.
La prima, interamente affrescata, presenta su due lati un lungo e alto bancone in mattoni, destinato ad accogliere i sarcofagi; mentre in basso una serie di archetti erano destinati alle urne cinerarie.
La seconda stanza presenta nella volta un articolato apparato decorativo, una delle più alte esecuzioni del mondo antico. Interamente realizzato ad affresco policromo e stucco, presenta un carico e denso gruppo di immagini, simboli e pannelli figurati. I più importanti sono i quattro riquadri (uno su ciascun lato) con scene mitologiche ed epiche: il Giudizio di Paride, Alcesti e Admeto, Priamo e Achille, Ercole nell’Olimpo. Raffigurazioni non certo casuali, ma anzi, ciascuna riferita a una buona qualità a cui l’uomo e la donna romana aspiravano! Natura, storia, arte e archeologia: la visita alle Tombe di via Latina è sicuramente un buon suggerimento se si vuole andare alla scoperta della meraviglia del mondo antico.
Articolo redatto in collaborazione con L’Asino d’Oro Associazione Culturale
Mi sembrano molto interessanti.
Sono spagnolo ma mi sono innamorato d’Italia,della sua gente e della sua arte.
Non parlo troppo bene l’italiano ma sempre che posso mi piace farlo.
Ho fatto il professore di storia e tutto questo m’incanta.