Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Pejo3000 prima ski area plastic free al mondo

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Il comprensorio sciistico della Val di Pejo ha detto “Stop alle plastiche su montagne e ghiacciai”. Previsto un percorso in più tappe. Il progetto di sostenibilità inizia con la stagione invernale. Nei rifugi stop a stoviglie, bicchieri, cannucce monouso, bottiglie di plastica

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Pejo inverno 2129 (ph. T. Prugnola)

La Val di Pejo è il suo comprensorio ha detto “stop alle plastiche monouso”. Un obiettivo certamente ambizioso che finora nessuno ha sperimentato né in Europa, né a livello mondiale. La plastica è fonte di inquinamento e danneggia gravemente sia l’ecosistema montano sia gli animali che ne fanno parte. La ski area Pejo3000 è un gioiellino nella trentina Val di Sole, incastonato all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.

Proprio le analisi scientifiche su uno dei ghiacciai del Parco ha fatto decidere ad agire. Ad aprile, una ricerca dell’università Statale di Milano e di Milano Bicocca, aveva scoperto che il ghiacciaio dei Forni contiene tra i 131 e i 162 milioni di particelle di componenti plastici. Un dato impressionante equiparabile a quello dei mari europei. Poliestere, poliammide, polietilene. Una conseguenza sconcertante della presenza umana che incide sui gioielli naturali di cui dispone l’arco alpino.

Pejo3000: l’appello del glaciologo Christian Casarotto

Christian Casarotto
Christian Casarotto, glaciologo

“Se le plastiche raggiungono le alte quote, vi rimangono per molto tempo, anche decenni e poi vengono restituite all’uomo sotto forma di danni ambientali e sanitari, entrando nella nostra catena alimentare” spiega Christian Casarotto, glaciologo del Museo delle Scienze MUSE di Trento. “Le iniziative per contenere la diffusione delle plastiche sono quanto mai urgenti. Tutto l’arco alpino dovrebbe adottarle”.

I vertici dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole hanno quindi deciso di passare all’azione. Hanno infatti deciso di concretizzare un’idea che coltivavano da tempo. La nuova direttiva europea sulle plastiche approvata a giugno non ha fatto che confermarlo. E così hanno proposto agli operatori di Pejo3000 di fare della proprio ski area, che si sviluppa tra i 1400 e i 3000 metri di altitudine, la prima al mondo che metta al bando i materiali plastici.

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Pejo3000: più tappe per una sfida dal basso

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Piste adatte a tutta la famiglia (ph. M. Corriero)

“Ci siamo subito resi conto che il lavoro da fare era imponente – rivela Luciano Rizzi, presidente dell’APT Val di Sole, Pejo e Rabbi – ma d’altro canto non volevamo più aspettare. L’economia locale si fonda sul turismo. Questo impone un’attenzione in più affinché le nostre risorse naturali non vengano depauperate. Sono loro il nostro tesoro e lo dobbiamo preservare per i nostri figli e nipoti. Siamo quindi orgogliosi di essere i primi al mondo a fare questo passo, sicuri che ben presto altri seguiranno”.
La ski area Pejo3000 ha tra i propri punti di forza quello di essere tra le più adatte alle settimane bianche delle famiglie e di chi ha figli che stanno imparando a sciare. La vacanza sulla neve può infatti diventare un ottimo viatico di buone pratiche da diffondere una volta ritornati a casa.

Via del progetto plastic free

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Rifugio Scoiattolo (ph. Caspar Diederick)

Quando partirà il progetto plastic free lo spiega Fabio Sacco, direttore generale dell’APT. “Si comincia con la stagione sciistica 2019-2020 ad applicare le novità. Non tutte, perché le cose da fare sono molte e alcune richiedono più tempo”. Da subito, però, il cambio sarà visibile e tangibile per tutti gli sciatori. “Con la riapertura delle piste da sci il 6 dicembre, ad esempio, nei rifugi del comprensorio i clienti non troveranno più acqua e bibite in plastica, né stoviglie monouso né cannucce”, aggiunge Simone Pegolotti, direttore Pejo Funivie. Persino le bustine di ketchup e maionese spariranno.
Nella ski area Pejo3000, nelle prossime settimane, saranno introdotti pannelli informativi che descriveranno il progetto Pejo3000 Plastic Free, sensibilizzando gli sciatori a limitare l’uso di plastica a partire dai packaging e bottiglie di plastica e per invitare a riportare a valle i rifiuti, invece di disperderli in quota.

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Pejo3000, una valle sostenibile

Skiarea-Inverno-Peio-ph-Archivio-DoppelmayrIl percorso per la ski area plastic free di Pejo3000 è solo la punta dell’iceberg di uno sforzo per la sostenibilità. La Val di Pejo è da tempo utilizzata solo energia rinnovabile grazie a tre piccoli impianti idroelettrici. Inoltre, la produzione è superiore ai consumi di residenti e utenze commerciali, quindi viene immessa in rete energia verde, contribuendo così all’aumento della quota nazionale prodotta con le rinnovabili.

Per riscaldare le abitazioni, gli alberghi, gli edifici pubblici e le Terme di Pejo si utilizza un moderno impianto di teleriscaldamento, alimentato con gli scarti delle lavorazioni boschive. E per innevare artificialmente le piste si sfrutta solo acqua di recupero. Per il futuro, è già in programma di sostituire con nuovi mezzi ibridi, i gatti delle nevi che ogni sera battono le piste da sci, per evitare enormi quantità di carburante fossile.
Da segnalare che il Parco Nazionale dello Stelvio ha ottenuto la certificazione della Carta europea del turismo sostenibile.

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