Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Una notte sull’Alpe della Luna

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Il senso del camminare come disciplina dell’anima. L’ultimo libro di Enrico Frizzi “Una notte sull’Alpe della Luna” è la storia di tre amici che, negli anni novanta, dopo la maturità, affrontano il viaggio della vita: dalla Valle del Tevere fino a Rimini

Una-Notte-Sull'Alpe-della-Luna_CoverCamminare nel silenzio della natura per scoprire e riscoprire il proprio io. L’ultimo libro di Enrico Brizzi “Una notte sull’Alpe della Luna” porta alla scoperta del camminare come disciplina dell’anima. Oggi ci troviamo in un’epoca in cui sono stati riscoperti i Cammini. Percorsi che raccontano le esperienze interiori di chi si avventura in simili imprese. Il cammino, come afferma lo stesso Brizzi, è un abbandono dei ritmi frenetici della città e un momento in cui si riscopre il rapporto diretto con la natura, con le persone e con noi stessi.

Il romanzo “Una notte sull’Alpe della Luna” racconta di tre giovani che agli inizi degli anni ’90, finito l’esame di maturità, decidono di fare il viaggio “della vita”, muniti di sacchi a pelo, dalla Valle del Tevere fino a Rimini. E’ il momento in cui si deve cominciare a fare i conti col proprio futuro, con quello che sarai e quello che vorresti essere.  Il loro cammino impregnato di amicizia, coraggio, paure e speranze si rivelerà un’esperienza molto speciale. In particolare quando si troveranno a dover scavalcare l’Appennino tosco emiliano e attraversare le immense faggete dell’Alpe della Luna. Un territorio selvaggio di alberi imponenti come giganti.

Una notte sull’Alpe della Luna

Il terzo giorno del nostro viaggio, Brando, Senzombra e io traversiamo il cuore della faggeta, ormai a nostro agio come animali. Risaliamo fra i tronchi dritti degli alberi felici la pista che corre lungo lo spartiacque, sostenuti dal sussurro del bosco, e i mille occhi che vegliano su di noi ci fanno sentire al sicuro, benvoluti dalle slanciate sentinelle della foresta. Un paio di giorni fa, quando mi sono accostato per la prima volta all’Alpe, la marea verde che la ricopre mi faceva paura. Vederla dal fondovalle, distesa a cavallo delle montagne come il mantello d’un titano addormentato, è bastato per comprenderne l’immensità, inquietarsi al pensiero delle salite e dell’isolamento”.

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Una notte sull’alpe della luna di Enrico Brizzi, Aboca Edizioni, pagine 116, € 14,00

Autore

Enrico Brizzi ha esordito nel 1994 con il bestseller Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in ventiquattro Paesi e da cui è stato tratto un film. Appassionato di cammino, ha percorso a piedi le grandi vie di pellegrinaggio; que-sti viaggi hanno ispirato i libri Nessuno lo saprà (Mondadori, 2005), Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro (Mondadori, 2007), Gli psicoatleti (Dalai, 2011), Il sogno del drago (Ponte alle Grazie – CAI, 2017). Ha vinto il Premio Bancarella Sport con In piedi sui pedali (Mondadori, 2014). Il suo ultimo romanzo è Tu che sei di me la miglior parte (Mondadori, 2018).

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