Domenica 28 Aprile 2024 - Anno XXII

Via Emilia Parmigiano Reggiano e turismo enogastronomico

Progetto Parmigiano Reggiano Experience

L’offerta turistica secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano. I caseifici accolgono ogni anno oltre 168mila visitatori. Il progetto Parmigiano Reggiano Experience struttura l’offerta turistica e lancia una piattaforma web per far incontrare la domanda di turismo esperienziale con l’offerta dei caseifici.

Casari-al-lavoro-per-il-parmigiano-reggiano
Il Parmigiano Reggiano prodotto come nove secoli fa

La Via Emilia è la strada che tiene legata insieme tutta l’Emilia Romagna, dal piacentino alla solare Rimini. Una terra che racchiude e accomuna enogastronomia ai processi produttivi e alla creatività. Un connubio che rende le tavole di questa regione un patrimonio di sapori e di valori. L’Emilia Romagna vanta 41 prodotti DOP e IGP: 19 marchi DOP e 22 IGP. Tra questi vi è il Parmigiano Reggiano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. È tra i formaggi più antichi e più ricchi che si conoscano. Ancora oggi si produce come nove secoli fa. Regolamentato da un disciplinare, gli ingredienti sono solo latte, sale e caglio senza l’uso di additivi.

Parmigiano Reggiano Experience
Nicola-Bertelli-pres-consorzio-Parmigiano-Reggiano
Nicola Bertelli

Proprio la sua notorietà ha fatto sì che ogni anno i caseifici del Parmigiano Reggiano vengano visitati da oltre 168mila persone. Questi numeri e l’interesse di italiani e stranieri per il turismo enogastronomico ha convinto il Consorzio del Parmigiano Reggiano ad elaborare il progetto Parmigiano Reggiano Experience. L’idea è di trasformare una sorprendente esperienza in un vero prodotto turistico. Un modo per valorizzare e diffondere la conoscenza della produzione, l’arte dei casari, la preziosa comunità di persone e saperi.

Lo ha spiegato il presidente del Consorzio Nicola Bertelli, durante la presentazione al TTG di Rimini lo scorso ottobre. Il progetto parte dalla forza del prodotto e dai valori di qualità, per svilupparsi turisticamente in due direttrici: innovazione digitale e legame con il territorio. L’obiettivo è quello di sviluppare un “prodotto turistico” strutturato in grado di intercettare la crescente domanda, italiana e mondiale, legata ai viaggi del gusto.

Offerta turistica, innovazione digitale, Visita e Degusta
Visita-esperenziale-al-caseificio
Visita esperenziale in un caseificio

I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano sono 321. Oggi solo un centinaio ricevono visite. Di questi, 34 caseifici organizzano autonomamente visite e degustazioni. I restanti si appoggiano alle sezioni del Consorzio oppure a guide turistiche per offrire un’esperienza ottimale. Il progetto Parmigiano Reggiano Experience ha margini di crescita molto ampi.

LEGGI ANCHE  L'Italia piace in Gran Bretagna

A questo scopo il Consorzio propone l’offerta turistica attraverso l’innovazione e il digitale, sviluppando nel nuovo sito una sezione “Visita e Degusta”. Una piattaforma di prenotazione online delle visite, che favorisce incontro della domanda con l’offerta esperienziale dei caseifici. Ma anche per seguire i comportamenti e le abitudini sempre più digitali dei turisti.

Parmigiano Reggiano Experience:  legame con il territorio
Caseificio-tempio-parmigiano
Tempio delo Parmigiano Reggiano

Un altro cardine della strategia – dice sempre Bertelli – è rafforzare il legame con il territorio e con tutti i soggetti coinvolti. “Dopo il blocco Covid i caseifici e il Consorzio lavoreranno con ottimismo per il futuro”. Il Consorzio crede nell’importanza delle connessioni territoriali e nella forza di una promozione congiunta con altre eccellenze agroalimentari che caratterizzano la Food Valley. Non solo, anche con turismi complementari legati all’outdoor, alla cultura, al benessere, alla Motor Valley. “Oggi più che mai, la pandemia ci insegna che la crisi si affronta e si vince insieme”.

Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertelli conclude dicendo che “la valorizzazione territoriale passa anche da un percorso interno di crescita, di diffusione di una cultura turistica; dai corsi di formazione sull’accoglienza al progressivo redesign dell’esperienza di visita”.
Secondo UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo), il turismo enogastronomico sarà fondamentale nella ripresa dell’intero comparto e anche per rilanciare lo sviluppo economico locale provato dall’attuale crisi.

Info:  www.parmigianoreggiano.it

Leggi anche:

I cento anni dello Spritz e di Venezia raccontati in una mostra

Strada della Romagna: profumi, sapori, emozioni

Novità in tavola. Torino: dal baccalà al rilancio del Fernet

Condividi sui social:

Lascia un commento