Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Depero New Depero al Mart di Rovereto

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Il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento propone la mostra “Depero New Depero”, artista trentino che esplora la modernità delle sperimentazioni. Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, ha presentato la programmazione dei prossimi mesi.

Depero, "Costruzione pubblicitaria Campari"(Plastico pubblicitario Campari), 1926, Mart, Fondo-Depero
Depero, “Costruzione pubblicitaria Campari”(Plastico pubblicitario Campari), 1926, Mart, Fondo-Depero

Chi non conosce il celebre rosso del Campari soda? Lo si trova nei supermercati oppure lo si ordina al bar da solo o miscelato per lo spritz come aperitivo o apericena. Pochi sanno, però, che la famosa bottiglietta conica, senza etichetta, è stata ideata dal noto artista futurista trentino Fortunato Depero.

Correva l’anno 1932 allorché Depero fu incaricato dall’imprenditore Davide Campari, figlio del fondatore Gaspare, di creare qualcosa di diverso, di anticonvenzionale rispetto alle solite bottiglie. Depero, pioniere del futurismo italiano, ruppe gli schemi dando vita all’originale bottiglietta.

Fortunato Depero artista a tutto tondo

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Fortunato Depero “Martellatori” 1923, (ricostruzione nel
2000)

Il Mart di Rovereto dedica all’artista trentino la mostra intitolata “Depero New Depero” aperta al pubblico dal 21 Ottobre 2021 al 13 Febbraio 2022. L’esposizione, curata da Nicoletta Boschiero, ripercorre le tappe dell’artista. Fortunato Depero non fu solo pittore. Fu anche disegnatore pubblicitario, scultore, illustratore, scenografo, costumista negli anni ruggenti e nel periodo fascista del secolo scorso. Le sue capacità eclettiche gli permisero di condurre un’esistenza ricca di frequentazioni importanti; ma anche incamerare un’infinità di esperienze, sempre dettate dalla sua innata curiosità e vena creativa.

Depero New Depero: 500 lavori esposti in 5 sezioni

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Depero, “Pappagalli” 1917, Mart, Fondo Depero

Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni dove sono esposti circa 500 lavori. Si possono ammirare disegni, dipinti, oggetti, mobili, manifesti, fotografie, libri, riviste, video, film realizzati negli anni venti del 1900, fumetti e bozzetti pubblicitari.

L’allestimento scenografico si apre con la sezione Ricostruzioni dove possiamo ammirare le due scenografie create per il teatro, i Balli Plastici e Le Chant du rossignol, magnifiche riproduzioni delle opere andate perdute. Segue la sezione “Effetto Deperoche esamina l’influenza dell’artista su altri futuristi attraverso “Ricostruzione futurista dell’universo” e “Futurismo e futurismi” nel 1986.

“America”: il legame con New York e il mondo della celluloide

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Fortunato Depero, “Grattacieli e tunnel”, 1930, Mart, Fondo Depero

La terza sezione intitolata Americavuole esplorare il legame di Depero con New York e col mondo della celluloide. Per il film “Pallottole su Broadway” di Woody Allen compare una gigantesca opera di Depero. L’esperienza americana è tra le più floride per Depero che si cimenta in varie espressioni artistiche: realizza pubblicità, progetta ambientazioni per ristoranti, crea scenografie e costumi per spettacoli teatrali, disegna copertine di riviste rinomate e organizza mostre di pittura. Un’attività incessante, poliedrica, dunque, che sarà interrotta dal crollo di Wall Street e dalla conseguente recessione economica. Ritornato in patria dovrà rivedere il suo piano stilistico privilegiando le forme stilizzate dai colori freddi.

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Nella sezione “Museo” sono esposti documenti e pubblicazioni provenienti dall’Archivio del ‘900. La mostra si conclude con “Conservazione/Educazione” per valorizzare i progetti realizzati negli anni dal MART nell’ambito del restauro e della mediazione culturale.

Il museo del futurista Depero

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Cartellone per “I Balli Plastici” 1918

Per conoscere l’altro Depero, quello che ideò mobili, oggetti insoliti, tarsie colorate utilizzando il buxus autarchico, è d’obbligo una visita alla sua Casa d’Arte Futurista Depero; unico museo fondato da un futurista nel 1957 con l’obiettivo di portare a compimento il suo progetto di innovazione abbattendo ogni gerarchia nelle arti. Qui troveremo un’altra esposizione intitolata: Depero e la sua Casa d’Arte da Rovereto a New York a cura di Maurizio Scudiero (21 Ottobre 2021 27 Marzo 2022).

Depero si prese cura di ogni dettaglio e si trovano esposti mosaici, pannelli dipinti, mobili, giocattoli e oggetti di varia natura. È un mondo stilizzato nelle forme, nei fregi alle pareti, nello schienale delle sedie, nei cartelloni pubblicitari, l’immancabile tavolino rotondo costruito col buxus, un materiale usato nel 1930 in alternativa ai legni pregiati, con intarsi che raffigurano pesci colorati. È qui che Depero ha lasciato una cospicua collezione permanente di opere che segnano l’inizio della modernità.

Mart: Passato presente, antico moderno

La presidenza del Mart di Rovereto è affidata al noto critico d’arte Vittorio Sgarbi il quale nel corso della conferenza stampa, tenutasi mercoledì 20 ottobre, ha illustrato la programmazione delle iniziative d’arte per i prossimi mesi e per l’anno 2022. Tutte le mostre saranno focalizzate sul binomio passato/presente e antico/moderno.

Dossena, “Il Falso nell’Arte”

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Alceo Dossena (crediti Mart, Elena Ciurletti)

Si segnalano la retrospettiva “Il Falso nell’Arte” sullo scultore Alceo Dossena, abile falsario cremonese con l’atelier in Via Margutta a Roma, capace di imitare artisti quali il Pisano, Andrea del Verrocchio, Donatello e Mino da Fiesole. (Dal 3 Ottobre 2021 al 9 Gennaio 2022). Le sue opere erano talmente perfette da trarre in inganno studiosi, direttori di musei e galleristi. Nel secolo scorso realizzò una cospicua produzione di falsi di opere scultoree di età antica e rinascimentale.

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Paolo RomaniAnima e visioni

Romolo Romani “Anima e visionida un’idea del presidente del Mart a cura di Beatrice Avanzi, Roberta D’Adda (21 Ottobre-13 Febbraio 2022). In mostra vi sono 60 opere dell’artista lombardo provenienti dai Musei Civici di Brescia a testimonianza del conflitto interiore di cui soffriva l’artista esternato nei suoi disegni a volte astratti, altre volte onirici, o d’impronta figurativa.

Guccione e Perilli “Ai Confini dell’Astrazione

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Piero Guccione, “Rondini”, 1962, Fondazione Il Gabbiano Roma New York

Piero Guccione e Achille Perilli in mostra “Ai Confini dell’Astrazione” con la curatela di Daniela Ferrari e Marco Di Capua. L’ esposizione mette a confronto due artisti che esplorano differenti realtà.

Piero Guccione è il pittore del mare con i suoi azzurri tono su tono a riflettere il cielo che si confonde con le onde del mare. Achille Perilli dà forma e colore nelle sue forme astratte (21 ottobre 2021 — 09 gennaio 2022). Sarà poi il turno dell’esposizione “Canova tra innocenza e peccato” che inaugurerà una settimana prima di Natale.

Info: https://www.mart.tn.it

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