Gent, capitale dell’antica contea delle Fiandre, è definita anche la città medievale delle luci. Questo piccolo territorio che conta 1000 anni di storia racchiude in sé antico e moderno. Una occasione per visitarla può essere “Light Festival Gent 2021” che si tiene dal 10 al 14 novembre. Il festival delle luci, in questa edizione, propone 32 installazioni di light art di artisti nazionali e internazionali. Le installazioni, su un percorso di 7,2 km, si possono ammirare non solo nei luoghi più noti come il ponte Sint-Michielsbrug, ma anche in quartieri meno conosciuti come il Prinsenhof, il Macharius-Heirnis e il Sluizeken-Tolhuis-Ham.
Gent è il luogo ideale per ospitare questo evento. La città vanta una lunga tradizione legata allo studio delle luci urbane. Il piano delle luci urbane è un’idea nata nel 1998 per fornire un’illuminazione sostenibile, senza sprecare energia, al centro storico di Gent. Questo progetto, che ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale, ha progressivamente trasformato il centro in un magico paesaggio notturno. Luci e ombre si combinano con la bellezza architettonica del luogo.
Light Festival Gent 2021: opere che ritornano
L’edizione 2021 del Light Festival affianca alle numerose novità anche quattro opere realizzate in passato, particolarmente amate dal pubblico. In una veste rinnovata saranno esposte: Il grande incendio di Gent mai avvenuto (2011) dell’austriaco Michael Langeder; rappresenta la simulazione di un falso incendio, realizzata con fumo e luci che avvolgono il Belfort, una delle tre famose torri della chiesa di San Nicola. L’opera vuole far riflettere sulla vulnerabilità del patrimonio culturale della città.
Un’atmosfera molto più leggera è quella creata da Luminarie De Cagna (2012) dell’italiano De Cagna, esposta al Prinsenhof. Si tratta di una struttura in legno che forma un colonnato gigantesco con decine di migliaia di luci colorate. I suoi archi a tutto sesto ricordano le architetture romaniche e rinascimentali. Il pubblico avrà la sensazione di trovarsi immerso in una galleria luminosa che avvolge e ingloba. Più interattiva è l’installazione del 2015 dei canadesi Caitlind rc Brown e Wayne Garrett, dove 6mila vecchie lampadine compongono una gigantesca nuvola “Cloud”. La composizione luminosa, collocata presso il Désiré Fievéstraat, ha dei fili che se tirati accendono e spengono le luci di carattere ecologico se tutti i visitatori compiono insieme il gesto di accensione.
Infine, lungo il Korenlei viene riproposto il Museum of the moon del britannico Luke Jerram, una riproduzione in scala della luna con un diametro di sette metri. Questa palla gigante fluttuante sulle teste del pubblico era diventata, nella precedente esposizione del 2018, una delle maggiori attrattive, nonché hotspot dei selfie.
Lockdownlights on!
Anche dal punto di vista sociale il Light Festival fa sentire la sua voce. Durante il lockdown sono state distribuite 450 lampade portatili a diversi centri di assistenza residenziale, associazioni artistiche e scuole secondarie. Lo scopo era di progettare un paralume originale e creativo per lampade portatili. Nei quartieri di Spaanskasteelplein e Prooststraat sono in mostra per la prima volta i risultati dell’iniziativa.
Info: www.lichtfestivalgent.be.