Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Le 4 varianti di poker più popolari in Italia e nel mondo

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Il poker è una delle discipline di carte più diffuse al mondo. Sono milioni di appassionati che, a vario titolo, si cimentano in questa esperienza, talvolta anche in veste professionale.

Il poker è una delle discipline di carte più diffuse al mondo. Sono milioni di appassionati che, a vario titolo, si cimentano in questa esperienza, talvolta anche in veste professionale. Le sue origini sono ancora oggetto di dibattito rispetto all’appartenenza territoriale. Una cosa è certa, il poker presenta numerose varianti nazionali. A partire dagli anni Novanta c’è stato un vero slancio verso la dimensione online e i campionati dedicati, come le WSOP (World Series of Poker).

Dall’Omaha al Texas Hold’em: un successo internazionale

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Foto di Mart Production da Pexels

Se il termine “poker” è da alcuni associato alla parola francese “poque”, traducibile in italiano con “inganno”, vero è che, secondo altre fonti, questa disciplina di carte è nata in quel di New Orleans. Si sa che il noto mazzo francese di 54 carte, jolly inclusi, ha visto un’ampia diffusione mondiale; in particolare anche per mezzo della divulgazione del gioco da parte dei militari americani durante il periodo delle due Guerre Mondiali.

Da queste esperienze è probabilmente nata la variante del Texas Hold’em, comunemente nota come “texana”. Quest’ultima è contraddistinta dalla ricezione di due carte per ogni giocatore; ma anche dalle “community cards”, la cui suddivisione contribuisce, grazie anche al ruolo del mazziere, alla formazione del punteggio totale.

A questo proposito va anche detto che la specialità Omaha differisce dalla precedente per la distribuzione delle carte personali (da due a quattro), nonché nei punti totali, soggetti a un diverso uso delle Hole Card.

 L’approdo al poker online e i tornei

L’inizio del ventesimo secolo ha visto come protagonista del poker, tra le altre, la specialità Hi-Lo (per esteso High-low split) la quale vede come vincitori due o più giocatori, mentre, negli anni Cinquanta, sono tornati in auge Texas Hold’em e Omaha, ovvero le discipline a carte comunitarie ormai più diffuse.

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Una riscoperta tuttora attuale, grazie anche all’impatto della tecnologia e della propensione crescente verso il gioco via web. Il tutto grazie, in primis, alla presenza delle offerte legate al poker da parte degli operatori digitali legali, i quali hanno incrementato le proprie proposte nella primavera del 2020, con una raccolta che è passata da 172,5 milioni di euro a 222,3 milioni di euro soltanto dal marzo all’ aprile dello stesso anno.

L’effetto della pandemia e la chiusura delle sale fisiche hanno contribuito di certo a questo successo. Negli anni, una crescente partecipazione di utenti giocando al poker online hanno cercato varie formule – con o senza deposito iniziale – per provare alcune delle tante opzioni in palinsesto come ad esempio i tavoli di Sit & Go, Cash Games, Speed Poker e tornei.

Tornei che stanno ottenendo un crescente slancio, con un successo dovuto, probabilmente, anche alle competizioni pokeristiche internazionali. A partire dalle World Series of Poker (WSOP), nate a Las Vegas e poi approdate in Asia e Oceania (WSOP APAC) e in Europa (WSOPE).

La variante italiana del poker

La dimensione internazionale del poker, dunque, è quantomai consolidata. Quanto all’Italia, nello specifico, è riconosciuta la cosiddetta “Telesina”, una modalità di stud poker (ovvero con un gioco a carte scoperte), che presenta una forte somiglianza con il 7 Card Stud.

Il nome della disciplina è probabilmente dovuto all’italianizzazione della parola “Tennessee”, stato probabile di origine, con un’ipotesi di connessione alla Valle Telesina (Benevento). Sebbene non sia una versione comunemente giocata nell’ambito del poker sportivo, questa, al proprio interno, presenta numerose varianti, da quella cosiddetta “messicana” a quella “con la Vela”, passando per la “Crociera”, il “Batticuore”, il “Siluro”, l’“Ascensore” “l’Alberaccio” e “la Torre”. Tutte quante versioni, pur con variazioni minime, dimostrano come il poker sia un gioco internazionale, ma anche radicato fortemente al singolo territorio: a questo proposito, non si può non citare la “Telesina Brianza”.

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