L’Orchestra Mandolinistica città di Torino tornerà in concerto dal vivo domenica 28 novembre. A Torino, nella chiesa Madonna della Guardia in via Monginevro, alle 15.30, si terrà l’evento che segna la ripresa della stagione dei mandolini. Dopo due anni di pausa per la pandemia, il concerto in ricordo del maestro Remo Barnava riunirà i 24 componenti del gruppo: sette chitarre, un contrabbasso, un flauto, tre mandole e dodici mandolini. Musicisti dilettanti, appassionati interpreti di una tradizione che conta diversi adepti nel territorio, suoneranno un corpus di brani scritti o trascritti per lo strumento, tra cui Autunno giapponese, di Yasuo Kuwahara, La vita è bella, di Nicola Piovani e Hallelujah di Leonard Cohen. Il concerto sarà guidato dal direttore protempore Pier Carlo Aimone e si esibirà in omaggio a Remo Barnava, il direttore scomparso a marzo 2020.
Orchestra Mandolinistica città di Torino: una storia lunga cinquant’anni
L’Orchestra Mandolinistica città di Torino nacque nel 1973 grazie all’iniziativa di Franco Zangirolami e Giacomo Gai. In cinquant’anni, l’orchestra eseguì concerti in Italia e all’estero, fino a organizzare, nel 1991, una Rassegna Mandolinistica che si svolse, a Torino, per tredici anni consecutivi.
Insieme ad esempi in altre città italiane, l’orchestra persegue una tradizione che affonda le sue radici nella storia d’Italia. Derivazione di antichi strumenti a corda, il mandolino conobbe una nuova popolarità nell’Ottocento quando Pasquale Vinaccia, un liutaio napoletano, introdusse le corde in acciaio al posto di quelle in bronzo o in altri materiali. L’Unità d’Italia favorì la diffusione dello strumento e si racconta che Margherita di Savoia, prima regina d’Italia, fu ella stessa una mandolinista.
Il mandolino in Piemonte
La città di Torino, come anche il comune poco distante di Montanaro e diversi altri centri piemontesi, hanno prestato all’orchestra molti appassionati di mandolino. Nei primi anni del Novecento a Montanaro si formarono diverse orchestre dedicate agli strumenti a plettro e molti mandolinisti. “Siamo felici di poter suonare di nuovo in presenza”, spiegano i musicisti dell’orchestra. “Il mandolino ha una tradizione lunga e consolidata nel torinese e ancora oggi è in grado di dare una sonorità delicata, di grande poesia, con musiche adatte sia ai cultori che al grande pubblico”. I musicisti dell’Orchestra Mandolinistica città di Torino confidano che il concerto del 28 novembre sia solo il primo di una futura stagione di eventi.
Ingresso gratuito con Green pass. Non è necessaria la prenotazione.