Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Come Sfruttare il Metaverso nel Settore Turistico

Metaverso

La tecnologia affascina e stupisce. Da qualche tempo si parla di Metaverso una rivoluzione che non è ancora chiara nelle sue potenzialità. I primi esperimenti cominciano a essere attivi nel mondo del turismo a cominciare dalle prenotazione degli alberghi. Ecco alcune fondamentali spiegazioni per capire come realmente funziona.

Quando saremo davvero nel Metaverso?

Avatar di Simone Puorto
Avatar di Simone Puorto

Sfatiamo subito un falso mito: il Metaverso non è un’invenzione di Zuckerberg, né un incubo distopico. È semplicemente la logica evoluzione di Internet. Nel campo del turismo, come negli altri settori. Trent’anni fa, i viaggiatori prenotavano attraverso cataloghi cartacei nelle agenzie di viaggi. Successivamente si sono spostati su piattaforme di prenotazione online come Booking.com ed Expedia e, alla fine, lo faranno su Decentraland o The Sandbox. Non c’è nulla di veramente rivoluzionario nel metaverso. A ben vedere è esattamente lo stesso trend evolutivo del  Wolrd Wide Web. All’inizio, l’unica cosa che si poteva fare con un sito web era guardarlo o, se si era abbastanza nerd, crearne uno. C’era una netta disconnessione tra l’utente e il web.

Realta virtuale
Realta virtuale

Chi ha più di quarant’anni ricorderà cosa significava il WWW: dovevamo “entrare” in Internet, scollegare il telefono per ricollegare un modem a 56k e ascoltare quel fastidioso suono stridente mentre ora, tra IoT, wearable e tutto il resto, non dobbiamo mai veramente “connetterci” a Internet; lo siamo sempre. Il web è un dato di fatto. E questa è una calzante analogia tra Internet e il Metaverso. Oggi infatti dobbiamo ancora “fare” qualcosa di attivo per entrare nel Metaverso. Ad esempio indossare un visore, un paio di occhiali o puntare il nostro telefono per alcune operazioni di realtà mista. Un giorno sarà solo un sovrappensiero, qualcosa di cui non varrà neanche la pena parlare. Potremo dire di essere entrati davvero nel Metaverso quando non avremo, paradossalmente, più bisogno di entrarci.

L’impatto del Metaverso nell’acquisto dei viaggi

Come-Sfruttare-il-Metaverso-1Prendendo come esempio la prenotazione alberghiera, il problema più evidente che gli hotel affrontano oggi, soprattutto quelli indipendenti, è un basso tasso di fatturato diretto. Con costi di commissione elevati, la maggior parte dei clienti vuole trovare un modo per aumentare le prenotazioni sul proprio sito web ufficiale. Francamente, il processo di prenotazione nel Web 2.0 non ha più molto senso. Durante la pandemia, tutti hanno imparato a pagare con un solo swipe e nessuno vuole inserire i dati della carta di credito in un sistema disordinato che, dal punto di vista del design, è diverso per ogni struttura.

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Il Metaverso potrebbe creare un’interfaccia grafica in cui i viaggiatori “entrano” nella camera che gli piace quando vogliono e la prenotano con un solo click (o un battito di ciglia), invece di dover passare attraverso l’intero processo di inserimento dei dati. In un mondo ideale, tutto sarebbe processato dal portafoglio digitale e decentralizzato, ma anche nel peggiore dei casi, sarebbe comunque connesso alla carta di credito del viaggiatore. Si elimina così la difficoltà della prenotazione diretta aumentando il fatturato disintermediato.

Proprio come gli anni ‘90

Come Sfruttare il Metaverso 3Oggi, la maggior parte dei motori di prenotazione per alberghi non ha ancora un’interfaccia metaversica o i fornitori richiedono tariffe molto alte per implementarla. Ma questo è abbastanza normale nel mondo della tecnologia: man mano che il numero di aziende che offrono questo servizio aumenterà, le soluzioni diventeranno più accessibili e disponibili. Basti ricordare come negli anni ‘90 (e inizio dei ‘00) gli hotel avevano sì dei siti web, ma le prenotazioni erano possibili solo off-site, tramite chiamate telefoniche o invio di fax e email. I siti web erano semplici brochure, che si sono poi evolute in e-commerce.

Il metaverso oggi può essere paragonato a un sito web degli albori. Oggi sempre più strutture stanno costruendo dei gemelli digitali del proprio hotel, ma non sono ancora in grado di offrire funzionalità di prenotazione. Inoltre, portando il problema ancora più avanti, come possono alberghi e destinazioni monitorare il ritorno di questo nuovo modo di prenotare? I modelli di attribuzione che si utilizzano oggi dipendono dal percorso del cliente, che può essere, almeno in parte, tracciato con precisione. Ma come utilizzare questo modello nel metaverso se non abbiamo un modo diretto per seguire tutti i touchpoint dei nostri clienti? Questo problema sarà centrale per i marketer di domani.

Realismo o interazione?

Metaverso interazione tra sistemi
Metaverso interazione tra sistemi

Un altro scoglio tecnologico che dovrà essere affrontato è l’integrazione tra i sistemi. Se tutti gli hotel del mondo utilizzassero lo stesso software di gestione centralizzato, sarebbe abbastanza semplice connetterlo al metaverso. In realtà stiamo parlando di migliaia di sistemi, quindi diventa tutto estremamente più complicato. Risolvere questo problema aiuterebbe a ridurre la difficoltà d’ingresso e migliorare il processo di prenotazione. Gli utenti non hanno l’opzione di aggiungere una camera al carrello di Booking.com e tornare in seguito a prenotare. Essi troveranno all’interno di quella camera, mettiamo, cinque altri avatar e sentiranno dire cose come “Mi piace davvero questa stanza, prenotiamola!” creando un’urgenza immediata di azione. Inoltre, possedere un visore di realtà virtuale o altre attrezzature per accedere alla VR è solo una piccola parte dell’economia metaversica, quindi gli hotel non dipenderanno esclusivamente dagli ospiti che hanno questi dispositivi.

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Un punto di ingresso più economico potrebbe essere (e, probabilmente, sarà) l’utilizzo di esperienze di realtà aumentata realistiche e immersive che possono essere ottenute sia in 3D che in 2D. Alcune funzioni avranno bisogno di più interazione di altre, naturalmente. Nel caso di un organizzatore di congressi, per esempio, avere un’esperienza immersiva di una sala riunioni darà loro maggiore fiducia per firmare un contratto. Sperimentare l’illuminazione naturale nella sala, la disposizione e la pianificazione dello spazio nei dettagli è meglio che semplicemente ricevere una brochure delle sale, come accade oggi. In generale, ci sono approcci diversi a seconda del livello di realismo e interazione necessari.

Non stiamo reinventando la ruota

Sfruttare il Metaverso 2Ma come può un albergatore o una destinazione giustificare il ritorno sull’investimento in queste prime fasi della tecnologia? Il mio consiglio è sempre lo stesso: partire da qualcosa che non esiste nella vita reale. Se si vuole creare un progetto interessante nel metaverso, meglio sbizzarrirsi e non concentrarsi solo sulla creazione di una copia esatta di ciò che già esiste nel mondo reale. Per esempio, come promuovere un hotel indipendente che si distingue per il fatto di trovarsi in una villa storica con decorazioni del 1600? Mi assicurerei di creare qualcosa che integri l’esperienza “reale” dell’hotel a una sua estensione, come una galleria NFT (acronimo di non-fungible token: identificatore digitale unico che non può essere replicato, sostituito o diviso. Viene memorizzato in una blockchain e utilizzato per verificare l’autenticità e la proprietà o, meglio, la disponibilità di un asset fisico o digitale. La disponibilità di un NFT viene registrata nella blockchain e può essere ceduta da un utente a un altro, consentendo la compravendita e lo scambio di NFT.) con i dipinti storici che possono essere visitati o acquistati come copie digitali.

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Questo rende il progetto autosufficiente, per esempio vendendo cryptoarte, in modo che si crei un ulteriore flusso di entrate che può essere utilizzato per costruire più spazi nella vita fisica e digitale. In questo modo, si aggiunge qualcosa che non si può avere nella vita reale, generando revenue aggiuntivo. Inoltre, si può utilizzare la decentralizzazione e gli NFT per creare dei circoli virtuosi di valore. L’aspetto virtuoso degli NFT è che non ci sono intermediari nella loro vendita.

“Decentralizzare” è il nuovo “Disintermediare”

Metaverso-10Ciò che possiamo fare con le camere vendute come NFT è includere una “commissione” in modo che ogni volta che la stessa viene rivenduta, l’hotel riceverà comunque una parte di quelle entrate. Un altro vantaggio è che, con i portafogli che sono semi-anonimi, gli ospiti possono acquistare camere o altri servizi sotto forma di NFT ed entrare nel programma fedeltà del brand, ricevendo perk direttamente nel loro portafogli (invece che tramite fastidiose newsletter), come un drink di benvenuto gratuito, upgrade in suite e altro. Quindi, con gli NFT, si può restare in contatto con la propria community senza bisogno di richiedere dati personali e aggirando completamente le rigide restrizioni della GDPR. Gli NFT sostituiscono anche la necessità di fiducia con la verità, perché non c’è modo di mentire, per esempio, su una notte prenotata a Beverly Hills… Sarà lì, sul tuo portafoglio, e sarà innegabile, a differenza dei social network di oggi, dove un influencer può postare dalla sua camera dietro un green screen… Gli NFT non possono essere hackerati; sono lì sulla blockchain e lo saranno per sempre.

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