Il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, amena località adagiata sulla sponda bresciana del Lago di Garda, dall’11 marzo ospita un’interessante mostra dal titolo “Vittorio Cini. L’ultimo Doge”, aperta al pubblico fino al 10 Settembre 2023.
Non molti conoscono la figura di Vittorio Cini, famoso a Venezia per il palazzo-museo a San Vio sul Canal Grande. Tuttavia la sua esistenza, vissuta intensamente, ne fa un personaggio degno di nota per i meriti acquisiti in ambiti politici, imprenditoriali, ma soprattutto umani. Indro Montanelli, autorevole firma del giornalismo italiano, lo definì “ultimo Doge” in virtù del suo impegno come ministro e come uomo. Nato a Ferrara nel 1885 Cini ha vissuto per il resto della sua vita nella città lagunare.
Vittorio Cini imprenditore e collezionista
Vittorio Cini si prodigò a valorizzare Venezia sia attraverso la costruzione di Porto Marghera, ma anche come filantropo e mecenate. Va ricordato, infatti, il suo impegno per il recupero dell’Isola di San Giorgio Maggiore, dove ha sede la Fondazione Giorgio Cini, dedicata al figlio tristemente scomparso a soli trent’anni d’età in un incidente aereo.
L’ente, conosciuto anche a livello internazionale, sorto inizialmente nel 1951 con finalità volte alla ricerca umanistica, nel tempo ha assorbito altri interessi nella ricerca scientifica e culturale, sperimentando il confronto fra saperi e conoscenze professionali diverse per giungere a nuovi strumenti di analisi. Nella sede della Fondazione si trovano archivi letterari, artistici, musicali appartenuti al lungimirante imprenditore e collezionista di pregevoli opere d’arte.
Esposte opere di artisti contemporanei
La mostra, costituita da trenta opere di diversi artisti contemporanei, è esposta presso il Ricovero del Mas e all’interno del museo D’Annunzio Segreto, luogo che custodisce i cimeli appartenuti al famoso Vate del Novecento.
Il percorso espositivo è stato curato da Marco Di Capua. L’intento è ripercorrere il vissuto straordinario di Vittorio Cini attraverso documenti originali e opere di artisti legati all’illustre collezionista. Le opere sono di: Riccardo Ajossa, Tahar Ben Jelloun, Marco Bernardi, Alberto Biasi, Vito Bongiorno, Andrea Boyer, Ettore de Conciliis, Stefania Fabrizi, Shay Frisch, Giuseppe Gallo, Carlo Gavazzeni Ricordi, Rosaria Gini, Alessandra Giovannoni, Elisa Grezzani, Claudio Koporossy, Umberto Mariani, Riccardo Monachesi, Isabella Monari, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Mimmo Paladino, Achille Perilli, Elena Pinzuti, Piero Pizzi Cannella, Oliviero Rainaldi, Mauro Reggio, Giovanni Tommasi Ferroni, Emilio Vedova e Ortensio Zecchino.
Numerosi lavori riguardano le iniziative di Cini nel settore dell’industria elettrica, la gestione dell’Esposizione Universale a Roma e la zona industriale di Porto Marghera. Egli subì, come tanti altri militari italiani (IMI), la cattura all’indomani dell’8 Settembre 1943 e la deportazione nel campo di Dachau. Cini aveva manifestato apertamente a Mussolini il suo disappunto per la situazione disastrosa in cui versava l’Italia, chiedendo di far cessare l’inutile guerra al fianco di Hitler.
Per i 160anni di Gabriele D’Annunzio
Va detto che l’esposizione presso il Vittoriale ricorda il 160esimo anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio. Voluta dagli eredi del Cini, Francesco e Riccardo Avati che hanno proposto anche una riedizione del volume “Vittorio Cini. L’ultimo Doge” scritto da Anna Guglielmi Avati, nipote dell’insigne uomo di cultura. La mostra è supportata dal catalogo “Vittorio Cini, L’ultimo Doge al Vittoriale” pubblicato da Il Cigno GG Edizioni.
Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione del Vittoriale degli Italiani, scrive «Vittorio Cini è una delle figure più interessanti del Novecento italiano […] eppure non è abbastanza studiato. Eppure la sua vita è di quelle che si possono definire ‘da romanzo’». Seguendo la scia filantropica di Vittorio Cini, che tanto si adoperò nel far rifiorire alcune zone altrimenti dimenticate, nel mese di luglio 2023, sarà dato spazio ad un’asta di beneficenza insieme alla casa d’aste Christie’s per la vendita di molte opere esposte. Il ricavato servirà a finanziare il progetto a favore delle donne, in Italia, vittime di abusi. Oltre che a favorire il loro reinserimento nella società al fine di ottenere indipendenza economica e buone aspettative per il futuro.
Informazioni: www.vittoriale.it