Muretti a secco, fiori gialli, ulivi secolari, tronchi battuti dal vento, mandorli in fiore. In questo paesaggio incantato dominato dal blu del cielo, dal verde dei boschi della Selva e dal bianco accecante della calce, si è sviluppato nel territorio di Fasano il fenomeno recente delle Masserie 5 Stelle. Amatissime da un pubblico internazionale, attirano jet privati, nomi eccellenti spesso in incognito, schiere di body guards. Non a caso è quel segmento di turismo all’avanguardia, che apprezza prima di altri le nuove tendenze.
E, poiché il turismo slow comincia ad essere apprezzato anche da un pubblico diverso e più ampio, ecco che le attrattive di Terre di Fasano, terra di accoglienza e ospitalità, possono conquistare una platea più ampia e variegata. Coppie, famiglie, giovani, persone della terza età saranno incantati dalle esperienze che si possono vivere in questo territorio.
Fasano: turismo lento e sostenibile
Proprio a un turismo slow, all’insegna di lentezza e sostenibilità, si rivolge il progetto Interreg “Take it slow – Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow”. Il progetto è finanziato dal Programma Europeo di Cooperazione transfrontaliera 2014 – 2020 Interreg V-A Italia – Croazia.
Lo scopo è finalizzato alla gestione e promozione della Regione Adriatica come destinazione turistica transfrontaliera verde, intelligente, sostenibile, accessibile e lenta.
In Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione, ha orientato la sua attività progettuale sulla valorizzazione delle “Terre di Fasano”.
Nell’ambito del progetto è coinvolta l’intera comunità fasanese, di operatori del turismo, imprenditori, artigiani, tutti interessati a valorizzare le loro attività e la loro terra senza snaturarla. Le loro proposte, create in sinergia per sviluppare servizi attrattivi ed efficienti, sono le più svariate, adatte a interessi ed esigenze molteplici. Ma tutte vogliono far sentire il turista parte della comunità, cittadino di Fasano per un breve periodo di vacanza. Proprio come un cittadino, il turista è invitato a fare esperienze dirette, fermandosi sul territorio, superando il modello tradizionale del turismo “mordi e fuggi”. Al di là delle sue splendide lussuose masserie, infatti, Fasano ha molto da offrire.
Il borgo di Fasano
Il centro storico della città è un dedalo di viuzze strette e tortuose, tra balconi e fiori colorati che spiccano nel bianco della calce. Si intravedono resti di antichi monasteri e di chiostri ora trasformati in piazze e portici. Visibili i simboli scolpiti su pietra dei Cavalieri di Malta, signori di questi luoghi per quattro secoli, palazzi imponenti, parti delle mura con torri di difesa. La presenza di una iconografia bizantina ricorda gli stretti rapporti tra Oriente e Occidente che hanno sempre segnato la terra pugliese, accogliente e pronta all’integrazione di culture, terra di pellegrinaggi e commerci, ma anche terra invasa, costretta a difendersi.
Nel centro città, sarà davvero interessante una breve sosta al Museo della Casa alla Fasanese, gestita dalla associazione culturale “U’mbracchie”, che racconta con oggetti, arredi, costumi, la vita quotidiana del passato. Nel mese di giugno si può assistere alla bellissima tradizione della “scamiciata”, corteo in costume in ricordo della grande vittoria sui Turchi nel 1678. A Fasano si respira l’orgoglio della tradizione, e si vive un turismo che parte dalla cultura per raccontare a 360 gradi un intero territorio.
Il Parco archeologico di Egnazia
Uscendo dal centro di Fasano, comincia una splendida passeggiata alla scoperta di un turismo slow che coniuga in pieno natura e cultura, storia e gastronomia, mare ed entroterra. Il mare è lì, bellissimo, trasparente, invitante. E questa non è una novità. L’estate è già ampiamente vissuta da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ma il mare può essere splendido anche fuori stagione.
Proprio fuori stagione è ideale una passeggiata nello spettacolare Parco archeologico di Egnazia, tra i più grandi e importanti del Sud Italia, con testimonianze e reperti che coprono trenta secoli, dall’età del Bronzo all’epoca medievale. Qui sarà davvero emozionante girare tra i resti di Gnathia, abitata fin dal XV secolo a.C. e citata da autori antichi come Plinio ed Orazio. Gnathia forse ebbe scambi addirittura con la civiltà micenea, e fu scalo commerciale strategico nel collegamento tra Occidente e Oriente, grazie alla presenza del porto e della via Traiana.
Ecco le terme lussuose, il Capitolium, il Sacello delle divinità orientali, le sepolture di epoca messapica, decorate anche con raffinati affreschi. E ancora le botteghe e soprattutto il lungo tratto originale, ancora con i solchi lasciati dai carri romani, della Via Traiana. Strada voluta nel primo secolo dopo Cristo dall’Imperatore Traiano, per rendere più facile il percorso tra Roma e Brindisi, collegate prima dalla Via Appia, la Regina Viarum. E su questo panorama si sogna a occhi aperti il passaggio di Orazio, dei legionari romani, dei pellegrini in cammino verso la Terra Santa, dei Crociati. Il Parco è arricchito dal Museo Nazionale Archeologico di Egnazia, che è davvero esemplare per allestimento suggestivo e immersivo, soprattutto nella ultima sezione dedicata alla archeologia subacquea.
I piaceri della gastronomia e le masserie
Il turismo slow di Terre di Fasano non può prescindere dal piacere del gusto. Anche qui, come in tutta la terra pugliese, la gastronomia è una delle attrattive imperdibili e vanta numerosi presidi Slow Food, oltre a un eccellente olio EVO. Le stesse masserie, non solo quelle a cinque stelle, possono essere luogo ideale per apprezzare sapori e saperi antichi. Accoglienti e rilassanti, materne e ospitali, le famose masserie ci ricordano che un tempo erano comunità di terra e di lavoro, di uomini e di animali. Ognuno occupava il suo posto e svolgeva la sua funzione in un sistema organizzato e funzionale. Dunque luoghi vocati al senso di comunità e di convivialità.
Come gli allestimenti scenografici delle tavole, il piacere delle orecchiette fatte a mano, i panzerotti fritti in padelloni enormi, i corsi di cucina, i caminetti accesi, i grandi orci in terracotta invetriata, le mattonelle in ceramica, le volte a botte coperte di calce. Gli esempi sono davvero tanti e tanti sono anche i progetti che stanno nascendo man mano.
Masserie originali
Ecco di seguito alcune tra le masserie più originali e più belle. La masseria Borgo Ritella, immersa nel suo bianco audace che ricorda i vicoli dei paesi della Valle d’Itria, con piccoli cimeli tradizionali che arredano gli ambienti a far vivere l’autenticità della vita in masseria, propone lezioni di cucina per preparare prelibatezze pugliesi direttamente con le massaie.
Masseria Narducci, tra Fasano ed Ostuni, circondata da sconfinate distese di ulivi secolari, è un’antica dimora ottocentesca. Un luogo in cui i tempi della natura scandiscono i ritmi dell’agricoltura, in cui vecchie stalle e antichi fienili sono oggi dimora per i viaggiatori di domani.
La Masseria Montenapoleone sorge su un antico insediamento rupestre. È il rifugio ideale da dove poter ammirare la bellezza del mare all’orizzonte e delle verdi colline che la circondano. Mix di culture nei colori e i linguaggi scelti per il decoro degli ambienti, davvero originali, esprimono la volontà di accostare pezzi del passato ad una lavorazione innovativa. Esplorando i giardini nascosti che circondano la masseria, si incontrano installazioni permanenti di arte contemporanea realizzate con vecchi attrezzi appartenenti alla vita contadina, oggetti in ferro e legno carichi di storia a cui si è scelto di dare una nuova esistenza, a testimonianza di uno spirito del passato potentemente ancora vivo.
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