Non è un caso che le famiglie nobili della Serenissima scegliessero per le loro dimore di villeggiatura il meraviglioso entroterra veneto. E allora andiamo a scoprire un territorio insolito, incuneato tra le Dolomiti e la Laguna di Venezia.
Sono le Prealpi trevigiane, in ottima posizione per vivere la tranquillità delle colline, l’aria fresca e leggera, la natura incontaminata, l’accoglienza cordiale dei piccoli borghi pittoreschi e nel contempo raggiungere con facilità le località più famose. Da qui in un’ora si possono raggiungere facilmente Venezia, Cortina e il Mare Adriatico. Qui, tra i piccoli comuni come Cordignano, Cappella Maggiore, Sarmede, Fregona, Colle Umberto, si assapora ancora lo stile veneziano, lo stile architettonico della “civiltà delle Ville Venete”.
Vittorio Veneto
Uno stile presente in modo evidente soprattutto nella cittadina più grande di questo territorio, Vittorio Veneto. Qui palazzi affrescati, portali scolpiti, logge, trafori a merletto rimandano in pieno alla tradizione veneziana. Dal centro storico di Vittorio Veneto, esattamente da Serravalle, che è uno dei due borghi originari confluiti nel 1866 nel nuovo Comune di Vittorio Veneto, si intravedono le cime coperte di neve delle montagne cadorine.
Proprio attraverso Serravalle passava la strada che percorreva Tiziano, scendendo dal suo Cadore verso la pianura e le grandi committenze che lo resero famoso nel mondo. E il Duomo di Serravalle conserva una splendida pala d’altare di Tiziano che rivela il suo genio nella luminosità dei cieli, nell’intensità dei volti, nei panorami sfumati.
Ma a Serravalle, la scoperta più incredibile è il palazzo Minucci De Carlo, scrigno di oggetti esotici, fotografie, tappeti, arazzi, argenti, giade, porcellane, legati alla personalità eclettica e misteriosa di Camillo De Carlo, militare, medaglia d’oro di guerra, diplomatico, spia, pilota di aereo, ammiratore ed emulo di D’Annunzio, viaggiatore del mondo e grande collezionista. (www.turismovittorioveneto.gov.it)
Borghi e personaggi
Anche i borghi più piccoli possono essere fonte di sorpresa. Ad esempio chi sa che nella piccola Colle Umberto è nato Ottavio Bottecchia, ciclista eccezionale, l’unico italiano che vinse per due volte il Tour de France nel 1924 e nel 1925, indossando la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa? Ogni anno la manifestazione “inseguendo Bottecchia” gli dedica una giornata, ripercorrendo i luoghi topici, come la casa, il monumento, alcuni percorsi ciclabili che attraversano i panorami rilassanti del paese, tra ville di nobili veneziani, limonaie e abitazione rustiche. (www.comune.colle-umberto.tv.it)
Un altro personaggio incredibile è l’artista Stepan Zavrel, originario di Praga, che visse a Sarmede trenta anni, creatore di una scuola per illustratori provenienti da tutto il mondo. Zavrel, a cui è dedicato un Museo, ha avuto un tale impatto sulla cittadina, da lanciare l’appuntamento annuale della Mostra dell’Illustrazione per l’Infanzia (la prossima dal 18 novembre al 18 febbraio 2024) e fare di Sarmede il “paese delle fiabe”, decorato ovunque da murales colorati e sognanti, dedicati ai bambini e a chiunque riesca ancora a sognare.
Alla creatività di Zavrel si sono ispirati altri artisti chiamati anche da famiglie private a decorare muri e facciate, cosicché la passeggiata nel borgo immerge nella fantasia di Alice e Aladino, i quattro musicanti di Brema e il Gatto con gli stivali, Cappuccetto Rosso e Pollicino, draghi e cavalieri. E poi, per godere al massimo fantasia e giocosità, bisogna visitare Sarmede durante le Fiere del Teatro in ottobre, quando è invasa da giocolieri, saltimbanchi e attori di strada. (www.sarmede.org)
La Gastronomia del Veneto
Non si può conoscere fino in fondo un territorio senza sperimentarne la gastronomia. La cucina veneta, un tempo povera, oggi sceglie ancora ingredienti semplici, ma cucinati con sapienza e passione. Prima di tutto ottime materie prime, come l’olio delle rive prodotto dal Frantoio “Reitia” di Cappella Maggiore, un piccolo borgo che merita una sosta nel gioiellino della Chiesa della Mattarella del XIII secolo. Poi il Torchiato di Fregona, un vino speciale che segue una procedura antichissima.
Quali i segreti del suo successo? Un microclima perfetto, per ventilazione e assenza di umidità, una terra fertile, tre vitigni assemblati in proporzioni ideali, e soprattutto la passione di uomini che si dedicano con tenacia e pazienza a realizzare prodotti eccellenti. Nella cooperativa Piera Dolza di sette soci, il prodotto di punta è questo vino passito, dolce e vellutato, ottimo come pre e fine pasto. (www.torchiato.com)
Tra i piatti più diffusi il famoso spiedo della Marca Trevigiana di maiale, pollo e coniglio, cotto per otto ore, piatto unico da banchetto, poi la polenta condita con tutte le salse, le erbe profumate e aromatiche, la pasta e fagioli saporitissima, i bigoli con le sarde, l’ottimo formaggio di grotta del Caseificio Soligo, affinato nelle Grotte del Caglieron.
Le Grotte del Caglieron
Le Grotte del Caglieron di Fregona, già “luogo del cuore Fai”, sono una delle altre mete da non perdere in questo itinerario attraverso le Prealpi Trevigiane. Spettacolari cave di pietra, quella “pietra dolce”, tenera e bionda.
La stessa che ritroviamo in portali e stipiti dei palazzi più importanti, sono sostenute da enormi colonne inclinate scavate dall’uomo per sostenere le volte. Un percorso pedonale di passerelle e ponti si snoda tra grotte, cascatelle e vecchi mulini.
Il complesso è formato da una serie di cavità. Alcune di queste sono di origine artificiale e altre di origine naturale. La parte naturale riguarda una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo, di arenarie e di marne risalente al Miocene medio (da 16 a 10 milioni di anni fa).
(www.prolocofregona.it)
Il Veneto degli antichi mestieri
Come era duro il mestiere del cavatore di pietra, così era duro il mestiere di carbonaio, che ci ricordano come il Veneto, oggi regione tra le più economicamente avanzate, fosse un tempo terra povera e di emigrazione. Proprio ai carbonai è dedicato uno dei cinque parchi tematici del territorio.
Il Parco dei Carbonai a Cordignano nella Foresta del Cansiglio ci offre la ricostruzione di un villaggio di abitazioni in legno, un tempo utilizzate dai carbonai, e i “pojat”, i tradizionali cumuli di legno, foglie e terra con cui si produceva il carbone. Qui tutto ci racconta il passato della Serenissima: l’ambiente naturale della bellissima faggeta ricorda quanto fosse importante per la Repubblica di Venezia questo retroterra ricchissimo di legname, prezioso per i cantieri navali. (www.cordignanoturismo.it)
Il Parco dei Carbonai, insieme con il Parco Archeologico Didattico del Livelet, il Parco “Grotte del Caglieron”, il Parco della Fantasia e Il Parco dell’Olivo, fa parte dei cinque parchi tematici didattici creati nel territorio delle Prealpi trevigiane, perfetti per un turismo familiare, con bambini incuriositi e attratti da storie, personaggi, esperienze e racconti.
Consigli di viaggio
Antica trattoria da Coan a Cordignano: nel regno della fantasia e del bric a brac, menu tipici all’insegna della naturalezza. Tel.0438999154 www.trattoriacoan.it.
Agriturismo Da Doro a Sarmede, uno dei primi locali affrescati da Zavrel, qui ospite fisso: celebre lo spiedo di Doro, oltre alle grigliate di selvaggina. Tel 0438959138
Trattoria La Cerva a Vittorio Veneto: tra le trattorie storiche, propone grandi risotti alle erbe. www.trattoriaallacerva.com
Casa Castelir a Sarmede: una bella casa affrescata in modo fiabesco per alloggiare davanti al panorama vastissimo delle colline. www.casacastelir.it.
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