Dopo la visita ad ottobre dello scorso anno (vedi: Case-grotte nella città dei Sassi) torniamo a Matera nella stessa stagione per ammirare anche il suo skyline da Murgia Timone. Lo abbiamo fatto nella stessa stagione poiché in questo periodo diminuiscono le presenze di turisti e questo ci permette di godere il tessuto cittadino con più calma e attenzione.
Una nuova visita ai Sassi non è da tralasciare anche se il quartiere, un tempo abitato dalla popolazione indigente, oggi è divenuto luogo a disposizione dei turisti che qui trovano una lunga serie di bar, ristoranti, alberghi e B&B. È stato l’evento Matera Città della Cultura, che ha reso irrinunciabile la conoscenza di questi luoghi divenuti anche location per svariate produzioni cinematografiche.
I Sassi e il comprensorio di Murgia Timone
Dalla balconata in piazza Vittorio Veneto, dopo aver immortalato la maestosa Cattedrale di Santa Maria della Bruna che fa da sfondo all’ampio panorama, ci inoltriamo nell’ambiente dei Sassi per aver una idea più approfondita su come si svolgesse la vita in quegli antri poco salubri. L’occasione ci viene offerta dalla Casa Grotta del Vicinato che ci mostra come ogni vano, scavato nella duttile calcarenite, servisse come camera da letto, come cucina e perfino come stalla.
Ci spingiamo ora dalla parte opposta della città, chiamata Murgia Timone, per ammirare lo skyline di Matera che, da un’altra prospettiva, lascia facilmente intendere la posizione delle antiche abitazioni. Tra l’altro nel vasto comprensorio della Murgia Timone è inserito il Parco Regionale delle Chiese Rupestri; un’importante area dove ci accingiamo a visitare la chiesa della Madonna delle Tre Porte col supporto dell’indispensabile guida.
Tra i numerosi affreschi presenti sulle pareti di tufo risalta l’immagine di una Madonna che mostra segni evidenti di un tentativo di strappo del dipinto, per fortuna non riuscito. Ma Murgia Timone è stata frequentata anche in tempi più remoti, come testimoniano le tracce di numerose capanne neolitiche e di tombe ipogee. In un’ampia superficie circondata da un fossato il cui tracciato, lungo il perimetro dell’intero villaggio, lascia intendere la sua probabile funzione difensiva.
I forni e il pane di Matera
Il pane che si sforna a Matera è una eccellenza gastronomica, contraddistinta dalla sua inconfondibile forma a cornetto. È un prodotto IGP ottenuto da semola di grano duro che, una volta sfornato, presenta una crosta croccante e una soffice mollica di colore giallo.
L’arte della panificazione è un’antica attività che vedeva impegnate le donne del paese le quali non andavano negli “inesistenti” panifici ma convergevano verso i forni pubblici con le loro personali forme di pane da cuocere. Il forno diveniva un luogo di convivialità tra le massaie che restavano lì in attesa di vedere il loro pane uscire dalle bocche infuocate.
Ogni famiglia il proprio contrassegno
Ma come facevano a distinguere il proprio pane? Ogni famiglia aveva il proprio contrassegno, solitamente in legno, che veniva impresso sulla pasta lievitata; su di essa venivano (e vengono ancora oggi) incisi anche tre tagli paralleli che rappresentano la Trinità, ovvero il tangibile ringraziamento al Signore per aver dato il pane quotidiano.
Così ci racconta la signora Perrone, quarta generazione di panificatori del Forno di Gennaro Perrone dove, oltre all’erudita spiegazione, ci fa assistere alla realizzazione di una pagnotta invitandoci poi ad assaggiare altre golosità da forno.
Prodotti della cucina tradizionale
Ormai in tutta la Basilicata il peperone crusco è divenuto il re della gastronomia regionale. Dalla forma conica e dal color rosso intenso è soprannominato l’oro rosso della Lucania. Sapore dolce e consistenza unica e inconfondibile, viene detto così perché nella fase finale di preparazione diventa croccante. Passata a volo nell’olio bollente, la sottilissima pellicola dell’ortaggio è servita come una patatina fritta o come contorno di ogni pietanza. Quindi data per scontata la sua onnipresenza, cercheremo di provare gli altri piatti della tradizione locale.
L’esperienza gastronomica che effettuiamo presso la Trattoria Paolangelo ci ha impressionato per la quantità esorbitante di antipasti tra i quali abbiamo apprezzato la burrata, la frittata di peperoni, le olive fritte e le tradizionali fave e cicoria.
Le due abbondanti portate di primo hanno concluso il nostro pranzo al quale ha fatto seguito una necessaria passeggiata tra l’aria frizzante dei Sassi. I due giorni trascorsi a Matera sono stati sufficienti per avere il quadro generale della città. Soddisfatti, salutiamo la punta di diamante del turismo in Basilicata e andiamo alla ricerca delle tante realtà che popolano la regione.
Il prossimo servizio, Basilicata con Gusto 2 parlerà di: Montescaglioso, Pisticci Scalo, Ferrandina. Poi seguirà Basilicata con Gusto 3 che ci porterà a: Pomarico, Ripacandida, Atella.
Informazioni utili:
Matera
- Europe Go Tour Operator – via Lucana 199 – Matera – 0835 1970194 – europego.it
- Autoservizi Damasco – Recinto XX Settembre 12 – 389 1924077 –www.autoservizidanasco.it
- Il Forno di Gennaro – via Nazionale 52 – 0835 385656 – ilfornodigennaro.com
- Trattoria Paolangelo – via Duni 14 – 8035 311305 – trattoriapaolangelo.com
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