Davvero sorprendente la varietà di paesaggi del territorio compreso nella provincia di Cosenza. Si passa in pochi chilometri e in poche ore dalla riva del Mar Tirreno ai 2000 metri delle cime della Sila, per poi scendere in breve di nuovo al mare, sulle rive dello Ionio.
Si possono sperimentare così avventure, panorami, sport all’aria aperta e qualche curiosità capace di attirare l’attenzione. Cominciamo il nostro itinerario proprio dalle cime imbiancate della Sila, che in inverno, fino a primavera inoltrata, invitano allo sci e alle piste da bob.
Lorica
Siamo a Lorica, servita da una bella funivia, che porta fino ai 2000 metri d’altezza circa di Monte Botte Donato. Occasione perfetta per vivere la montagna tutto l’anno, non solo sulle piste da sci. Dall’alto lo sguardo scopre un panorama vastissimo. Si vedono i due mari e una meravigliosa distesa di pini fittissimi, che sono sempre affascinanti, verdi, aranciati o bianchi di neve e di brina in inverno.
In questa area c’è solo l’imbarazzo della scelta per fare turismo e sport per adulti e bambini: sci e bob, trekking ed equitazione, fino al canottaggio nella stagione estiva, sulle acque del lago Arvo. Un paradiso naturale ben protetto.
I Giganti della Sila, riserva FAI
Ancora più preziosa è la riserva FAI I Giganti della Sila. Questo maestoso bosco secolare sopravvive intatto dal Seicento all’ombra dei suoi imponenti “patriarchi”, che danno origine a un grandioso spettacolo della natura. Sono oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani, alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. La loro fortuna è legata alla famiglia dei Baroni Mollo, che li piantarono nel Seicento e li hanno difesi da speculazioni e abbattimenti. I Mollo sono anche proprietari del vicino Casino, donato al FAI nel 2016. La passeggiata tra i Giganti è intrigante e istruttiva.
Le guide del parco spiegano segreti e tecniche legate ai vecchi giganti e invitano a rispettare queste meraviglie del bosco. Si scopre anche che anticamente i pastori estraevano dai tronchi una resina infiammabile, molto preziosa.
Una bella esperienza rilassante e rasserenante è anche quella di abbracciare i tronchi. È uno dei metodi più diffusi per provare benessere e felicità: il contatto con l’elemento vivo della corteccia permette di assorbire attraverso la pelle quegli stessi gas benefici che ci fanno star bene con il respiro.
San Giovanni in Fiore: artigiani del tessuto
Le avventure nella Sila del cosentino non finiscono qui. Procediamo verso San Giovanni in Fiore, un borgo famoso e pittoresco, che in un saliscendi di strade e vicoli, ci rivela una sorprendente creatività. Sono le vetrine delle botteghe artigianali ad attirare l’attenzione: negli atelier di gioielli e di tessuti, splende la fantasia di colori e disegni.
Galletti, foglie di vite, mani intrecciate, chicchi di melograno sono motivi simbolici, che si rincorrono lungo i bordi delle coperte, i grandi cuscini, gli arazzi da parete. Bello scoprire i significati dei disegni e l’abbinamento dei colori, pensando che hanno secoli di storia alle spalle. Un tempo quasi ogni casa calabrese ospitava un telaio con cui si creavano oggetti utili nella vita di tutti i giorni oppure da conservare come prezioso corredo per le spose. Oggi si può ritrovare questo mondo creativo nell’atelier del maestro Domenico Caruso.
Artigiani dell’oreficeria
E la stessa abilità creativa si trova nella scintillante boutique del gioielliere Giancarlo Spadafora: gioielli antichi sacri e profani, corone, collane, braccialetti, raccontano la storia davvero speciale di una dinastia vocata all’oreficeria. Una dinastia che ha avuto la tenacia di rimanere sul territorio e continuare nella sua impresa, conquistando l’ammirazione di una clientela internazionale. Oggi le creazioni Spadafora brillano nei palcoscenici, nella case di celebrities, di personaggi politici e addirittura in Vaticano.
Una delle creazioni che ha avuto più successo è la serie di gioielli dedicati alle figure di Gioacchino da Fiore, il teologo filosofo geniale del ‘200 che visse, scrisse e fondò la sua comunità proprio qui. L’aquila, i cerchi, il drago, l’albero, il carro, ci introducono così alla figura di questo misterioso affascinante personaggio. Basterà dire che Gioacchino da Fiore, ideatore della Teoria delle tre età e dei tre cerchi trinitari, ebbe tanta influenza su intellettuali di epoche successive, dallo stesso Dante Alighieri a Michelangelo.
La Gastronomia della Sila
Dopo esserci immersi nei paesaggi fitti della montagna, dopo aver scoperto le brillanti fantasie dell’artigianato silano, non rimarrà che andare ad assaporare le golosità tipiche di questo territorio. Una visita a FiorGusto ci introduce alle prime specialità.
Fiorgusto è una piccola rete di imprese che propongono tutte insieme, nel punto vendita a San Giovanni in Fiore, formaggi, salumi, caffè, olio e la speciale torta Dulcis in Fiore.
Una sosta immancabile, soprattutto dopo faticose passeggiate in montagna, sarà il Brillo Parlante di Lorica. Un locale perfetto per famiglie e comitive in vacanza: eccezionale esperienza di griglieria di carni e caciocavallo, accompagnata da ottime birre artigianali.
E poi polpette, frittelle, bruschette, verdure sottolio, salumi calabresi, capocollo, soppressata, n’duja e le famose patate ‘mpacchiuse, che si chiamano così perché, una volta cotte, risultano appiccicate tra di loro.
Tutte le info: www.cs.camcom.gov.it/
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