Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Novara dall’anima sportiva, turistica, enogastronomica

Novara Cupola San Gaudenzio

Una città e una provincia un po’ appartata con grandi vocazioni tutte da scoprire. Sport e turismo sembra il binomio vincente. Nel 2025 Novara sarà Capitale Europea dello Sport.

Novara Rink Hockey Piemonte
Rink Hockey, un momento della presentazione a Novara

È a cavallo fra Piemonte e Lombardia, e con questa duplice anima Novara ha acquisito nei secoli un’identità propria: così, anche se piemontesi, gli abitanti (poco più di 104mila) si sentono novaresi tout court, orgogliosi di questa città che non è solo bella ed elegante, ma che da oltre trent’anni è una delle capitali sportive italiane grazie al Rink Hockey, con una squadra tra le più vincenti d’Italia (32 scudetti).

Novara scommette sul binomio “sport e turismo”, un’abbinata che si dimostra vincente, come si è visto in occasione dei recenti “Word Skate Games” (dove l’Italia ha conquistato il Bronzo). Infatti alla 46a edizione del Campionato del Mondo 2024 di hockey su pista (ritornato a Novara dopo 40 anni) hanno partecipato oltre 66 squadre provenienti da 29 Pesi diversi, ben 3500 spettatori hanno affollato il Pala Igor e un totale di 20.000 persone hanno visitato Novara e dintorni per l’evento, che ha anche celebrato il centenario della storia hockeista Novarese e quello della Federazione Internazionale Sport Rotellistici.

Novara Capitale Europea dello Sport 2025

Hockey a Novara Capitale Europea sport 2025Ma non basta, nel 2025 Novara sarà Capitale Europea dello Sport 2025. Tutto ciò provoca una forte ricaduta sull’indotto turistico della zona, con le stime che parlano di guadagni pari a 1,6 milioni di euro. «È stato vincente in questi anni puntare sugli eventi sportivi – ha sottolineato Marina Chiarelli assessore al Turismo, Cultura, Sport della Regione Piemonte -.
Nel 2022, con un investimento di 6,5 milioni di euro, abbiamo generato ricadute sul territorio per ben 49,19 milioni di euro. Questo significa che ogni euro investito ha prodotto un ritorno di 7,5 volte maggiore. E abbiamo intenzione di continuare su questa strada». 

Novara salumi della filiera agroalimentare
Salumi locali (ph Gloria Ciabattoni)

«Un’opportunità straordinaria per far conoscere la nostra città e le sue eccellenze, come la filiera agroalimentare, sostenuta dal grande lavoro di Coldiretti, che promuove i prodotti tipici del territorio e valorizza la tradizione enogastronomica novarese, rafforzando il legame tra sport, cultura e tradizione alimentare. Un’occasione unica per promuovere il territorio in modo integrato e sostenibile» ha dichiarato il Vicesindaco e Assessore allo Sport, Ivan De Grandis
Il Presidente del Comitato Organizzatore Daniele Andretta ha aggiunto: «Una bellissima Città, dal blasone storico, incastonata in un territorio circostante ricco di bellezze naturali e monumentali, per di più dotata di impianti sportivi di assoluto livello: è questa la Novara che il Comitato Organizzatore ha voluto presentare e promuovere alle decine di migliaia di atleti dirigenti tecnici e tifosi provenienti da 5 continenti nell’occasione di questi “World Skate Games”. Un insieme di ingredienti di assoluto spessore che non può che lasciar presagire, l’organizzazione di analoghe iniziative nel prossimo futuro di pari successo».

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Cosa trova il turista a Novara
Cupola di San Gaudenzio Novara cultura turismo
Cupola di San Gaudenzio Novara (Credits Visit Piemonte, ph Giorgio Gulmini)

Novara ha molto da offrire al turista. A cominciare dalla cinquecentesca Basilica di San Gaudenzio, che custodisce il corpo del Santo patrono della città, con la cupola opera dell’architetto Alessandro Antonelli (lo stesso che progettò la Mole Antonelliana a Torino). 
Il primo progetto è del 1841, ma i lavori iniziarono 3 anni dopo e terminarono a causa di eventi e controversie – che comunque permisero all’ Antonelli di innalzare la cupola rispetto al progetto originario e portarla a ben 121 metri – nel 1878, quando fu issata sulla cima la statua del Cristo Salvatore alta quasi 5 metri, in bronzo ricoperto da lamine d’oro.

Oggi in vetta alla cupola c’è una copia in vetroresina, e l’originale è dentro la basilica. A questo punto non bisogna essere stanchi, perché dal 2021 si può salire all’interno della cupola, fino alla sommità della guglia, con elmetto e imbrago per sicurezza: giunti in cima si gode un impagabile panorama sulla città, fino alle Alpi.
Poi si visita il centro storico che è tutto un susseguirsi di eleganti palazzi e belle piazze come Piazza delle Erbe – o Piazza Cesare Battisti- con i suoi edifici storici coi portici, e come l’attigua Piazza della Repubblica dalla quale si arriva al Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta con il vicino bellissimo Battistero.

Novara il Broletto
Broletto (Credits Visit Piemonte-GettyImages, ph Giorgio Perottino)

Si attraversa la piazza e si arriva al Broletto, un complesso medioevale costituito da quattro edifici attorno a un cortile centrale: il Palazzo medioevale dell’Arengo, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Paratici, e il Palazzo dei Referendari.
Il Broletto è una meta molto amata dai novaresi, che volentieri si concedono uno spuntino al “Broletto Food&Drink”, dove il turista può fare un primo incontro con le specialità locali: risotto al gorgonzola, il “salam d’la duja” che prende il nome del recipiente di terracotta, doja, dove viene conservato sotto grasso.

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Arona e il Sancarlone
Novara Arona Statua di San Carlone
Statua di San Carlo Borromeo (ph Gloria Ciabattoni)

Altra scalata ci aspetta ad Arona, a 40 km, dove si può salire all’interno del “Sancarlone”, la statua di San Carlo Borromeo alta 35,10 metri, per arrivare alla testa da cui sbirciare il lago attraverso il naso, le orecchie e le vesti dell’Arcivescovo di Milano, qui nato il 2 ottobre 1538.

Storico feudo dei Borromeo, Arona conserva molte tracce della nobile famiglia, compresi i resti della Rocca Borromea, col suo bel parco che regala un’impagabile vista su Arona, il Castello di Angera e il Lago Maggiore, e con “La Corte della Rocchetta” ideale per un aperitivo vista lago.

E proprio sulla sponda piemontese del Lago Maggiore si affaccia Piazza del Popolo, meta della movida dei weekend e con bei localini dove gustare le specialità locali.

 

Orta San Giulio, l’isola e le monache di clausura
Provincia Novara Orta San Giulio
Isola di San Giulio (ph Gloria Ciabattoni)

Ancora una meta vicina (36 km) e un altro lago, quello d’Orta, dove dalla deliziosa Orta San Giulio, “Bandiera Arancione” TCI e tra i “Borghi più Belli d’Italia”, si raggiunge in pochi minuti di motoscafo l’isola di San Giulio. L’isola, piccolissima, è abitata solo da 70 monache benedettine di clausura famose anche oltre i confini nazionali per il loro lavoro di restauratrici di arazzi.
La Basilica di San Giulio ha un fascino speciale e tante leggende legate alla storia San Giulio che fece edificare ben 100 chiese, questa fu l’ultima, nata come chiesetta nel 390 e nel corso dei secoli ricostruita, amplificata e abbellita con preziosi affreschi di varie epoche.

Uno ritrae il Santo alle prese con orrendi draghi: narra infatti la leggenda che quando egli chiese di essere portato sull’isola, non trovò nessuno disposto a farlo perché si diceva che ci vivessero draghi feroci. Così San Giulio distese sulle acque il suo mantello, a bordo del quale arrivò all’isoletta dove sconfisse i mostri, una storia che vuol simboleggiare la vittoria del cristianesimo sugli idoli pagani.

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Dove mangiare, bere, dormire
risaie Novara Piemonte baraggia
Risaie novarese (ph. Mattia Ozbot/Getty Images)

Se si vuol dormire “pieds dans l’eau”, l’Hotel Giardinetto, 3 stelle S. di Pettenasco, propone eleganti camere affacciate sul Lago d’Orta e un bel ristorante con specialità locali, menù di carne e di pesce, da provare il pesce di lago e i vari risotti.

Il riso infatti è tipico del Novarese e si possono visitare numerose aziende. Come a Vespolate la “Cascina Fornace”, dove scoprire il ciclo completo della produzione di riso, dalla risaia alle fasi di lavorazione, fino ai preziosi sacchetti con diverse varietà, da quelle per il classico risotto o riso all’onda, al Venere, a quello per insalata, per paella, per minestre, fino al riso integrale da cuocere per 35 minuti.

provincia Novara Ghemme, ricetto
Ghemme, ricetto (Credits Visit Piemonte-GettyImages, ph Giorgio Perottino)

E non si può lasciare la zona senza conoscerne i vini, soprattutto quelli famosi di Ghemme. Qui, come in altri borghi piemontesi, troviamo il “ricetto”, un quartiere fortificato che a Ghemme è simile a un castello, dove venivano conservate delle scorte alimentari ai tempi delle guerre fra Guelfi e Ghibellini.
In alcune di queste case, del 1350, si conserva il vino della Cantina Rovellotti, che propone visite guidate e degustazioni per conoscere Nebbiolo, Vespolina, Bonarda, Morenico, Passito.
Un’ulteriore scoperta che ci riserva questa terra che anche a tavola guarda al futuro con attenzione alla qualità, al rispetto dell’ambiente, alla tradizione e al gusto.

Info: visitpiemonte.comterrerealtopiemonte.itturismonovara.itdistrettolaghi.it

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