Sapevate che… “Roma doma”… ma è più civile Bellinzona
Ohèi, cara gent, vabbè, scrivo queste note con vista sulla (‘O mè bela’) Madunina. Ma, in questo caso, i punti cardinali, la solita menata del nord e del sud, le dispute tra nordisti e terùn, i “Vaffa” e i “Va a lavurà”, per capirci, le solite chiacchiere su ‘Milano e/o Roma’, non c’entrano una beata fava. Nel senso che, al momento di trarre conclusioni, non occorre nemmeno essere “super partes”.
Qui c’è solo da decidere se leggere, o no, quello che scrive Fabrizio Roncone sul “Corriere della Sera”, il 14 ottobre, pagg. 18 e 19: “Borseggi e rifiuti, una giornata normale a Roma”. A tale proposito, delle due, una: o l’autore dell’articolo ha scritto delle gran balle, e allora il Comune reagisca, precisi con un deciso “Ahò”; oppure nell’articolo “c’è del vero”. In tal caso, dopo aver esclamato “Vergogna!” si provveda a inviare tante scuse a tantissime città del Terzo Mondo, ingiustamente citate come esempio di scarsa civiltà….
Dopodiché, a mio (come si sua dire) modesto avviso, e, beninteso (ma so benissimo che sarò male interpretato, pazienza, nessuno è perfetto…) al netto di stolti campanili, derby da balùn, leghismi o non leghismi, a noi milanès, e vi aggiungo il resto dei Lombardi (ex, incivili, Longobardi), oggidì non resta che chiederci: ma, non è che, tutto sommato, ‘Bellinzona capitale’ sarebbe un’idea così strampalata?
Sapevate che… è fallita la Thomas Cook
Ha chiuso bottega. Leggo sui giornali che (ma quanta gente ha lasciato in giro? ohèi la peppa!) l’operazione ritorno dei ‘dispersi in viaggio’ sembra un controesodo biblico. Questa mitica, o quantomeno storica, istituzione turistica, roba che, ai miei tempi, se uno avesse detto che Thomas Cook avrebbe “tirato giù la clèr” lo avrebbero portato dritto al Neurodeliri.
C’è, però, da precisare (vicenda che però gli addetti alle cronache turistiche del “Corriere della Sera” non hanno spiegato) che la Thomas Cook non era più, soltanto, un normale tour operator. Cioè tipo quelli specializzati in outgoing (facenti viaggiare) e in incoming (accoglienti il viaggiatore). La Thomas Cook era ormai diventata un bestiùn che, da normale (e già enorme) tour operator, si era trasformata in tutto. Ma proprio in tutto ciò che attiene il mundillo del tempo libero. Aveva alberghi, compagnie aeree, ristorazione e chi più ne ha più ne metta. Si potrebbe aggiungere che mancava solo che facesse merendine per turisti in escursione e pornoguide per giovani voyeurs in gita ad Amsterdam a veder le donne in vetrina.
Oggi però financo i duri e puri del ‘solo’ (viaggi e basta) business del Turismo fanno fatica a campare. I motivi? Mah. Ad ogni buon conto, commento da sempre, almeno nel Belpaese non c’è posto per il ‘travel consultant‘, per il semplice motivo che la cosiddetta gente evita le info di chi sa e ai suoi consigli preferisce quelli dell’amichetta che, la domenica, ‘uscendo da messa’ gli dice (beninteso “a gratis”) in che albergo è stata (oltretutto vicino ai ‘bagni’ dove c’è persino! l’happy hour’….). A ‘sto punto, e tutto ciò premesso, lo zompo della Thomas Cook non mi sembra, poi, così strano…
Sapevate che… Nel Mali i mausolei della tradizione Sufi di Timbuctù sono progressivamente distrutti dai fondamentalisti islamici? Ma nessuno fa un plissé, teniamo tutti famiglia … aveva (proprio) ragione (tanti) decenni fa il giornalista Raymond Cartier che definì l’Onu il Tempio della Viltà.