Nell’artigianato ceramico della nostra penisola, spesso alcuni manufatti diventano simboli della regione di provenienza. Generalmente tali opere interpretano e rappresentano eventi legati alla tradizione locale, così come avviene a Grottaglie, splendida cittadina in provincia di Taranto . Come già il toponimo fa intuire, la città è attraversata da alcuni canyon di natura carsica ricchi di grotte naturali, da sempre utilizzate dall’uomo.
Quartiere delle Ceramiche
Oggi, lungo via Crispi, il tratto di strada che ha colmato un’antica fenditura carsica, è sorto il Quartiere delle Ceramiche con i suoi cumuli di vasi accatastati nelle viuzze, nelle piazze e sui tetti delle case di tufo annerito dalle fornaci..
Finalmente, dopo sette mesi, vedrà la riapertura delle botteghe dei ceramisti che costeggiano l’irto nastro d’asfalto. Presso gli atelier di questi maestri artigiani possiamo ammirare le opere già create e non solo. Possiamo seguire la modellazione al tornio di un nuovo manufatto e la successiva decorazione prima della fase di cottura.
Pumi e pupe baffute
Nella tradizionale arte ceramica grottagliese sono preminenti, oltre al galletto stilizzato, anche pumi e pupe, i “pumi” e le “pupe baffute“. I primi, a forma di frutto contornato da foglie di acanto, sono simboli di buon auspicio; a tale scopo, ornano facciate di palazzi e balconi. Su questi ultimi occupano generalmente le due estremità della ringhiera poiché, come oggetti apotropaici, scacciano la cattiva sorte favorendo l’arrivo, da ogni lato, di quella buona. Affinché possano assolvere tale funzione, è essenziale però che essi siano dati in regalo; una condizione necessaria che ha trasformato i pumi in bomboniere da donare ai convenuti al banchetto nuziale.
Le pupe baffute fanno invece riferimento al medioevo, epoca nella quale era in vigore lo “ius primae noctis“. Si racconta che un contadino, non volendo sottoporre la sua giovane sposa all’odiata legge, si travestì da donna.
Purtroppo fu immediatamente scoperto poiché dimenticò di tagliarsi i baffi. Secondo la leggenda il tentato inganno fu perdonato a condizione che il villano fornisse al feudatario il suo vino, da consegnare in brocche con la figura del travestimento.
Le botteghe dei ceramisti protette dal marchio DOC
Con oltre cinquanta botteghe artigianali di ceramisti, Grottaglie è l’unico centro pugliese inserito tra le ventotto città della ceramica italiana, protette dal marchio DOC. Un riconoscimento dovuto ai talenti locali che ormai, accanto alla tradizione, affiancano le loro interpretazioni in chiave moderna con la realizzazione di pregevoli opere ambite in ogni parte del globo. Un panorama sulla modellazione dell’argilla di questa terra si avrà con la contestuale apertura del “Museo della Ceramica“, ospitato nelle sale del castello Episcopio che domina il Quartiere delle Ceramiche.
Cinque sezioni compongono l’esposizione museale e accolgono donazioni di privati e collezioni pubbliche: preziose testimonianze della storia locale. Dalla primitiva ed essenziale produzione ceramica, riferita alle necessità quotidiane (contenitori per la conservazione e cottura dei cibi), il circuito percorre l’evoluzione temporale dei manufatti per arrivare fino ai giorni nostri con l’esibizione di opere di arte contemporanea.
Museo della Ceramica apertura giornaliera 10.00/13.00 – 15.00/18.00 (compresi festivi); lunedì chiuso.
Per ulteriori informazioni scrivere a: infopoint@comune.grottaglie.ta.it o consultare il sito: www.comune.grottaglie.ta.it
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