Bar e ristoranti eleganti hanno spesso alle pareti stampe raffiguranti coppie romantiche, immerse in atmosfere da sogno. In molti si saranno chiesti chi fosse l’autore di tanta poesia visiva.
Il suo nome è Jack Vettriano, artista scozzese scomparso di recente nel suo appartamento a Nizza per cause naturali a 73 anni.
Le sue opere, emerse alla ribalta soprattutto alla fine del secolo scorso dopo la vendita di due dipinti esposti alla Royal Scottish Academy, hanno subito ottenuto la popolarità che meritavano, contribuendo a consolidare la fama dell’artista.
Da quel momento, infatti, Vettriano iniziò a produrre stampe su larga scala, rendendo le sue preziose e romantiche opere accessibili anche a chi non poteva permettersi l’acquisto di un dipinto originale.
Jack Vettriano artista autodidatta in 70 opere

Sull’onda della grande diffusione delle opere di Vettriano, Palazzo Pallavicini a Bologna ospita una mostra a lui dedicata, intitolata semplicemente “Jack Vettriano”.
Un titolo minimalista, che lascia parlare direttamente la sua arte senza bisogno di ulteriori definizioni, a testimonianza di una produzione iconica e riconoscibile.
L’esposizione sarà visitabile fino al 20 luglio 2025.
Si tratta della prima grande mostra a lui dedicata, in un momento particolarmente triste per l’improvvisa scomparsa dell’artista. Tuttavia, proprio per questo, l’esposizione vuole essere un tributo ancor più onorevole alla sua arte.

L’esposizione è composta da oltre 70 opere, tra dipinti e stampe, accompagnate da introduzioni esplicative sull’evoluzione del suo percorso artistico, frutto di un talento perfezionato da studi autodidatti.
Sì, perché Vettriano, nome d’arte preso in prestito dal cognome della madre di origini italiane, non frequentò accademie né luoghi dove venivano insegnati i rudimenti tecnici della pittura, ma apprese ogni tecnica sperimentando di persona.
Cultura pop, estetica noir, cinema classico

La mostra è organizzata e realizzata da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci della Pallavicini s.r.l., con la collaborazione dell’Artista stesso e la curatela della Dott.ssa Francesca Bogliolo.
Il percorso espositivo consente ai visitatori di immergersi nell’universo di Vettriano, caratterizzato da figure misteriose, scene di intimità e un forte richiamo all’estetica noir.
I suoi dipinti, spesso ispirati alla cultura pop e al cinema classico, trasmettono emozioni attraverso l’uso magistrale della luce e del colore. Non a caso, vi è una certa somiglianza con i soggetti ritratti da Edward Hopper, pioniere di una rappresentazione anni Cinquanta, noto per i suoi giochi di luce e le atmosfere un po’ rétro, che evocano solitudine e riflessione.

L’esposizione è stata pensata come un percorso che spazia dai soggetti più noir, alle opere ambientate sul mare, fino ai dipinti più iconici. Tra questi, c’è The Singing Butler, che nel 2004 è stato venduto per 750.000 sterline, segnando un record come il quadro più costoso mai venduto da un artista scozzese.
A proposito di mercato, recentemente Crude Oil di Banksy, proveniente dalla collezione di Mark Hoppus dei blink-182, è stato venduto all’asta da Sotheby’s per una cifra che ha raggiunto 5 milioni di sterline. Inoltre, attraverso gli scatti realizzati dal fotografo del Sunday Times, Francesco Guidicini nello studio dell’artista, i visitatori della mostra possono scoprire le molteplici sfaccettature di questo artista contemporaneo, che ha saputo conquistare il pubblico e il mercato con la sua visione unica dell’arte.
Nel 2008 la regina Elisabetta II lo ha insignito dell’onorificenza per i servizi alle arti visive.
Informazioni: www.palazzopallavicini.com/mostra-jack-vettriano/
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