“L’Urlo” (Skriket) è uno dei quadri più famosi esistenti al mondo ed è anche il dipinto più importante dell’artista norvegese Edvard Munch. È noto in quattro differenti versioni: due “pastelli”, del 1893 e 1895, e due dipinti, del 1893 e del 1910; più diverse litografie. È stato interpretato come la rappresentazione universale dell’ansietà e del disagio esistenziale dell’uomo.
Avventure e disavventure
Munch, con la sua opera, ha inteso intraprendere lo studio dell’uomo attraverso le personali sensazioni. Racconta: “…Camminavo lungo una strada con due amici, al tramonto; all’improvviso, il cielo è divenuto rosso come il sangue. Mi sono subito sentito frastornato e stanco; lingue di fuoco incombevano sul blu intenso del fiordo. Per diversi anni mi sono sentito come pazzo… Hai visto il mio quadro, l’urlo? Ero ai limiti della sofferenza fisica, la stessa natura mi urlava nel sangue. Dopo, tutto questo ha smesso di tormentarmi e sono stato in grado di amare di nuovo”.
È un’opera fortunata, anzi fortunatissima ma ‘anche’ sfortunata, per le molte disavventure che ha dovuto attraversare, proprio in virtù del fatto che il dipinto aveva con gli anni raggiunto una grandissima valutazione economica. Il pastello del 1895 è stato venduto all’asta per circa 120mila dollari ed è una versione molto “colorata”; è anche l’unico dipinto di Munch che non faceva parte di un museo norvegese. Il dipinto del 1910 fu rubato dal Museo Munch di Oslo nel 2004 e recuperato nel 2006, con danni tutto sommato limitati. La versione del 1893 fu anch’essa rubata e poi riconsegnata alla Galleria Nazionale di Oslo.
Un urlo dal mondo
La Norvegia, intesa come nazione e come meta turistica, ha pensato di riproporre, in versione scherzosa, l’opera del suo artista sotto forma di “richiamo” sonoro. Tanti “urli” norvegesi e internazionali per riproporre la sorpresa, il piacere, il benessere, l’incanto di trovarsi in una terra bella da vedere e percorrere e perfetta da godere in ogni tempo dell’anno. Magari inventando un personalissimo “urlo” da aggiungere a quelli sin qui registrati e visibili con un semplice clic. (01/02/2013)