Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Vacanze e ferie in Sicilia

Una scelta “vacanziera” come tante altre, tutte lecite. La scelta di visitare un angolo (anzi, un “triangolo”) d’Italia, che promette bel tempo, panorami antichi ed emozioni nuove

Il teatro antico di Taormina
Il teatro antico di Taormina

Eccomi in partenza. Destinazione Sicilia. L’idea primigenia era andare in Grecia, ma poi, vuoi per motivi economici vuoi per considerazioni d’altra natura, abbiamo deciso di restare in Italia. Il fatto è che quest’anno non riesco ad allontanarmi dal mio paese.

Poi magari lo farò, perché la coerenza non è una virtù nazionale, ma in questo momento mi scoccia farlo. Mi scoccia perché penso all’Imu e alle tasse, se penso ai terremotati che devono star lì a presidiare le proprie abitazioni, se ve bene danneggiate o altrimenti distrutte, e che non hanno più niente se non la necessità di ricominciare, se penso a tutte le persone che conosco che non si potranno permettere nemmeno tre giorni in Alta Brianza, tanto per fare un esempio di un posto vicino a Monza. Fino a qualche anno fa, quando succedeva qualcosa di più grande di me non avevo remore ad andare anche dall’altra parte del mondo, lo confesso. Ultimamente invece sì, forse perché sto invecchiando e mi sto rammollendo.

La sottile differenza dell’andar via

Il Tempio della Concordia, Agrigento
Il Tempio della Concordia, Agrigento

Comunque sia non resterò a casa donando i soldi che risparmio ai bisognosi. Non lo farò perché ho bisogno di andare via, anche se ho abbracciato il concetto di vacanza spartana, di ferie low cost.

Un giorno un mio vecchio caporedattore mi spiegò quella che per lui era la differenza tra vacanze e ferie. La vacanza è qualcosa che si sceglie, un di più che sa di lusso e di privilegio. Invece le ferie no, sono quelle di chi lavora tutto il tempo e non si concede spazi per sé; quelle che servono per riposare e per poter poi riprendere con maggiore energia il solito lavoro oscuro di tutti i giorni. Non so se avesse ragione, so che ho bisogno di ferie, di non pensare a niente per qualche giorno. A niente che non siano i templi di Agrigento o il teatro greco di Taormina. Non me la sento di giudicare me stessa perché vado via qualche giorno in una terra meravigliosa come la Sicilia, così come non mi permetterei mai di eccepire se qualcuno mi comunicasse la sua intenzione di andare un mese in un resort esclusivo in Polinesia.

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Posso dire per me che me ne resterò in Italia e che i pochi soldi che ho da spendere per le ferie o vacanze che dir si voglia li spenderò qui, quest’estate. Qui, nel mio paese.

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