Arrampicate su per abbazie e borgate alpine nelle valli piemontesi. Vi ricordate il Manzoni? Quello dei magnifici versi: ‘…dagli atrii muscosi, dai fori cadenti… un volgo disperso repente si desta, intende l’orecchio, solleva la testa, percosso da novo, crescente rumor…’, quello di Adelchi ed Ermengarda? Racconta la battaglia decisiva tra Longobardi e Franchi, nel 773, che porterà al Sacro Romano Impero. Si possono ripercorrere quei luoghi lungo il Sentiero dei Franchi della Val Susa. In tre giorni, seguendo un sentiero in cresta, si ripercorrono, a piedi o a cavallo, i passi dell’esercito franco, da Abbazia di Oulx verso il parco del Gran Bosco di Salbertrand, Pian del Frais, Pian Cervetto fino alla Sacra di S. Michele, eretta sul monte che domina le Chiuse d’Italia, teatro della battaglia.
Abbazia di Santa Maria di Staffarda
La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, vicino ad Avigliana e sul percorso della Strada Antica di Francia, è una bella testimonianza di gotico a mattoni (1188). Chiesa e ospedale, dove si curano gli ammalati di lebbra e di “erpes zoster” (fuoco di Sant’Antonio).
Nel Quattrocento la precettoria viene arricchita con le decorazioni in terracotta. All’interno, i magnifici affreschi di Giacomo Jaquerio e sull’altare, il grande polittico del Defendente Ferrari (1531). Nella piana del Po, dopo Pinerolo, un’altra grande abbazia, cistercense questa volta, Santa Maria di Staffarda (XII sec.). Chiesa (magnifico pulpito), chiostro, foresteria, refettorio, sala capitolare e nove cascine.
Abbazia benedettina: La Sacra di San Michele
La Sacra, poi, abbazia benedettina del 984, monumento-simbolo del Piemonte, merita una visita, per lo Scalone dei Morti, la Porta dello Zodiaco e il recentissimo San Michele, statua di cinque metri di Paul Moroder, artista altoatesino. Più in alto nella valle, alle pendici del Moncenisio, c’è l’abbazia benedettina di Novalesa (Nova Lex) fondata nel 726 da Abbone, governatore della Moriana e di Susa.
Carlo Magno risiede qui per lungo tempo prima di attaccare i Longobardi di Desiderio alle Chiuse di San Michele. In questo periodo si fonda la famosa biblioteca in cui i monaci amanuensi trascrivono e miniano codici. Famoso è il Chronicon Novalicense. Nel X secolo l’Abbazia viene distrutta dai saraceni. Oggi si vedono la Chiesa (1710), le mura perimetrali originali, quattro cappelle medievali. I benedettini vi restaurano libri antichi.
La natura e i parchi
Il Parco Naturale della Val Troncea è a Pragelato, lungo la valle del torrente Chisone, tra una serie di “tremila”. Larice e pino uncinato a determinare il paesaggio e le borgate alpine a fare da traguardo a numerosissimi itinerari da percorrere a piedi su tre stagioni e con le racchette da neve in inverno. Anzi, qui è un po’ il centro delle racchette. Oltre al Centro di Informazione a Ruà (telefono 011 2278849, lunedì-venerdì 9-12/14-16.30) che comprende un museo del parco e un sentiero etno-botanico di ventotto specie di alberi e arbusti della zona, c’è un itinerario particolare, per visitare le borgate della valle, che offrono mille e quattrocento meridiane, in particolare Grand Puy (Pragelato) e Balboutet (Usseaux).
Il Parco dell’Orsiera Rocciavré è posto sul crinale montano che separa la Valle di Susa dalla Val Chisone, cioè tra le due fortezze. E anche la strada che lo percorre è carica di storia e di forti: il Serre Marie, quello del Colle delle Finestre, la batteria del Gran Serin, la “blockhaus” del Falouel (tour “Sentieri di Guerra”, Guide Natura). Il parco si raggiunge con la strada che da Meana, vicino Susa, sale al Colle delle Finestre, 2.176 metri. Qui si apre un altopiano-balcone, con un panorama che spazia sulle Alpi Cozie e Graie, su quelle savoiarde e del Delfinato. Un parco di natura selvaggia con camosci, cervi, mufloni, marmotte, aquile reali. L’itinerario indicato, naturalmente, non è accessibile con l’auto in inverno. Con la neve si possono fare belle escursioni a piedi o con racchette.
(2 – fine. Itinerari storici tra le valli piemontesi)
info: www.montagnedoc.it