È stato un lungo viaggio quello compiuto da Luca Capuano. Su e giù per la penisola in camper per cinque mesi intervallati da momenti di studio, appostamenti negli orari più improbabili, arrivi seguiti poco dopo da nuove partenze. L’incarico non era da poco. Fotografare i quarantaquattro siti italiani inseriti dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità. Un elenco di meraviglie così lungo e variegato, dalle cime dolomitiche ai mosaici di Piazza Armerina risalendo verso i binari della Ferrovia Retica, da porre il nostro paese al primo posto nel mondo per numero di luoghi riconosciuti. Il risultato di questo corposo lavoro è finalmente visibile da qualche giorno, fino al 25 aprile, nelle sale di Villa d’Este a Tivoli, anch’essa nella lista dei siti Unesco.
Paesaggio de-scritto
Gli è stata lasciata massima libertà creativa, ci racconta Capuano, per perseguire un doppio intento a metà tra filologia e arte contemporanea, racchiuso tra l’altro nel titolo della mostra, “Il paesaggio de-scritto”: da un lato ha tenuto conto dell’esigenza di documentare questi luoghi cogliendone il “genius loci”, l’identità; dall’altro ha puntato a far emergere la “voce” dell’autore, scrivendo su questi documenti. Il tutto evienziando il collegamento tra passato e presente e il concetto di tutela che sta alla base dell’intero progetto. In alcuni casi, continua Capuano, “ho deciso di eliminare alcuni ostacoli visivi come il turismo di massa, fotografando dalle 3 alle 9 del mattino, oppure la cartellonistica, le auto”. In altri momenti è emerso anche un certo disagio nel vedere un’Italia non sempre da cartolina, piuttosto abbandonata, con le sue crepe e le sue ricchezze insieme. E poi l’incontro con i turisti, il più delle volte stranieri, americani. Gli stessi volti incontrati a Ravenna, Capuano li ha incrociati di nuovo in Sicilia, prova di come esistano ancora nel nostro Paese delle “rotte” fisse battute oggi come ai tempi del Grand Tour, i viaggi compiuti in lungo e in largo per l’Europa dai nobili europei in età romantica.
(23/03/10)
Il paesaggio de-scritto. I Luoghi Italiani Patrimonio dell’Unesco
Fotografie di Luca Capuano
Tivoli, Villa d’Este
Fino al 25 aprile 2010 (prorogata)
Orario: da martedì a domenica (lunedì chiuso) – Marzo ore 8.30/17.15.
Aprile ore 8.30/18.30
Per informazioni: tel.199 766 166 – www.villadestetivoli.info
Cogliere l’essenza dei luoghi
La mostra, la più grande del genere mai allestita a oggi, raccoglie 510 scatti realizzati e poi selezionati tra migliaia archiviati dal fotografo professionista Luca Capuano. Specializzato in immagini d’architettura e nella ricerca sul paesaggio Capuano ha ricevuto l’incarico dall’Associazione Città e Siti italiani Patrimonio Mondiale Unesco. Un impegno che ha richiesto soprattutto tempo, vista la mole di lavoro, con soste dai due ai quattro giorni in ogni luogo, e una scelta da compiere ogni volta per risaltare un aspetto piuttosto che un altro dei quarantaquattro siti, in base alla loro complessità: basti pensare a luoghi “stratificati” come il centro di Roma o di Firenze e alle loro numerose sfaccettature, dal volto antico a quello rinascimentale.