Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Sotto il Colosseo con Lucrezia Borgia e Diabolik

Una manciata di spunti per godersi Roma d’estate, seguendo un itinerario che parte dai rioni del centro storico e arriva alle sale della mostra sul re del terrore

Diabolik a Palazzo Incontro
Diabolik a Palazzo Incontro

L’estate romana continua con il suo corposo carnet di eventi (circa 150 da giugno a settembre). Dalle rappresentazioni teatrali a Villa Pamphilj ai film all’aperto nei municipi in centro e in periferia, il cartellone della 32esima edizione della manifestazione prova ad accontentare le preferenze un po’ di tutti, bambini compresi. Chi avesse scelto Roma per una gita di mezza estate (chi vi resta per necessità, probabilmente già ne è al corrente) può trovare una panoramica dettagliata degli appuntamenti consultando il sito Internet dedicato www.estateromana.comune.roma.it o contattando lo 060608.

Mondointasca.org ha selezionato alcuni spunti, tutti concentrati nel centro storico, rivolti ai cittadini della Capitale ma anche, appunto, a chi romano non è e volesse affiancare un programma diverso alle suggestive ma classiche visite a monumenti e piazze più note della città.

Passeggiando nei rioni di notte

Teatro all'aperto
Teatro all’aperto

Un percorso “alternativo” è quello che invita ad aggirarsi di notte per i vicoli della Roma più antica. Le passeggiate sono programmate in due turni, alle 21,00 e alle 22,30, nelle sere d’estate fino al 12 settembre (vedi il calendario).  In compagnia di un archeologo ci si inoltrerà nei rioni più rappresentativi della città, magari molto frequentati per lo shopping del sabato ma di cui si ignorano molto spesso segreti, aneddoti e curiosità storiche che saranno svelate dallo studioso. Stiamo parlando del rione Campo Marzio (nei dintorni della centralissima via dei Condotti) e del rione Ponte (l’area di Tor di Nona, sulla riva opposta di Castel Sant’Angelo). Da androni e angoli in ombra spunteranno durante la visita attori in costume accompagnati dalle note di un musicista: performance teatrali che ricostruiranno le atmosfere di un’epoca storica ben precisa per ogni itinerario. Il rione Ponte, attraverso il racconto degli intrighi di corte al tempo di Lucrezia Borgia, sarà colto nel passaggio al Rinascimento, quando, dalle rovine medievali, nacque la Roma Pontificia; il rione Campo Marzio sarà invece proposto nel passaggio alla Roma barocca attraverso la rievocazione della vita coraggiosa della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi.

LEGGI ANCHE  Nella casa museo di Osvaldo Licini

Bulgari, un greco a Roma

Collana in oro, smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti ,1967-1968
Collana in oro, smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti ,1967-1968

Abbiamo citato il Rione Campo Marzio e via dei Condotti, in particolare, dopo si trovano le vetrine più chic della città come quella, storica, di Bulgari. Tra collane di smeraldi e zaffiri, monete romane montate come pietre preziose e un collier tutto di diamanti che vale da solo più di 20 milioni di euro, le meraviglie di alta gioielleria almeno per una volta sono alla portata dello sguardo di tutti nelle sale di Palazzo delle Esposizioni, in pieno centro, in via Nazionale. Continua infatti sino al 13 settembre la prima retrospettiva sui 125 anni del marchio “Tra eternità e storia”, come stigmatizza il titolo.

Un’occasione per “rifarsi gli occhi” tra circa cinquecento creazioni disposte in otto sale che scandiscono la cronistoria dell’azienda, dall’apertura del primo negozio in via Sistina nel 1884 al periodo di massima fioritura e riconoscimento della Dolce Vita, con i pezzi delle star di Hollywood e Cinecittà, con Liz Tailor e Anna Magnani in testa, per arrivare ai giorni nostri, alle creazioni della quarta generazione di gioiellieri. Il percorso comincia con la collezione di manufatti in argento lavorati alla fine dell’800 da Sotirio Bulgari, un argentiere epirota che scelse Roma per cercare fortuna… e ci vide benissimo.

La mostra, godibile per l’oggettiva bellezza e sontuosità di preziosi esposti, propone i “pezzi” classici del marchio Bulgari, quelli caratterizzati dall’accostamento ardito di pietre dai colori sgargianti, come nella foto a lato. Ma la rassegna fa compiere anche un viaggio nel costume e nella moda, offrendo, attraverso i gioielli, una lettura dell’evoluzione del ruolo della donna nella società del Novecento; un’emancipazione e una disinvoltura conquistate lentamente che emergono dalla sperimentazione di nuove forme, con la creazione di gioielli ideati per essere indossati di giorno come di sera, dalle linee innovative e provocatorie come quelle ispirate alla pop art. Interessante il catalogo edito da Skira, che raccoglie con completezza la produzione Bulgari corredata da foto macro che lasciano intravedere a un occhio attento la mano e l’intervento dell’orafo.

LEGGI ANCHE  Cremona in festa in onore di Antonio Stradivari
Condividi sui social: