Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Monolocale con vista per cicogne

Un palo con sopra una comoda piattaforma di legno. A Chivasso si sono mobilitati Enel, Lipu e Provincia di Torino per dare un nido più sicuro alla coppia di volatili che in primavera tornerà a casa dal Nordafrica

La sistemazione delle ramaglie
La sistemazione delle ramaglie

Per i tecnici dell’Enel, innalzare un palo di sedici metri (più o meno alto come un palazzo di 5 piani) non è un lavoro difficile, lo eseguono spesso per la manutenzione delle linee. Diventa però un fatto eccezionale quando questo palo serve esclusivamente per dare una “casa” all’unica coppia di cicogne bianche che nidifica nella zona intorno a Chivasso, in provincia di Torino.
Le cicogne sono arrivate a Gassino nel 2006 e hanno fatto il nido su un vecchio abete rosso che si trovava in precarie condizioni in un terreno privato lungo la Strada Regionale 590. Ora l’abete si è seccato col rischio di cadere da un momento all’altro con gravi rischi per la circolazione e per i volatili stessi, pertanto la decisione di procedere al taglio era inevitabile.

Due cuori…e un palo

Il vecchio e il nuovo nido
Il vecchio e il nuovo nido

Approfittando dell’assenza della coppia migrata in Nordafrica per l’inverno, l’abete è stato abbattuto e, poco lontano in posizione più riparata, è stato innalzato il palo con sopra una piattaforma in legno munita di ramaglie, in modo che la coppia possa ricostruirsi il nido la prossima primavera.
La LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli) ha fornito la piattaforma e le conoscenze naturalistiche, L’ENEL ha fornito il palo ed eseguito i lavori e il Comune di Gassino e la Provincia di Torino hanno sostenuto i costi.
L’intervento fa parte di un progetto della Provincia di Torino chiamato “Salviamoli insieme” per raccogliere e proteggere animali selvatici in difficoltà.

Ciconidi visti da vicino

Cicogna Bianca
Cicogna Bianca

La Cicogna Bianca appartiene alla famiglia dei Ciconidi e comprende 19 specie di uccelli. In Europa e in Italia sono presenti due sole specie: la cicogna bianca e la cicogna nera. La bianca vive in zone con clima mediterraneo e continentale alle medie latitudini: è ampiamente presente nell’Europa centrale e orientale, nel sud e nell’est del Portogallo, in Spagna e nell’Africa nord occidentale. Preferisce gli spazi aperti come le savane (dove ci sono pochi alberi, da cui si domina il paesaggio) e le steppe, le zone umide e allagate come le risaie e i campi irrigati, i prati e i pascoli, i campi arati, dove trova facilmente cibo in abbondanza.
È una specie migratrice: i luoghi di nidificazione si trovano tra il 30° e 60° di latitudine in Europa, l’Asia Minore e Nord Africa, mentre nei mesi invernali predilige l’Africa.
Al di fuori del periodo riproduttivo la Cicogna Bianca è una specie gregaria: quando migra verso i “quartieri” invernali ed anche nei territori africani forma grandi stormi. Durante il periodo riproduttivo le Cicogne formano coppie solitarie. Sono estremamente territoriali, ossia difendono il proprio nido e il territorio circostante dagli intrusi. Il maschio resta per ore sul nido mettendosi anche in mostra battendo il becco, e facendo una danza particolare e si allontana solo per cercare cibo nelle vicinanze.

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Come costruiscono il nido e si riproducono

Con i piccoli nel nido
Con i piccoli nel nido

Il materiale usato per la costruzione del nido è costituito principalmente da rami, bastoncini, terra, concime ed è foderato con ramoscelli ed erba; il tutto viene raccolto nelle vicinanze del nido, in un raggio di circa 500 metri. Il nido generalmente ha un’altezza di 1-2 m e un diametro di 80-150 centimetri. Le uova sono di colore bianco, misurano 73×52 mm e pesano 111 grammi.
La dimensione della covata, ossia il numero di uova deposte, varia da 1 a 7; in media è di 4 uova. La loro incubazione inizia con il primo o secondo uovo deposto e questo provoca una schiusa asincrona dei pulcini, che schiudono in giorni diversi e quindi hanno dimensioni differenti tra loro. La cova dura in media 33-34 giorni. Entrambi i membri della coppia covano le uova. Circa 40-50 giorni dopo la schiusa i pulcini iniziano a battere le ali per imparare a volare. Dopo due mesi di vita sono in grado di abbandonare il nido, ma poi vi fanno ritorno perché vengono ancora nutriti dai genitori per alcune settimane, fino al completo raggiungimento dell’indipendenza alimentare.

Per saperne di più:
www.provincia.torino.it/ambiente/fauna

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