Tutto dicembre a ricevere auguri, che palle! Auguri qui, auguri là, postali, telefonici, email, vocal-stradali, sms, con e senza (se non davi mancia, consacrazione annullata) benedizione della casa, televisivi, presidenziali (della Repubblica, l’unica iniziativa dello Stato a costo zero, tutto il resto spese schifose) e direttoriali (auguri del direttore di banca, forse gli unici veri perché interessati: se continui a campare lo ingrassi).
Di ‘sti auguri non ne potevo proprio più. Ogni tanto, però pensavo: ma se poi gli auguri servissero a qualcosa (come, ad esempio, la cravatta, un nastro di tessuto che però ti fa apparire come uno per bene) sarei un pirla a farne a meno.
E’ arrivato gennaio, il nuovo anno, ed ecco cosa mi è capitato di leggere e sentire (soltanto nei primi quindici giorni) tra giornali, telegiornali, giornali radio e compagnia cantando (titoli e/o testi, come si dice, “testuali”).
· Ecopass a Milano. Disagi e proteste, code e abbonamenti esauriti, pagamenti online bloccati, numero verde fuori uso, ore al telefono senza risposta.
· Diciottenne tenta violenza poi sgozza la madre.
· Anziano rapinato e bastonato per 350 euro.ù
· Far West a Baggio: sparatoria in un bar, ferisce il barista per lo scontrino, interviene un vigile e gli spara.
· Allarme cocaina: più 26% in tre anni.
· A Malpensa arrivano le infrastrutture ma si cancellano i voli.
· Influenza, otto ore di attesa in ospedale.
· La nuova strada per Malpensa è stata dimezzata (ndr.: ma non è stato precisato se è stata tagliata in due, metà e metà, o se hanno lasciato solo una corsia di marcia eliminando l’altra. Bah!)
· Iran, tredici impiccati in piazza (ndr.: ma l’Italia non era così felice di avere abolito la pena di morte nel mondo? Sarà mica che senza questa grande vittoria italiana, in Iran avrebbero impiccato tutta Teheran?).
· Napoli e i rifiuti, roghi proteste e blocchi; la UE accusa (ndr.: e frattanto in un tiggì un dimostrante afferma che nel suo rione non ci sono elettricità e fognature; per la Serie turistica: “Non occorre andare in altri continenti a cercare il Terzo Mondo”).
· Tassiamo le bottiglie di minerale (ndr.: un deputato “verde”che quantomeno – visto quel che cucca – non è più al “verde”).
· Petrolio a cento dollari al barile. Il che fa prevedere che chi nel 2007 non ce la faceva ad arrivare a fine mese, nel 2008 avrà difficoltà ad arrivare a fine settimana.
· Il 4 gennaio Borsa giù; anzi, giù giù (ndr.: Fiat, meno 7%; ancora un po’ e Marchionne diventerà un pirla; sic transit gloria mundi).
· Il supermanager (200.000 euro annui) del Comune di Milano, responsabile del Cervellone dell’Ecopass, non ha potuto essere presente (ndr.: di solito si fa, non si sa mai, lo faceva anche Moggi alla “prima” della Juve) al (tragico) esordio della sua creatura: un flop della madonna, tutto in tilt, zero informazioni, milanesi incazzati, “cervellone” inservibile. Era in vacanza in Brasile.
· Terremoto in Grecia.
· E’ “slittato” (ndr.: cosa non slitta nel Belpaese?) il processo Gea (Moggi & C.). Motivo: è mancata la luce elettrica nel Tribunale.
· Per evitare di litigare troppo sulla Legge Elettorale i politici sono passati all’Aborto; poi però si sono accorti di litigare troppo sull’Aborto e allora sono tornati a discutere sulla Legge Elettorale.
· A Milano sciopero postini; tonnellate di lettere ferme nei depositi, protesta dei cittadini, in smaltimento la corrispondenza di novembre.
· Tra poco non ci sarà più Giustizia (45.000 al concorso magistrati per 380 posti, promossi solo 326: gli altri 44.764 laureati non sapevano l’italiano: errori di sintassi, ortografia, grammatica).
· Prima ancora che cominciasse l’Ecopass, a Milano erano già in vendita “pass” taroccati.