Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Ode al “futurismo” … e al “Turismo che fu”

Turismo, parola magica, sinonimo di viaggi, di vicende umane (e di “danée”) di lavoro; soprattutto di sogni (di partire per vedere conoscere sapere godere, in altre parole “vivere”). Turismo è un po’ come “Polis”, un’altra parola che spiega tanti momenti della vita quotidiana: politica, comportamenti, fatti di cronaca (nera, rosa e a volte anche il gossip) eccetera eccetera.  Fontana “rossa”…non è l’aeroporto di Catania! Fontana di Trevi “Si fa (tratta, commenta) turismo” (ragione di vita di questa benemerita rivista web) pertanto, anche parlando della Fontana di Trevi (fosse solo perché ci vanno ad ammirarla e piace a tal punto che … Leggi tutto

Turismo, parola magica, sinonimo di viaggi, di vicende umane (e di “danée”) di lavoro; soprattutto di sogni (di partire per vedere conoscere sapere godere, in altre parole “vivere”). Turismo è un po’ come “Polis”, un’altra parola che spiega tanti momenti della vita quotidiana: politica, comportamenti, fatti di cronaca (nera, rosa e a volte anche il gossip) eccetera eccetera. 

Fontana “rossa”…non è l’aeroporto di Catania!

Fontana di Trevi
Fontana di Trevi

“Si fa (tratta, commenta) turismo” (ragione di vita di questa benemerita rivista web) pertanto, anche parlando della Fontana di Trevi (fosse solo perché ci vanno ad ammirarla e piace a tal punto che Totò la stava vendendo a un turista yankee!). E se poi il cortese lettore permette uno stupido ma anche innocuo gioco di parole ecco che la Fontana,oltre al Turismo, ha recentemente rispolverato anche il Futurismo (vedi l’imbrattatura delle sue acque con vernice rossa e contestuale lancio di volantini inneggianti al noto Movimento Culturale di Marinetti).
Per inciso, in sede politica (non si è scritto più sopra che tutto è Polis?) culturale e di cronaca nera (ma pure turistica), la vicenda della Fontana di Trevi andrebbe un filino sdrammatizzata: così ha fatto Vittorio Sgarbi commentando (ogni tanto anche lui “c’azzecca”) che il gesto non è stato poi così criminoso né criminale (una bella lavatina e tutto torna come prima) come proclamato dai soliti, perbenistici non meno che parrucconi, giornali, GR e Tiggì.

Quando il turismo italiano era “Number One”

Ode al “futurismo” ... e al “Turismo che fu”

Proseguendo nel suesposto gioco di parole (non senza scuse, ma coi vocaboli ci giocano pure la “Kabbalà” e la “Settimana Enigmistica”) si potrebbe commentare che a turbare chi ama e campa nel (non tanto piccolo) mondo dei Viaggi & Vacanze non è stato tanto il Futurismo quanto il “Fu Turismo”, laddove si intende il “Turismo Italiano che fu”, quel che resta di quella fantastica “Macchina Nazionale del Tempo Libero” che un tempo dominò i mercati mondiali (l’Italia è stata al 1° posto dell’Incoming) e adesso, invece, arranca perdendo posizioni in classifica (e clienti negli alberghi, ristoranti, gondole, bar, musei, vaporetti, balère e pizzerie).
Le ragioni, i motivi di questo “Fu Turismo”, del Turismo italiano “Che Fu?” Tante e varie, pertanto necessitanti un’indagine che dovrebbe essere rigorosamente tecnica e politica (ahi, la solita “Polis”). Ma siccome questa rivista vuole divertire e non impartire lezioni parruccone, per spiegare il decesso del “Fu Turismo” nostrano si ricorre a tre o quattro recenti notiziole, forse di poco spessore scientifico ma ugualmente utili a spiegare “il perché e il percome”. Eccole.

LEGGI ANCHE  Minischede ONU (geografia, storia, turismo e gossip) dei 192 Paesi membri. (2° puntata: Bahamas-Bielorussia)
Condividi sui social: