Venerdì 5 Dicembre 2025 - Anno XXIII

Spigolando tra turismo e dintorni

Carlo Bassi Sapevate che… Carlo Bassi (Amministratore Delegato della Expo Cts) ha dichiarato (Informacibo 16/2) che “per l’Italia non avere un ministero del  Turismo è come per un Paese Arabo non avere un ministero del Petrolio”?Si, vabbè, sarà anche vero, ma se poi al ministero del Turismo ci mettono un Pirla, cos’hai risolto? E la domanda non è poi così provocatoria e sarcastica come potrebbe sembrare. Durante la cosiddetta Prima Repubblica accadeva infatti che – alla fine di lunghe trattative a coltello nel papparsi i dicasteri più riccotti – lo sfigatissimo, il cenerentolo non meno che dispregiatissimo ministero del Turismo … Leggi tutto

Carlo Bassi
Carlo Bassi

Sapevate che… Carlo Bassi (Amministratore Delegato della Expo Cts) ha dichiarato (Informacibo 16/2) che “per l’Italia non avere un ministero del  Turismo è come per un Paese Arabo non avere un ministero del Petrolio”?
Si, vabbè, sarà anche vero, ma se poi al ministero del Turismo ci mettono un Pirla, cos’hai risolto? E la domanda non è poi così provocatoria e sarcastica come potrebbe sembrare. Durante la cosiddetta Prima Repubblica accadeva infatti che – alla fine di lunghe trattative a coltello nel papparsi i dicasteri più riccotti – lo sfigatissimo, il cenerentolo non meno che dispregiatissimo ministero del Turismo veniva dato come contentino, briciola, alla più scafessa e infima nonché insignificante delle correnti Diccì. I cui Capataz, schifati per ‘sta miserrima elemosina, prendevano il primo Pirla che passava per gli uffici della Corrente e lo mettevano a capo di (si fa per dire) una struttura ministeriale che, soprattutto dopo l’avvento delle Regioni, spesso e volentieri non rispondeva nemmeno al telefono. Come se in un Paese Arabo avessero dato da gestire la produzione del Petrolio allo Scemo del Paese e invece l’Arabia Saudita – chi ricorda? – a vendere quei bei bariloni di “oro nero” aveva designato lo Sceicco Yamani, un vero e proprio “dritto della Mecca”. Sicché, caro Carlo Bassi, quello che conta non sono i ministeri. Sono i ministri.

Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder
Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder

Sapevate che… In occasione della vittoria olimpica in una gara di slittino, la stampa tutta del Belpaese (16/2) ha condannato e deprecato l’ignoranza di “Fratelli d’Italia” da parte dei due Ostrogoti (vabbé, con passaporto italiano, ma sempre Tognini o Kartofelinas come li chiamano gli spagnoli, sono) i quali hanno candidamente dichiarato di non conoscere “quella canzone”?
Embé? Dov’è lo scandalo? Visto e considerato che nelle scuole col cavolo che hanno mai insegnato l’Inno Nazionale (altrove regolarmente cantato quotidianamente e se si parla di ritualità nessuno ha mai visto o sentito, almeno in tivù, la cerimonia di Star Spangled Banner, l’inno Usa cantato prima del Super Bowl?); visto e considerato che per decenni mezza Italia ha sempre cantato Bandiera Rossa e l’altra metà ha sempre cantato Oh Bianco Fiore; visto e considerato che i due olimpici “italiani” incriminati si chiamano (più meno) Ischwillergummenszvelt e Braunanzenwillermetz o giù di lì, nomi tipicamente latino-sannitici e dalle parti loro (Sterzing, leggasi Vipiteno, che sarebbe Italia come Stoccolma è indonesiana, vabbè, una volta si vince e una si perde, e stranamente la Grande Guerra la vinse il Belpaese) hanno sempre sentito dire Gute Morgen e mai Buon Giorno; visto e considerato che se fermi qualcuno su un marciapiede di Milano o di Roma e chiedi qual’è l’Inno Nazionale italiano almeno sette persone su dieci non ti sanno rispondere (o direbbero puttanate); visto e considerato che quando suonano gli Inni Nazionali prima delle partite di Calcio i nostri italianissimi, pagatissimi, informatissimi, input-tatissimi Calciatori vengono presi da attimi di smarrimento e insofferenza cui segue bofonchiamento.
Visto e considerato tutto ciò, che cacchio c’è mai da scandalizzarsi e “condannare” se i due citati sud-tirolesi o (nostra versione) alto-atesini, hanno candidamente ammesso “Nàin, daffèro daffèro, zvài grosse pòka miseria, noi nicht cognozère qvèla ganzòne”?

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Adriano
Adriano

Sapevate che… Il Pianeta Inter è in preda alla disperazione?
Sembra infatti (Corsera,15/2) che la psiche di Adriano sia andata in tilt (quindi nisba gol) dopo che la morosa (pure col pancione e quindi negando al Nostro futuro babbo di godere i futuri vagiti del fantolino) è tornata in Brasile abbandonando il povero Hulk nerazzurro. Problemi di donne. E di una gioventù del menga (giura il matusa che redige queste umili righe, tenace assertore del “a quei tempi”).
Si narra infatti (anzi è ormai leggenda) che “a quei tempi” il Grande Peppìn Mezza (Mito nerazzurro non sporcato nemmeno da un anno rossonero a fine carriera) passava la notte al Night Club (allora a Milano furoreggiava il Carminati in piazza del Duomo) magari ci scappava anche un amorazzo mattutino, dopodiché correva di gran corsa all’allenamento. Ma il più delle volte non ce la faceva a cambiarsi. E allora si presentava in smoking. Ciao Peppìn.

Sapevate che… Grazie alle Olimpiadi Invernali abbiamo visto che cos’è il Curling?
E abbiamo capito che (come disse Bernard Shaw a proposito del Cricket) per praticarlo non occorre essere scemi. Ma aiuta.

Sapevate che… Grandi Navi Veloci non ha partecipato alla Bit (Mr. Bruzzone, TTG Newsletter 16/2) perché “l’investimento non è proporzionato al ritorno economico”?
Oh basta, là! E adesso vai con le domande:
1)    Meglio (accorgersene) tardi che mai?
2)    Se è così, scemi quelli che continuano ad “andare alla Bit”?
3)    Sarà mica (Storia della Volpe) che sono finiti i soldi (per la Bit)?

Sapevate che… Secondo TTG Newsletter del 6 febbraio il presidente della Camera, Casini, ha perso la pazienza con la Compagnia di Bandiera, dichiarando: “Basta Alitalia, ha raggiunto il limite dei limiti”?
Uno sfogo forse un po’ troppo violento, ma a ben pensarci la AZ, nelle sua esistenza, di Casini ne ha fatti mica pochi.

Sapevate che… Quelli di Meridiana hanno dichiarato (Trend 3/2) “Saremo Tour Operator”?
Mai una volta che Fiavet o Astoi proclamino “Saremo Compagnia Aerea”.

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