L’attesa riforma dell’Enit, ente nazionale per il turismo, è stata annunciata l’11 marzo scorso con il decreto sulla competitività varato dal consiglio dei ministri. L’articolo 13 del decreto stabilisce la trasformazione dell’ente in Agenzia Nazionale per il Turismo: l’organismo resta pubblico, sottoposto al ministero delle Attività Produttive e costituito da rappresentanze statali, regionali e di associazioni di categoria. Non partecipano all’agenzia i rappresentanti degli agriturismi, come in una prima ipotesi era stato ventilato.
Le risorse finanziarie per la gestione dell’ente saranno attinte da contributi statali e regionali ma, per il 2005, è previsto un fondo straordinario di 20 milioni di euro. Obiettivi dell’Agenzia saranno la promozione turistica del paese, con particolare attenzione al turismo culturale, già oggetto di diversi studi a cura dell’Enit nei mesi scorsi.
Il progetto di “rafforzamento e rilancio del settore turistico” prevede poi l’istituzione di un Comitato Nazionale per il Turismo, una “cabina di regia”, che avrebbe compiti di orientamento e coordinamento delle politiche turistiche nazionali e di indirizzo per l’attività dell’Agenzia. Il Comitato dovrebbe essere costituito da una rosa di ministri, viceministri, il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, il coordinatore degli assessori regionali al turismo, oltre a quattro rappresentanti delle Regioni e al massimo tre rappresentanti di associazioni di categoria. L’articolo 13 istituisce anche un Osservatorio nazionale del Turismo e definisce anche lo sviluppo del portale Scegli Italia per la promozione turistica.