Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Toscana: enoturismo e gastronomia

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Il turismo del gusto e dei sapori è sempre più attrattivo. La Toscana è una terra ricca di produzioni autoctone. I prodotti tipici dal vino all’olio, dalle carni alla verdura vale la pena di scoprirli. Insieme alla riscoperta di “sapori” unici si legano paesaggi, borghi e città incantevoli

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Ecomaratona del Chianti

Il modo di viaggiare e di fare turismo subisce continue evoluzioni. Si viaggia per vedere, si viaggia per conoscere, si viaggia per fare sport, si viaggia per accrescere la propria cultura, per benessere, per fede, per vivere momenti meravigliosi all’aria aperta a contatto con la natura. Negli ultimi anni una forma di turismo che continua a crescere e a fare proseliti è il viaggio del gusto e dei sapori. Quasi tutte le regioni italiane promuovono itinerari enogastronomici per apprezzare, appunto, la cucina locale e comprendere meglio il territorio e le sue tradizioni. Noi abbiamo scelto di parlarvi della Toscana, una regione ricca di produzioni autoctone e accanto a quelle più famose e rinomate si trovano moltissimi prodotti poco conosciuti che vale la pena di scoprire o riscoprire. Per farlo ci si può far consigliare dalla rete Vetrina Toscana a Tavola che si propone di valorizzare i piatti preparati con i prodotti tipici del territorio: dal  vino all’olio, dalle carni alla verdura.

Gastronomia

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Paesaggio tipico in Toscana

La Regione, nel proprio sito, propone diversi itinerari del gusto e sono tanti i turisti che vengono a visitarla proprio per la grande cultura enogastronomica che vi ritrovano. Il legame che si forma tra il cibo o una bevanda con il luogo di produzione e la sua storia è indissolubile. Proprio questo fa sì che il turismo enogastronomico in Toscana, e non solo, piace. Insieme alla riscoperta di “sapori” unici qui si legano paesaggi, borghi e città incantevoli. Mangiare, per esempio, in un agriturismo con vista sulle colline del Chianti o in un elegante ristorante sul mare della Versilia è un aspetto molto apprezzato dal turista enogastronomico.  Il patrimonio di beni gastronomici è notevole.

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Enoturismo, cantine d’autore

Cantina Antinori
Cantina Antinori

La Toscana è leader anche nella produzione di vino dove ricopre le prime posizioni per la produzione annuale di vino DOC. Un milione e quattrocentomila ettolitri, undici etichette di denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) e trentanove etichette DOC. Come ha scritto il magazine Quisine, non è necessario perdersi tra le colline o tra i filari di qualche vigneto nel bel mezzo del Chianti per degustare del buon vino. Si può fare del turismo enogastronomico anche in città. Il magazine ha stilato una lista di cinque cantine o enoteche da non perdere se siete in visita in Toscana.
Per gli enoturisti che vogliono vivere l’atmosfera della campagna tra le distese di vigneti e ammirare le cantine dalle grandi firme devono assolutamente visitare il circuito Wine Architecture. Si tratta di 25 cantine d’autore e di design, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea. Veri e propri templi del vino progettati da nomi come Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa. Edifici bellissimi, perfettamente integrati con il paesaggio circostante, cui sono associate tecnologie all’avanguardia nella costruzione e produzione. Ad esse si affiancano poi cantine che ospitano installazioni artistiche e che hanno sviluppato rapporti interessanti con l’arte moderna, creando un sistema culturale e produttivo vitale e innovativo. Tutte le 25 cantine accolgono i turisti o meglio gli enoturisti per visite e degustazioni.

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