Come a Siena, dove il Santa Maria della Scala, uno dei più antichi e grandi ospedali europei, è stato trasformato in uno dei più importanti centri museali e culturali della città, in seguito a un’importante operazione di recupero basata sul progetto dell’architetto Guido Canali, così una vecchia ed antica struttura ospedaliera di Roma, il Santo Spirito in Sassia, è destinato a diventare polo museale. E’ su questa base che è nato l’accordo tra la Regione Lazio e l’Asl RmE, riguardante il Complesso monumentale dell’ospedale Santo Spirito in Sassia. I lavori partiranno all’inizio del 2016 (durata prevista 540 giorni) e costeranno 3,6 milioni di euro.
Il polo museale del Santo Spirito comprenderà il ciclo di affreschi delle corsie sistine, gli arazzi della Scuola di Bruxelles del XV secolo, i resti della villa di Agrippina Major, la Biblioteca Lancisiana, la sala Baglivi, la sala di consultazione e la pinacoteca. Il complesso, che comprende il primo ospedale per anziani, infermi e bambini illegittimi e abbandonati dalle loro madri, fu costruito nel 1204 per volere di Papa Innocenzo III e costituisce il primo esempio di architettura civile rinascimentale a Roma. All’interno del Santo Spirito in Sassia, tra le altre cose, si trovano quasi 400 pezzi tra ceramiche e vetri farmaceutici, arazzi, sculture e rilievi; circa 300 tra opere pittoriche, disegni, stampe, affreschi, decorazioni; 20 mila volumi a stampa di cui circa 60 incunamboli, 2mila cinquecentine e 374 preziosi manoscritti, due codici pergamenacei degli scritti di Avicenna e il più conosciuto Liber Fraternitatis Sancti Spiritus.
“Un’azienda sanitaria che può disporre di un patrimonio di valore inestimabile come questo, ha l’obbligo di utilizzare i finanziamenti fermi da anni, – ha spiegato il direttore generale Asl Roma E, Angelo Tanese. – A molti potrebbe sembrare un’operazione che per un’azienda sanitaria può non essere prioritaria, ma che diventa importante nel momento in cui si recupera una memoria e una tradizione di questa città. Il Santo Spirito è uno degli ospedali più antichi del mondo”.