Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Dario Franceschini annuncia: “Ideati 10 nuovi musei autonomi”

Museo-di-Miramare-Trieste

Dario Franceschini da il via alla seconda parte della sua riforma: prevista l’apertura di 10 nuovi musei e parchi archeologici autonomi

Ostia-antica
Ostia antica

Alle commissioni cultura di Camera e Senato il ministro Franceschini annuncia l’avvio della II parte della sua riforma con interventi anche nelle soprintendenze. “Un passo avanti per rafforzare presidi tutela e semplificare rapporto fra cittadini e amministrazione”. La seconda parte della riforma, spiega Franceschini, sarà argomento di un decreto ministeriale varato, assicura il ministro “a breve”. Dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi da Ostia Antica a Ercolano, dal parco dell’Appia a quello dei Campi Flegrei, dal complesso monumentale della Pilotta al Castello di Miramare di Trieste con direttori scelti con bando internazionale.

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Ercolano

I nuovi 10 musei e parchi archeologi autonomi saranno:  il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unifica la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale); i Musei delle Civiltà all’EUR (che unifica il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell’Alto Medioevo); il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), il Museo Nazionale Romano, il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli), il Parco archeologico di Ercolano, il Parco archeologico di Ostia Antica,  Villa Adriana e Villa d’Este (Tivoli). Nell’ambito di questa annunciata “rivoluzione”, il titolare dei beni culturali italiani, comunica, anche, che ci sarà una soprintendenza unica per ‘Archeologia, Belle Arti e Paesaggio’, il che permetterà di aumentare i presidi sul territorio passando per esempio per l’archeologia dalle attuali 17 Soprintendenze Archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei per un totale di 41).

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La via Appia

La nuova articolazione territoriale, che secondo il ministro “realizza una distribuzione dei presidi più equilibrata ed efficiente”, è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori. E porterà ad un riequilibrio. “Ogni nuova Soprintendenza – precisa Franceschini- parlerà con voce unica ai cittadini e verrà articolata in sette aree funzionali (organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico e artistico; patrimonio architettonico; patrimonio demoetnoantropologico; paesaggio; educazione e ricerca) che garantiscono una visione complessiva dell’esercizio della tutela, assicurando anche la presenza delle specifiche professionalità”. Per cittadini e imprese, assicura il ministro, sarà così più semplice e rapido rapportarsi con l’amministrazione con una notevole riduzione degli oneri burocratici. E ancora, le Soprintendenze archivistiche diventano Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, risponderanno alla Direzione Generale Biblioteche e potranno avvalersi del personale delle biblioteche statali.

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