Sardegna ottimista per la stagione estiva 2015
. Lo dicono chiaramente definiscono gli albergatori sardi, titolari di 275 alberghi in vista dell’estate, cioè un campione relativo a più del 30% delle 913 strutture alberghiere per 107.264 posti letto presenti nell’isola. I mercati di riferimento che incidono maggiormente sui flussi turistici e quindi sulla variazione delle presenze sono, secondo gli albergatori, quelli tradizionali: Germania, Italia e Francia. Per il 2015 non ci sarà, invece, nessun effetto trascinamento da parte dell’Expo: l’82% non prevede alcun aumento delle presenze in Sardegna dovuto ai visitatori stranieri che arrivano in Italia per visitare l’esposizione internazionale. Solo il 18% pensa che potrebbero esserci dei vantaggi in termini di turisti attratti dalle bellezze e dai prodotti dell’Isola. Forse anche per questo la maggior parte degli alberghi non varierà il periodo di apertura (69,5%) che rimarrà pressoché identico a quello dello scorso anno. Anzi il 21,7% delle strutture posticiperà l’apertura estiva, mentre solo l’8,7% tenterà di aprire prima.
Sardegna: Federalberghi conta sulla lunga estate
“Ringraziamo i colleghi per i dati forniti”, commenta il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, “che confermano il trend che ci aspettavamo, vale a dire che gli hotel tengono duro. Mantenendo stabili gli investimenti fatti nella passata stagione, nonostante tutte le incertezze dovute ad un calendario non favorevole (pasqua anticipata, ponti inesistenti etc.), le pesantissime riduzioni tariffarie degli anni passati, la concorrenza sleale permessa senza alcun controllo, il comparto del ricettivo riprende a guardare al futuro con uno spirito positivo: a questo punto si rendono necessarie tutte quelle azioni di coordinamento e di sviluppo che ‘elemosiniamo’ ormai da troppo tempo. La provenienza delle prenotazioni riconferma i dati degli scorsi anni con in più una buona ripresa dell’area tedesca, nel consolidare i mercati maturi e sviluppare gli emergenti. Non si può continuare con analisi ed investimenti a compartimenti stagni ed è necessario avviare una programmazione di ‘Destinazione Sardegna’ unica e con un anticipo adeguato ai tempi del mercato, definendo obiettivi e coordinando tutti gli attori”, afferma “in primis i trasporti marittimi ed i vettori aerei. I dati sono chiari: per tornare ad investire allungando la stagione e quindi assumere creando posti di lavoro, ci occorre quel supporto chiamato Lunga Estate che, semplificato nelle procedure, fornisce una riduzione certa della voce più onerosa per le imprese il costo del lavoro”.
Leggi anche:
Le spiagge più belle della costa sarda
Città nuragica in mostra a Milano
Villaggi turistici tra le mete più ricercate