Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Maya. Il linguaggio della bellezza

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A Verona nel Palazzo della Gran Guardia è in mostra la bellezza. Il linguaggio dei Maya attraverso l’arte quale espressione della vita. Circa trecento opere esposte fino al 5 Marzo 2017.

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In uno dei Palazzi più prestigiosi di Verona, città da sempre considerata centro romantico associato al balcone della mitica Giulietta, è ospitata un’inedita mostra che ripercorre gli aspetti più misteriosi di una civiltà lontana nel tempo e nello spazio: i Maya.
La mostra “Maya. Il linguaggio della bellezza” è allestita presso i locali del Palazzo della Gran Guardia, edificio che domina Piazza Bra, ed è visitabile fino al 5 marzo 2017 grazie al supporto di AMO (Arena Museo Opera) e al Comune di Verona. L’esposizione conta circa trecento opere provenienti dai maggiori musei del Messico e torna in Veneto dopo diciotto anni dall’ultima esposizione presentata a Venezia nel 1998 con numerose novità, prima fra tutte la decifrazione della scrittura maya resa possibile da approfonditi studi sia antropologi che archeologici.

La bellezza nell’arte e nella cultura Maya

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Il tema conduttore della mostra è la bellezza, rivisitata attraverso sei sezioni tematiche che conducono il visitatore a scoprire la cultura di un popolo per certi versi misconosciuto e a volte additato come crudele, violento, capace di efferate razzie. Accanto ai racconti, alle leggende dei conquistadores spagnoli, vi sono i documenti che accertano quanto fosse progredito, per l’epoca, il loro livello di vita: sono stati in grado di compiere progressi in matematica, in astronomia,nelle costruzioni e in medicina utilizzando, per la cura, i rimedi naturali offerti dalle piante della vegetazione circostante.
La conoscenza di questa antica civiltà dell’America precolombiana viene espressa in questa mostra, considerata tra le più complete ed esaustive a livello internazionale, attraverso le stele monumentali, le figure in terracotta, le sculture in pietra, i vasi,le collane, gli orecchini,le maschere di giada, gli strumenti musicali, i copricapi, gli utensili in agricoltura, i sistemi per misurare il tempo, ect.)
Un tuffo, quindi, nel passato più remoto per comprendere quanto il presente sia frutto delle esperienze accumulate dall’uomo in millenni di storia e quanto le scoperte geografiche abbiano influito sul nostro Occidente.
Per visitare la mostra: da  lunedì a Domenica ore 9.30 – 19.30

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Informazioni: www.mayaverona.it

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