Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Cronache agostane 2: villeggiatura intelligente e caldo poco padano

Cronache agostane Delta-del-Po

Villeggiatura goldoniana sul ramo destro del Po. Di fronte sull’altra sponda del Grande Fiume le ville dei patrizi venexian dove godevano vacanze “intelligenti”, ma anche libertinamente sexy. Il gran caldo crea effetto pop corn nei campi di mais

Cronache agostane Polesella-Villa-Morosini
Villa Morosini a Polesella

Cronache agostane, 8 Agosto, mercoledì. Secondo giorno della mia goldoniana “Villeggiatura” in quel di Ro, che è, sì, sulla destra del Po eppertanto in provincia della colta (quanti personaggi della letteratura, pittura, cinema, ha sfornato ‘sta città) Ferrara, ma sull’altra sponda del Grande Fiume ecco la Serenissima Repubblica. Nelle cui ville (un paio a Polesella, dirimpettaia di Ro) i patrizi venexian – massime nel ‘700, magnifico secolo dei Lumi – godevano quelle vacanze “intelligenti”, ma anche un filino libertinamente sexy, narrate nella trilogia del Goldoni. Perché, corre l’obbligo in queste cronache agostane, la Serenissima Republica fu, sì, Stato cattolico protetto dall’evangelista San Marco, ma coi preti pensò bene di porre, in tutta la sua storia, ben definiti paletti (basti ricordare la vicenda di Paolo Sarpi, l’“Oracolo del Secolo”, che, ben protetto da Doge & C rispose picche alla convocazione dell’Inquisizione, mandandola pure dove dico io …).

Cronache agostane: caldo sahariano, poco padano

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Campo di mais

Prosegue un caldo che per certo è più sahariano che padano, ma da quel che vedo e sento nessuno (mi riferisco ovviamente ai governanti, non ai bagnanti sul pedalò) nessuno fa un plissé, o, al massimo, danno la colpa al Trump (e vabbè che ormai siamo tutti globalizzati, ma gli States sono oggettivamente abbastanza lontani eppertanto si potrebbe, ad esempio, cominciare a parlare di surriscaldamento tra Ferrara, Rovigo e Verona). Se poi si parla di Ro & dintorni, il Gian Carlo, vigile scolta della “Beicamina” in cui villeggio, me ne ha contato una bella. Pochi giorni fa, vede un gran viavai di agricoltori diretti verso le loro coltivazioni e viene a sapere (relata refero, ma son comunque certissimo della veridicità del racconto) che la mèta di tanto rush è il mais, antan detto anche granoturco (ma chissà perché “ottomano”, visto che fu “scoperto” con l’America, in quanto, appunto, copyright del Nuovo Continente). Ma cosa sta succedendo al mais? Accade che, per incredibile che possa sembrare, ‘sto bestiùn di grande caldo (ohèi si va dai 50° in su) sta scaldando le pannocchie “con effetto Pop Corn”! Solo che – ma posso anche sbagliarmi – gli agricoltori roensi poco sanno dei Luna Park habitat naturale di (appunto) Pop Corn e Zucchero Filato, col risultato che sfilano davanti al Gian Carlo diretti a salvare l’integrità delle pannocchie.

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Cronache agostane: Le Sagre nel ferrarese

Cronache agostane Cappellacci
Cappellacci

Le cronache agostane del ferrarese non possono fare a meno di citare le tante sagre. Desideroso di scatenarmi in un meritato Vita Vita, se non notturno quantomeno serale, al termine di un Vertice con l’Umberto (nipote del Nick, ospitante lo scrivente) si decide di andare alla Sagra dell’Anguilla a Saletta (frazione della poco distante Copparo). Curiosa la vicenda delle Sagre nel Ferrarese, e facile la spiegazione a chi si chiede perché mai si organizzano questi happening (ça va sans dire tutti mangerecci, Anguilla, Somarino, Cappellacci, financo la Sagra della Lumaca a Casumaro, roba che se lo sanno quelli della Borgogna …). Accade infatti che essendo la campagna ferrarese totalmente vocata all’agricoltura, chi vi abita invece di andare a balnearsi sta a casa a lavorare, e la sera si regala una mangiatina seguita da un paio di mazurchè (imperocché, sembra ovvio, fianco al padiglione ristorante ecco l’opportuno spazio per il Lìssio, e la Romagna, si sa, è a un tiro di schioppo). Giunti a Saletta, perfetto l’aggancio di Umberto e del qui scrivente col Marco Lodi, mio grandissimo Virgilio nelle esplorazioni che amo compiere in queste terre (Ferrarese, Polesine, delta Po). Ohèi, il Marco sa tutto (non parliamo poi dei cavalli, giovedì prossimo –se non farà caldissimo, sennò si sospende per rispetto verso gli equini – riunione di Trotto all’ippodromo di Ferrara).

Sagra dell’Anguilla

Cronache agostane Sagra Anguilla
Sagra dell’Anguilla

Già, la Sagra dell’Anguilla. Ma quant’è buona la carne (ahimè non abbondante, lavori lavori e della bianca carne da gustare ti resta pochino….) di questa sfuggente biscia dalla vita ancora un filino misteriosa (il suo viavai tra Comacchio e il Mar dei Sargassi, chi passa dalle parti della citata località non si perda il museo che ci fa sapere ante cose interessanti a proposito di Madrenatura. Terminata la prelibata pappatina di anguilla, io, Umberto e il Marco siamo riusciti a evitare il Lìssio, ma non una lotteria di beneficenza. E abbiamo vito una bella pianta (proprio col suo vaso e ben impacchettata). Solo che svariati tentativi di scambiarla con una porzione di anguilla, si sono, ahimè, rivelati infruttuosi. Ritorno a Ro, si avvicina l’Opening della Sagra della Miseria…

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