Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Quanto vale l’Italian dream

Lazio e Toscana sono le regioni più amate da turisti e studenti statunitensi. La Lombardia invece è la prima scelta degli imprenditori a stelle e strisce. In occasione della visita del presidente Obama a Roma, la notizia del valore complessivo del business tra Italia-Usa: 28 miliardi di euro annui, il 2% del nostro Pil. Intanto, buone notizie da Confturismo: il 40% dei turisti organizzati in Italia proviene da Germania, Russia, Usa e Giappone

Quanto vale l'Italian dream

L’Italia mantiene intatto il suo fascino nell’immaginario del turista, dell’imprenditore e dello studente a stelle e strisce. Lo dimostrano i numeri. Ammonta a oltre 28 miliardi di euro annui (il 2 per cento del nostro Prodotto interno lordo) il valore complessivo del business Italia-USA, tenendo presente la bilancia commerciale, turistica e la spesa degli studenti americani in Italia.

Il Belpaese è la prima destinazione internazionale richiesta dalla clientela ai tour operator statunitensi e, dopo il Regno Unito, la seconda meta privilegiata per programmi di studio all’estero. Alla vigilia della visita in Italia del presidente Usa Barack Obama, atteso giovedì 27 marzo, uno studio di Unioncamere Toscana tira le somme dei rapporti economici Italia-Usa e stima l’impatto delle relazioni con gli Stati Uniti nelle diverse regioni italiane, secondo un indice sintetico che racchiude componenti di tipo economico e sociale. L’indice vede al primo posto il Lazio, seguito a pari merito da Toscana e Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia.

Turisti da Germania, Russia, Stati Uniti e Giappone

Quanto vale l'Italian dream

Ritornando al turismo e allargando lo sguardo sull’incoming, gli ultimi dati dimostrano che viaggiare resta un bene irrinunciabile nonostante la crisi economica: a livello mondiale l’andamento del settore nel 2013 è stato superiore alle attese in termini di movimento e di spesa. L’Europa meridionale e mediterranea ci hanno guadagnato con una crescita del turismo del 5%. I dati sono stati presi in esame dallo studio “L’apporto del turismo all’economia italiana” presentato nella sede dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, dai vertici di Confturismo Confcommercio.

Il rapporto ha analizzato quattro mercati determinanti per il Belpaese: Germania, Russia, Stati Uniti e Giappone rappresentano il 40% dell’insieme dei turisti stranieri organizzati in Italia. Il turismo “con pacchetto” vale circa il 20% del movimento complessivo. Dallo studio emerge che il 59,6% del turismo incoming organizzato (dei quattro mercati analizzati) sceglie le città d’arte e la percentuale sale all’85,3% se si tratta di turisti giapponesi. I tedeschi sono invece quelli che ritornano più volte in Italia: il 31,4% di coloro che sono arrivati con un pacchetto organizzato è già stato nel nostro Paese addirittura più di dieci volte.

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In relazione ai viaggi degli stranieri in Italia, il fatturato dei pacchetti che rimane nel nostro Paese è solo del 47,1%, mentre sale al 57,4% se ai pacchetti si sommano le spese extra totali. Quanto alla distribuzione del fatturato del turismo incoming organizzato, le percentuali dicono che tedeschi e giapponesi sono molto attenti all’alloggio (rispettivamente il 33,55% e il 33,96% è la percentuale di fatturato che resta in Italia per l’alloggio), i turisti americani puntano sulla ristorazione (25,72% è la percentuale di fatturato che rimane al settore), i russi amano lo shopping (39%).

(26/07/2014)

 

L’appeal delle nostre città e le imprese americane

Quanto vale l'Italian dream

Ma quali sono le città più desiderate? Roma, Firenze e Venezia esercitano un potere attrattivo molto forte in termini di qualità della vita, patrimonio artistico e culturale; ne consegue che Lazio, Toscana e Veneto sono le regioni privilegiate da chi vuole trascorrere un periodo in Italia: l’Italian dream, vale per le tre regioni oltre 3 milioni di arrivi in strutture ufficiali in un anno (il 72% dei viaggiatori americani in Italia) e più di otto milioni di pernottamenti, con una spesa stimata di oltre 600 milioni di euro in Lazio di 300 milioni in Toscana e di 200 milioni in Veneto. Tra le mete turistiche privilegiate segue, a distanza, la Campania (7,5%).

Lazio e Toscana rappresentano addirittura uno “status-symbol” culturale per gli studenti americani, che in Italia scelgono le materie umanistiche: nelle due regioni, tra università americane e università nazionali pubbliche, sono presenti oltre l’80% degli studenti a stelle e strisce per periodi di studio all’estero. A fronte di brevi periodi di permanenza (la media tra i vari programmi di studio è di un mese e mezzo) i livelli di spesa risultano particolarmente elevati: oltre 19 milioni di euro annui in Lazio e quasi 14 milioni in Toscana.

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Nonostante la crisi, gli Stati Uniti rimangono il primo partner commerciale dell’Italia tra i Paesi extra-Ue. Chi viene in Italia per affari sceglie sicuramente la Lombardia, che è la prima regione per numero di imprenditori americani in Italia (il 23% del totale), per un valore complessivo dei flussi commerciali Italia-Usa di 6,5 miliardi di euro, davanti a Emilia Romagna (4 miliardi) e Veneto (3,3 miliardi), mentre è la seconda regione, tra Lazio e Toscana, per numero di cittadini residenti all’ultimo censimento (16% del totale). Gli americani che fanno impresa in Italia scelgono poi Lazio (14%),Sicilia (11,5%), Campania Toscana (9%). Le attività principali svolte in Italia sono relative al commercio, all’agricoltura e all’industria agroalimentare.

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