Martedì 25 Febbraio 2025 - Anno XXIII

Blog

Cranz photo@zhouyaqi0628
Europa Reportage

Crans Montana, balcone sul Vallese

di
Valerio Griffa

Certo, il nome è un po’ deviante. Ai non giovanissimi ricorda una nota azienda di carne in scatola, molto pubblicizzata ai tempi di Carosello, con musica western di Adriano Celentano. Mucche, a Crans, ce ne sono; ma non finiscono in scatola, ma in stalla

Libri & Guide

Sciamani

di
Pietro Ricciardi

Sciamanidi Graham Hancock, Casa Editrice Corbaccio, pagg. 675, € 24,90. ” width=”204″ height=”300″> Sciamanidi Graham Hancock, Casa Editrice Corbaccio, pagg. ...

Libri & Guide

India del Nord

di
Pietro Ricciardi

India del Nord di Pierpaolo Di Nardo, Guide per Viaggiare, Casa Editrice Polaris, pagine 463, € 30,00. ” width=”178″ height=”290″> ...

Media Gallery

Dharamsala, la little Lhasa dell’India

di
a cura della Redazione

Arrivare a Dharamsala è quasi come uscire dall’India. A ragione viene chiamata Little Lhasa. Il caos delle città indiane è mitigato dalla pace buddista. È come se la presenza di Sua Santità il Dalai Lama, che vi si è rifugiato nel 1959, influisse sugli abitanti.
Qui vive la più importante comunità di esuli tibetani in India ed ha sede il parlamento tibetano in esilio. I più vecchi, settantenni rugosi che non abbandonano i vestiti tradizionali, hanno vissuto l’occupazione cinese del Tibet in prima persona. I più giovani, coloro che nascono e crescono in India, non hanno mai visto la terra dei loro padri.
Passeggiando a Dharamsala difficilmente si vedono i colorati sari delle donne indiane, ma l’attenzione viene catturata dal rosso dei vestiti dei monaci buddisti. Il tempo è scandito dai rintocchi delle campane del monastero che chiamano i religiosi in preghiera. E dal battito di mani mentre gli stessi monaci, la sera al tempio, dibattono sugli insegnamenti del buddismo.
Alzando gli occhi al cielo si vedono le colorate bandiere di preghiera che si stagliano contro il cielo. Sullo sfondo le nevi dei primi contrafforti himalayani ricordano agli esuli la loro patria.
Con un po’ di fortuna si può vedere il Dalai Lama e ricevere un po’ della sua pace interiore tramite il suo cenno di saluto. Oppure partecipare alle lezioni pubbliche che tiene quando non è in viaggio, sedendo a terra tra una moltitudine di monaci. Seguendo il sentiero attorno al tempio si cammina tra gli alberi sui quali sono appese centinaia di bandiere di preghiera. Lungo il tracciato i mantra sono scolpiti sulle rocce dipinte di bianco e sulle ruote di preghiera e ripetuti senza sosta dai monaci che le fanno girare. È facile, così, immergersi in una dimensione spirituale, meditativa e contemplativa.

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Pensierini e spropositi “politically correct” & “scorrect”, per l’anno nuovo

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Gian Paolo Bonomi

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Spigolando tra turismo e dintorni

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Gian Paolo Bonomi

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