Domenica 29 Dicembre 2024 - Anno XXII

Mondo

Mondo Reportage

Tel Aviv, il futuro dietro le spalle

di
Graziano Capponago del Monte

Nella mentalità ebraica il cammino della vita è all'indietro, come i gamberi. Il passato è sempre davanti agli occhi mentre l'avvenire è sconosciuto. Tel Aviv va incontro rapidamente e spavaldamente al suo futuro, una città in continua evoluzione ma basata sui solidi fondamenti della tradizione

Bogotà museo dell'Oro
Mondo Reportage

Andare a Bogotà anche solo per il Museo del Oro

di
Gian Paolo Bonomi

Una ricchezza incredibilmente custodita: trentaquattromila opere di oreficeria, ventimila tra pietre preziose e oggetti di ceramica, tessitura, appartenenti alle culture amerinde. Dei conquistatori spagnoli resta la passione per i tori. Interessanti le escursioni nei dintorni della città

Mondo Reportage

Aruba: dove i visitatori diventano “ambasciatori”

di
Federico Formignani

Una metamorfosi resa possibile dalle politiche promozionali e dai sistemi di supporto e coinvolgimento messi in atto, nei confronti del moltissimi turisti, dalla Ata (Aruba Tourism Authority). Ce ne parla in questa intervista Myrna Jansen-Feliciano, managing director

Mondo Reportage

Bogotà, a perdita d’occhio grattacieli e case basse

di
Gian Paolo Bonomi

Sicura, moderna, con 200 chilometri di vie ciclabili, diversa e lontana dagli stereotipi di tante città sudamericane, la capitale colombiana è ricca di istituzioni culturali, di monumenti e opere d'arte. Da non mancare la visita a la Candelaria, il cuore antico di Bogotà

Aruba
Mondo Reportage

Aruba, isola dalle molte culture

di
Federico Formignani

Un pezzetto d'Europa conficcato nell'estremità meridionale dei Caraibi, a poco più di una trentina di chilometri dal Sud America. Un'isola un tempo ricca di oro e oggi ricca di una popolazione poliglotta, colta e piena di gioia di vivere

Mondo Reportage

Bogotà. Oro e Conquistadores

di
Gian Paolo Bonomi

Stiamo per entrare nel mitico mondo dell'Eldorado. Una storia fatta di ardimento e sofferenze, che dal XVI secolo ha coinvolto generazioni di amerindi, di soldatacci conquistadores, arrivati da una Spagna da poco unificata sulla quale "non tramontava mai il sole"