Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Le sigle dell’organizzazione mondiale del turismo

OMT Madrid,-Palazzo-Reale

OMT è l’ente che funge da vera e propria “chioccia” per quel fenomeno mondiale rappresentato dai viaggi e dal “fare” vacanza. Un articolato organismo presente in tutto il mondo

OMT Madrid
Madrid

L’ OMT, Organizzazione Mondiale per il Turismo, con sede dal 1970 a Madrid, rappresenta un vero e proprio “forum” globale sulle tematiche del viaggio, degli spostamenti e del “turismo” nel senso più ampio del termine. Forse non tutti sanno che essa appartiene alle Nazioni Unite e che porta una sigla (WTO) che sta per World Tourism Organization; sigla che da qualche anno si confonde con quella più conosciuta di WTO (World Trade Organization) e che riguarda il mondo degli affari, del commercio. L’Organizzazione Mondiale del Turismo, essendo nata prima, potrebbe rivendicare la paternità sull’acronimo; di fatto viene però contraddistinta dalla versione francese e spagnola del nome, OMT (Organisation Mondiale du Tourisme). Sarà bene precisare innanzi tutto che l’Organizzazione non è un’associazione privata bensì un organismo pubblico, formato da 142 Governi e decine di Enti del Turismo. Fanno parte dell’organizzazione due distinte categorie di partecipanti: Stati membri con diritto di voto ed in essa rappresentati dai rispettivi delegati, i cosiddetti Membri affiliati, vale a dire Enti pubblici e privati, dall’Air France all’ENIT, Ente Nazionale Italiano per il turismo, con status consultivo.

OMT, cosa rappresenta in termini economici e occupazionali

OMT Francesco Frangialli, segretario generale dell'Omt
Francesco Frangialli, segretario generale dell’Omt

Per quanto riguarda gli Stati membri l’ OMT si situa fra le maggiori organizzazioni in termini di numero di partecipanti ed è attesa entro l’anno l’entrata a far parte dell’organismo della Cina. Si va dagli USA all’India, al Canada, fino ad arrivare alla Repubblica di San Marino, Andorra, Malta, Cipro, tutti uniti dal comune interesse di promuovere l’efficacia del settore turistico nei rispettivi territori nazionali. Gli Stati membri sono strutturati in Commissioni Regionali (ad esempio: per l’Africa, per l’Europa ecc.) con la funzione di coordinare iniziative tematiche e territoriali.  Non va dimenticato che il turismo rappresenta un importantissimo volano di crescita, economica e sociale, a livello nazionale. Per i paesi in via di sviluppo ad esempio, laddove si costruisce un villaggio vacanze, un albergo, o si crea un’oasi naturalistica, contestualmente fiorisce l’occupazione, sorgono infrastrutture, si aprono negozi, banche e si forma un tessuto sociale ricco di fermenti che permette l’abbandono del circolo vizioso della povertà.
Ogni persona impegnata nell’attività turistica genera reddito e favorisce contatti occupazionali che si moltiplicano fra i diretti congiunti, parenti e vicini. Si tratta di un effetto positivo per l’economia locale, come ricordano le pubblicazioni del WTO Business Council, un organo sussidiario dell’Organizzazione Mondiale del Turismo incentrato sull’approfondimento del nesso “turismo-commercio”, che a quanto pare rappresenta un vero motore di crescita per realtà medio-piccole ed in situazioni di precarietà economica (chi può ricordare, tanto per dirne una, di aver sentito parlare delle isole del Capo Verde prima del 1998, anno della loro “esplosione” turistica.
Il Business Council è formato da quegli Enti affiliati (comprese le federazioni di Agenti di Viaggio) che trattano il prodotto turistico in chiave prevalentemente economica, ma la funzione della WTO, abbondantemente sancita dalla sua Carta Costitutiva, travalica il settore meramente commerciale, per sfociare nell’ “equo e solidale”.

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OMT per un turismo sostenibile

OMT

Il riferimento va ai programmi OMT per lo sviluppo sostenibile del turismo contro la povertà, all’anno internazionale dell’Eco-Turismo (2002) e al Codice Etico globale, cui i viaggiatori, gli operatori e le fasce sociali interessate dalle iniziative turistiche dovrebbero attenersi, contribuendo così alla lotta contro lo sfruttamento della persona – sia come singolo individuo, sia come collettività – e dell’ambiente. Questi temi sono anche oggetto delle celebrazioni del World Tourism Day (giornata mondiale del turismo) che si tiene il 27 settembre di ogni anno; giorno indicato per il rilancio del turismo, per commemorare la data (27 settembre 1970) di adozione dello Statuto del WTO. A questo proposito pare esplicito lo slogan per il lancio della giornata nel 2003 che suonerà così: “…il turismo, forza trainante per la riduzione della povertà, la creazione di lavoro e l’armonia sociale”.

Turismo è anche cultura

Le sigle dell’organizzazione mondiale del turismo

Terzo settore di grande importanza trattato dal WTO è la cultura e la formazione, promosso attraverso l’Educational Council, un insieme di Università, Istituti di Ricerca, organismi privati ed Enti pubblici in grado di sostenere programmi di insegnamento, master, corsi di approfondimento e diplomi specializzati, per incentivare lo studio del mercato connesso ai viaggi, all’hotellerie e ai vari ambiti di sviluppo dl settore turistico.
Sono disponibili certificazioni di qualità per corsi universitari, elaborate dal WTO attraverso società di consulenza, che permettono l’inserimento di un determinato programma di insegnamento nella lista delle iniziative accreditate presso l’Organizzazione stessa, come è avvenuto per il Master Bocconi in Economia e Turismo. Molteplici temi ed una struttura articolata, dunque, quella del WTO, capace di connettere in un solo forum le infinite sfaccettature del mondo di chi viaggia.
Per ogni ulteriore informazione, si può visitare il sito www.world-tourism.org ampio e documentato.

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