Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

In bici sulle strade dei Campioni

bici Museo-dei-campionissimi

Due miti del ciclismo raccontati in maniera accattivante. Un mito della gola, offerto senza lesinare. E i percorsi dei campioni, pedalata dopo pedalata. Novi Ligure ammalia

bici Costante Girardengo
Costante Girardengo

“Vai Girardengo, vai grande campione…”. Nelle parole di De Gregori c’è l’epopea del ciclismo, di quelle corse estreme in bici fatte con mezzi e materiali molto rozzi e da ragazzi che fuggivano la povertà pedalando sulle strade di un’Italia non motorizzata. Un’Italia rurale, fatta di sterrate e cascine, di greggi in mezzo alle strade. Paolo Conte, invece, con Bartali, l’eterno rivale di Coppi, racconta il Paese del dopoguerra: “…quel naso triste come una salita, quell’espressione da italiano in gita”. Già. Costante Girardengo e Fausto Coppi, i Campionissimi.

E’ qui l’”Università” delle due ruote

bici La "draisina"
La “draisina”

Novi Ligure ci ha pensato, e ha dedicato loro un museo, anzi, il “Museo dei Campionissimi”. Uno spazio nuovo, ricavato in una fabbrica dismessa, che aspira a diventare il più grande museo del ciclismo d’Europa. Novi, d’altronde, come disse un cronista sportivo nel 1935, è l’Università del Ciclismo. Una lunga pista centrale divide in due il museo. Serve a raccontare la storia della bici con pezzi importanti, dalla “draisina” (antenata in legno della bici) alle bici al titanio, e con pavimentazioni diverse, dallo sterrato all’acciaio. C’è la storia della componentistica, con vari pezzi esposti. Otto totem permettono di approfondire la storia del ciclismo su strada, su pista, su sterrato, del ciclocross e della mountain bike, con filmati e informazioni dettagliate. Due megaschermi speculari ripropongono filmati d’epoca che raccontano il lato spettacolare del ciclismo: i grandi duelli, gli arrivi, le interviste con i protagonisti. Poi c’è la Sala dei Campionissimi, un omaggio molto sentito a Coppi e Girardengo. Anzi, i due con la loro scia di miti sportivi, sono la vera icona, il vero trailer del museo. Cimeli e testimonianze ne raccontano le imprese e la vita.

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Tutto il “mondo” del ciclismo

bici Dalla collezione di borracce e sacchetti nella Sala Monsieur Bidon
Dalla collezione di borracce e sacchetti nella Sala Monsieur Bidon

Interattiva, la sala seguente. In sella a bici computerizzate ci si può confrontare con amici, avversari o con i grandi nomi della bici, per scoprire quale distanza ci separa dalle loro prestazioni sportive. Infine le sale espositive, che danno l’idea di un museo estremamente dinamico.
Ecco, tanto per capirci, la programmazione 2004:
Adriano Visintin, forme e geometrie della bicicletta (fino al 27 giugno), personale dello scultore che indaga le forme del movimento.
Storia del Giro d’Italia (fino al 26 settembre), immagini significative dalla Gazzetta dello Sport.
Sport e Novecento (fino ad aprile 2005), la velocità e il movimento attraverso le opere dei futuristi (tele e sculture), i manifesti pubblicitari d’epoca, moto e bici, più i film degli anni Trenta sull’argomento.
Immagini dal Tour de France (fino al 17 ottobre), la collezione dell’americana Buonpane, che propone immagini collaterali del Tour: le soste, le perlustrazioni, i massaggi.
Monsieur Bidon 1° (fino al 30 maggio), collezione di borracce e di sacchetti di rifornimento per le corse a tappe.
Ultima chicca: i filmati e i documenti che avete selezionato nella vostra visita possono essere acquistati in VHS o in DVD e portati a casa.

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