Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

E’ nata una nuova compagnia aerea Low Cost. E’ My Air, il cui know how proviene in parte dalla traballante (se non alla canna del gas) “Volare”, il cui tentativo di andare a compartire la povertà con Mamma Alitalia sembra sia fallito, almeno, finora (fallito il tentativo, non la compagnia…). My Air (www.myair.com ) da dicembre volerà da Milano/Orio a Madrid, Brindisi, Napoli, Catania e da Venezia a Madrid e Barcelona. Come biglietto da visita promozionale cosa vi era di meglio che “regalare a 0,01 €” i voli a chi si fosse prenotato sul suo sito entro i primi di … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

E’ nata una nuova compagnia aerea Low Cost. E’ My Air, il cui know how proviene in parte dalla traballante (se non alla canna del gas) “Volare”, il cui tentativo di andare a compartire la povertà con Mamma Alitalia sembra sia fallito, almeno, finora (fallito il tentativo, non la compagnia…). My Air (www.myair.com ) da dicembre volerà da Milano/Orio a Madrid, Brindisi, Napoli, Catania e da Venezia a Madrid e Barcelona. Come biglietto da visita promozionale cosa vi era di meglio che “regalare a 0,01 €” i voli a chi si fosse prenotato sul suo sito entro i primi di novembre? E così My Air ha fatto. Auguri, enhorabuena (con tutti quei voli per la Spagna).

Costanzo Jannotti Pecci, presidente della Federturismo, vuole dal Governo: meno tasse per il turismo, interventi sul comparto, incentivazione e la Cassa integrazione. Richieste così decise e determinate, fanno venire in mente una barzelletta antifascista a commento dei famosi ‘imperativi’ del regime in guerra. Eccola. “Credere, Obbedire, Combattere”: sono tre parole. “Viva il Duce”: sono due parole. “Vincere”: è una parola.
Meno tasse per il turismo (con questi chiari di luna)? Come “Vincere”: una parola.

Anche le “incontaminate spiagge caraibiche” ogni tanto hanno bisogno di un ‘restyling’. Un settimanale del trade turistico informa che nella cubana Varadero hanno pensato bene di “allungare” le spiagge, “rifacendole” com’erano 30 anni fa. Per la bisogna sono stati trasportati nell’area ben 450 metri cubici di sabbia. Perfino Fidèl fa qualcosa per il Turismo. Manca solo l’Enit.

Ha proprio ragione il detto latino “Mors tua, vita mea”? Vedi la crisi del turismo nostrano. I tour operator, ridotti alla canna del gas, a spedire quintali di fax alle agenzie viaggi con offerte, sconti, svendite, supercommissioni, paghi a babbo morto, bimbi gratis, tre per due. I commercianti di fax e gli industriali della carta a far soldi con i fax dei tour operators.

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A Heathrow un pilota della Royal Brunei Airlines è stato bloccato a terra perché ubriaco. Vabbè, ma quanta pignoleria: sarà mica una malattia da mettersi a letto.

Gianluigi Aponte, “marinaio diventato armatore”, finanzia la Coppa America. Mentre comanda un vaporetto nel golfo di Napoli conosce e sposa una ricca turista svizzera (ma “tacà su el capèl” – “attaccare il cappello” non è reato, lo scrisse anche Oscar Wilde), diventa armatore in quel di Ginevra e crea quel colosso della MSC (non solo) Crociere. Chapeau! e una domanda: perché, se si parla di crociere, si cita (quasi) sempre e soltanto la “Costa” – che italiana, ormai, lo è soltanto per modo di dire – e agli altri nemmeno un rigo?

Milano (secondo i suoi reggitori) è “città turistica” ed “europea”? Possono anche aver ragione se in una “città turistica” ed “europea” è normale che … il piazzale della Stazione Centrale sia ridotto a un sùk con malavita, sporcizia, risse, reati e droga … il Salotto Buono, la Galleria, sia “a pezzi”, degradato, con marmi spaccati e gli orologi che non funzionano … chi si sposa (sala Appiani della Villa all’Arena Civica) debba dribblare gli scarafaggi … durante meetings, incontri mondani e d’affari, cene e manifestazioni all’aperto la gente si scambi pomate e bombole spray dopodiché fugga al riparo inseguita da fameliche zanzare grandi come Stukas … chi guida sulle sue “strade gruviera” si giochi la digestione (Corriere della Sera, 4/11, edizione cittadina, “Le strade di Milano piene di buche” – un riverente ricordo a Walter Valdi e alla sua “Busa Noeuva”, a monito che passano gli anni e i reggitori ma gattopardescamente nulla cambia).

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Gianvittorio Gandolfi (che a suo tempo comprò la Cit, il carrozzone turistico parastatale voluto dal Fascismo) ha lamentato che “lo Stato” (leggasi Sviluppo Italia, il cui intervento pomperebbe un filino di ossigeno nelle quasi esauste finanze della sullodata) “vuole invadere il mondo del turismo”? Ma lui, la Cit, da chi crede di averla comprata? Dalle Orsoline?

La "Sas" annuncia sui suoi aerei una “terza classe”. Ci sarà pertanto una business per i manager, una “seconda classe” per “turisti quasi sciur” e infine una “terza classe” (sperasi low cost) per i pover crist. Niente di nuovo sotto il sole e non si scomodino i vichiani Corsi e Ricorsi Storici: per chi ha gloriosamente superato gli anta si tratta solo di un ritorno alla 3a classe delle FFSS soppressa nei miracolati anni ’60. Ahinoi se erano duri i sedili di legno della terza (adesso diventati i sedili di legno della seconda di tanti treni ancora in giro: hanno solo tolto una gambetta alla III). I nostri sederini sperano nel buon cuore della Sas.

La stagione turistica italiana 2004 avrà per slogan: “Mosaici? No grazie!”. Lo stato dei mosaici della Galleria di Milano “è penoso” (lo “dice” il Corriere)… A Pompei non possono essere ammirati a causa di assemblee sindacali dei guardiani, aperture a singhiozzo e code ai cancelli… A Piazza Armerina (Corriere della Sera, 8/7) sui mosaici “rifiuti, bottiglie di plastica, erbaccia e cartacce” (per fortuna, commenta il quotidiano, i turisti stranieri aiutano a pulire e tra loro svetta Louis, un californiano di colore alto 1 m. e 80).

L’Arizona (assicura un quotidiano del ‘trade’) è in vetta alle preferenze degli Italiani. E aggiunge che nel 2003 è stato visitato da 25.000 viaggiatori del Bel Paese. O nella cifra c’è scappato uno 0 in più, oppure a Tucson hanno aperto un mercatino. Come quello del sabato a Ventimiglia: dove i francesi che lo affollano, fiondandosi da Nizza e dintorni, sono conteggiati nelle statistiche come “turisti in visita in Italia”.

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